Mihajlovic: “Credo che ormai Belotti resterà ed è contento di stare con noi”

19.08.2017 16:38 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Mihajlovic: “Credo che ormai Belotti resterà ed è contento di stare con noi”
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L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, ha presentato in conferenza stampa la partita con il Bologna. Ecco che cosa ha detto:

Come sta la squadra?

“Il Torino sta bene, il lavoro dell’anno scorso è servito, infatti, i ragazzi in campo si cercano, si trovano e sanno come muoversi. Abbiamo fatto un buon ritiro e un inizio positivo in Coppa Italia, adesso, però, si fa sul serio. Non dobbiamo pensare che il Bologna ha perso in Coppa Italia perché la loro partita si è messa male con l’espulsione, avranno rabbia, voglia di riscattarsi e di fare bene davanti ai loro tifosi. Sarà una gara aperta e tutti proveranno a vincere nella prima giornata. Abbiamo un calendario con partite alla nostra portata, soprattutto le prime due, e poi ci sarà la sosta per la Nazionale quindi dovremo fare più punti possibili. Completeremo la rosa e recupereremo gli infortunati. Quando ci sono giocatori che arrivano dall’estero o da qualche altra squadra faticano per i carichi di lavoro e hanno bisogno di tempo per ambientarsi, quindi, non dovrete stupirvi se qualcuno dei nuovi non partirà dall’inizio domani”.

 Come vede Belotti? E’ motivato?

“Non è stato facile trattenere Belotti, non perché il ragazzo non volesse restare, ma perché al presidente sono arrivate offerte, però non erano di 100 milioni. Belotti all’inizio ha faticato un po’ e parlandogli si era capito che i 100 milioni difficilmente sarebbero arrivati. E comunque non si era certi che lui avrebbe accettato. A questo punto direi che rimare e lui è contento di restare. I compagni gli vogliono bene e io lo stimo e lui lo sa. Lui è il capitano e il nostro bomber. Non mi piace che si parli sempre di Belotti perché la forza del Torino è il gruppo e questo vale per Belotti, per Ljajic e per tutti gli altri. Da soli non si va da nessuna parte: i giocatori singoli si esaltano nel gruppo. Se Belotti segna e il Torino non vince non ha nessun valore, se il Torino vince allora vince anche Belotti. E’ stato difficile anche per il presidente trattenere Belotti e in questa vicenda è sempre stato chiaro e per questo lo ringrazio. Non so se io al posto di Cairo non avrei accettato certe offerte e non si è mai arrivato al punto che Belotti dovesse prendere la decisone di accettare o meno. Ringrazio Cairo perché aver trattenuto Belotti è stato importante. Il mercato è stato positivo alle volte non arrivano le prime scelte perché non sempre si riesce a ottenere quello che si vuole. Ci manca ancora qualche cosa, ma sono arrivati giocatori interessanti e la società ha fatto tutto il possibile per questo ringrazio per quello che ha fatto e perciò che farà ancora”.

Quanto questo campionato sarà fondamentale nella carriera di Ljajic?

“Lui è importante per quello che noi siamo e per il nostro modo di giocare. L’anno scorso si è preso la colpa se non siamo andati in Europa e questo gli fa onore. È un ragazzo che sa quello che vuole e come ottenerlo. A lui e a tutta la squadra ho chiesto miglioramenti in fase difensiva e non voglio fare due campionati, uno in casa e uno fuori perché ci vuole equilibrio e sempre la stessa personalità e spirito. Confrontando la squadra dell’anno scorso e quella di quest’anno siamo partiti avvantaggiati. L’unica cosa che ci può fregare sono gli infortuni, capitano nel calcio, ma è importante che non arrivino tutti insieme e nello stesso reparto. Ho ricordato ai ragazzi che a Bologna lo scorso anno abbiamo fatto una brutta partita e abbiamo perso, è importante fare la prestazione e partire forte. Gli sbagli del passato non vanno ripetuti. L’anno scorso abbiamo puntato sui principi morali e su quelli di gioco, sul non molare mai e quest’anno dovremo lavorare sui particolari e se ci saranno delle brutte figure non le perdonerò”.

Il fraseggio in attacco provato in ritiro sarà una vostra caratteristica?

“Abbiamo il nostro modo di giocare, siamo una squadra che gioca d’attacco, quattro giocatori offensivi, i terzini che spingono e uno dei mediani molto offensivo. In avanti siamo una squadra che se gioca come sa crea cinque o sei occasioni da gol. A me piace vedere i giocatori che si cercano, si trovano e si divertono in campo. Dobbiamo essere più cattivi, più concreti, per fare più gol, rispetto a quanto creiamo. L’anno scorso abbiamo sbagliato troppe reti e in Coppa Italia venerdì scorso anche, abbiamo segnato sette gol, ma ne potevamo fare di più. Sappiamo che giocando così rischiamo qualcosa dietro, ma quando ci capita l’occasione dobbiamo essere letali e non accontentarci mai sempre avendo equilibrio: questa è la nostra mentalità”.

Rincon giocherà?

“E’ convocato, domani vedremo”

La fase difensiva è stata il punto debole dell’anno scorso si aspetta qualche difficoltà anche adesso visto che i centrali difensivi sono cambiati a parte Moretti?

“Abbiamo preso N’Koulou, Lyanco e Bonifazi e tutti gli altri sono gli stessi. Lyanco non ha ancora recuperato, ma N’Koulou l’ho fatto giocare subito contro il Trapani perché era un avversario non di serie A. Il camerunense è un ragazzo intelligente, si applica e giocherà, ha avuto un’altra settimana di allenamenti e poi, poco alla volta si abituerà. Come tutti i nuovi non è ancora ben collaudato, ma solo giocando lo sarà”.

Sadiq come si sta approcciando al Torino?

“E’ un giovane di qualità, ha giocato poco l’anno scorso per un infortunio, ma lo conosco dai tempi della Roma e quando si abituerà ai carichi di gioco potrà essere il vice Belotti. Ha tutto per fare bene: fisico, qualità, velocità e non ha paura”.

Benassi arrivato a Firenze si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, che cosa gli risponde?

“Per principio non rispondo attraverso i giornali a presidenti e giocatori, ma solo agli allenatori. Sono rimasto un po’ sorpreso per le sue parole, mia mi ha mandato un messaggio da lui dicendomi che non era vero quello che era stato riportato. Con lui ho sempre avuto un rapporto franco e sapeva perché non giocava e ho consigliato all’amico Corvino di prenderlo. Sono contento per lui e faccio un in bocca al lupo a lui e alla Fiorentina. Posso capire che la verità fa un po’ male, ma è meglio di una bella bugia. Marco non ha detto quello che è uscito, per cui non c’è polemica”.

Diceva che l’anno scorso quando leggeva le formazioni degli avversari notava che avevano più fisicità della sua squadra, quest’anno le cose sono cambiate?

“Quest’anno abbiamo iniziato a marcare a zona e non abbiamo sofferto nelle partite disputate, anche se abbiamo preso gol, ma ci sta perché ci stiamo ancora lavorando. Nell’arco del campionato cambieremo il modo di marcare: a zona, a uomo e misto e cambieremo a seconda degli avversari e delle situazioni, anche per sorprendere. Quando marchi a zona non ci sono schemi, a uomo sì. Marcare a zona ha i suoi pregi e difetti e vedremo durante l’arco del campionato, ma la cosa importante è sapere sempre che cosa fare”.

Acquah lo considera uno del gruppo?

“Il mercato che continua quando inizia il campionato non è mai piacevole e i giocatori possono essere un po’ distratti, ma questo non vale per Acquah non so se andrà via, ma è presente e concentrato e se domani dovesse giocare non si farà condizionare”.

Avelar non convocato perché?

“Abbiamo già Molinaro e Barreca e lui è il terzo come terzino sinistro. Lo vedo in futuro come difensore centrale e può fare una bella carriera da centrale, infatti, stiamo lavorando per questo. Deve solo capire bene i movimenti e così abbiamo quasi cinque centrali. La sua non convocazione è stata una scelta tecnica, gli mancano due settimane di lavoro per capire bene la posizione di centrale, poi non ci saranno problemi”.

Parlava dell’atteggiamento in casa e in trasferta, ha visto dei giocatori non abbastanza concentrati per domani?

“Spero di aver risolto il problema dell’atteggiamento in casa e in trasferta e già a fine stagione l’anno scorso abbiamo disputato delle partite abbastanza positive e poi nel pre-campionato con squadre più o meno del nostro livello, come Huddersfield e Friburgo, avevamo avuto il giusto atteggiamento, quindi, spero che anche domani sarà così”.

Che cosa manca per la ciliegina sulla torta?

“Manca qualche scèsa e sappiamo che cosa dobbiamo fare. Speriamo di riuscire a prendere chi ci manca”.

Come sta Baselli?

“Non ho la palla di cristallo, ma ha un problema al ginocchio, si tratta di un piccolo problema al menisco. Sta meglio, ma non si è allenato. Vediamo se riuscirà a recuperare per il Sassuolo o per dopo la sosta, così come Boyé e Lyanco. Non abbiamo avuto infortuni muscolari, solo alle articolazoni. Questo significa che i ragazzi sono abituati a lavorare e che l’allenamento è stato gestito bene. La squadra sta fisicamente bene, è importante”.