Millico, gestione orrenda di un grande talento granata
La sua mancata cessione al Chievo in prestito, avvenuta con colpevole ritardo oltre i tempi concessi dalla Lega, non si sarebbe potuta concretizzare almeno fino all'ingaggio di Simone Verdi, perché con Iago Falque fuori dai giochi il tecnico Walter Mazzarri non voleva correre il rischio di rimanere scoperto nel ruolo. Questo ha però penalizzato colui che per la Primavera rappresentava un grandissimo talento, due o anche tre gradini superiore a tutti i compagni e probabilmente a tutto il campionato, perché trattenerlo in prima squadra senza mai farlo scendere in campo alimenta il rischio di raffreddare un potenziale innesto nel calcio che conta pronto a sbocciare. E poco importa che l'Atalanta lanci con coraggio in Serie A calciatori molto meno pronti fino ad arrivare ai vari Kulusevski (con il Parma decisivo proprio al cospetto dei granata) mentre in granata questi vengono usati con il lanternino, sarebbe però bene permettergli di scendere in campo come fuoriquota almeno in qualche partita della Primavera, in modo da non perdere completamente il ritmo partita, almeno fino a gennaio, quando potrà firmare con i clivensi ed iniziare finalmente il suo percorso da professionista. Una gestione, fin qui, sbagliatissima sotto ogni punto di vista.