Mihajlovic: “C’è stato abbastanza tempo per preparare bene la gara con la Fiorentina”

24.10.2017 18:23 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Mihajlovic: “C’è stato abbastanza tempo per preparare bene la gara con la Fiorentina”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, in conferenza stampa ha presentato la partita di domani sera con la Fiorentina. Ecco che cosa ha detto:

La squadra è reduce da due punti in quattro partite, come s’interviene a livello psicologico e tattico?

“E’ un periodo che non ci gira bene per infortuni e risultati, ma neppure un mese fa eravamo quinti prima di affrontare la Juve e bastano due risultati positivi perché tutto cambi. Siamo alla nona giornata conclusa e abbiamo margini di crescita e stiamo recuperando gli infortunati e gli altri giocatori miglioreranno. La Fiorentina è una buona squadra e ha giocatori come Chiesa e Simeone, figli d’arte, che sono pericolosi, ma andiamo là convinti dei nostri mezzi per fare la partita e siamo anche incazzati. Siamo convinti che usciremo da questa situazione”.

Lei è arrabbiato, lo è anche la squadra?

“Non sono arrabbiato, ma spiaciuto per i risultati. Qualcuno ha scritto che ho cambiato atteggiamento e non mi riconosce più, ma io sono sempre lo stesso. Dopo il derby avete scritto che avevo caricato troppo la squadra e dopo la gara con la Roma che ho mollato, ma io non urlo tanto per farlo. Potrei mollare solo un vaffa, per scherzo, a chi la pensa così. Non mi sento di attaccare la squadra perché i ragazzi si allenano bene e in campo danno tutto con impegno e serietà. Giudico le partite per le prestazioni e devo dire che nelle ultime due gare abbiamo subito quattro tiri in porta e tre gol. Abbiamo sofferto poco e quasi niente con il Crotone e meritavamo di vincer e con la Roma di pareggiare. Io non molo e non ho mai mollato e se qualcuno lo pensa è perché non mi conosce”.

Con la Roma avete bloccato le loro giocate che cosa rimane di questo per raffrontare le prossime squadre?

“Con la Roma abbiamo giocato alla pari e come hanno segnato loro potevamo segnare noi. Siamo amareggiati e dispiaciuti per non aver portato a casa il pareggio, ma rimane la prestazione che dà fiducia perché i ragazzi hanno messo in pratica quello che avevamo provato in allenamento, hanno sofferto, giocato e sono stati aggressivi. Vedendo anche i dati della partita abbiamo fatto bene. Dobbiamo cercare di ripetere la stessa prestazione con la Fiorentina, penso che la Roma sia più forte dei viola e con i giocatori che abbiamo in attacco dobbiamo essere più concreti e fruttare le occasioni che avremo ed essere attenti in fase difensiva”.

Come sta Belotti?

“Belotti se tutto va bene dovrebbe essere in panchina con il Cagliari, ma devo parlare con lui che sta lavorando e continua a farlo. Penso che giovedì ritornerà in gruppo e vedremo come starà il ginocchio. Il legamento si è cicatrizzato e dipenderà da lui se potrà giocare non so se dall’inizio o a partita in corso, ma vedremo se non avrà il timore di farsi male e anche le condizioni fisiche”.

Prima ha detto che c’è crescita, ma se si continuano ad avere …

“Ascolti, ho detto che siamo alla nona giornata e che ancora si deve decidere tutto e che abbiamo grandi margini di crescita. Perché dico crescita? Perché dobbiamo recuperare gli infortunati che non sono a nostra disposizione e poi i giocatori che sono disponibili sicuramente faranno ancora meglio poiché avranno più allenamenti e partite nelle gambe”.  

Accettato tutto ciò, aspettando che il margine di crescita arrivi al suo culmine ci sono episodi come quello successo con la Roma e prendete gol su punizione e pur riuscendo a difendervi di più finisce che Alisson non fa una parata importante per tutta la partita. Ecco per sopperire a tutto ciò …

“Alisson non ha fatto una parata perché, magari, uno da cinque metri tira la palla alta”.

Appunto ci sono imprecisioni che ci stanno …

“E’ vero che con la Roma abbiamo creato meno rispetto ad altre volte, quando comunque non siamo stati concreti”.

Prendendo tutto in considerazione, nelle prossime gare con Fiorentina, Cagliari e Inter, anche se per domani ha avuto poco tempo per preparare la partita …

“C’è stato abbastanza tempo per preparare bene la gara con la Fiorentina”.

Per concludere la domanda, ha trovato soluzioni in attesa che la crescita sia completata?

“Si possono trovare soluzioni quando si hanno giocatori a disposizione. Lei si riferisce al cambio di modulo?”

No, in generale al tipo di gioco.

“In generale il tipo di gioco visto che ci mancano cinque o sei giocatori quelli che giocano sono quelli. Diciamo che rispetto alla partita con la Roma giocherà Barreca al posto di Molinaro e per tutti gli altri la situazione è la stessa di due giorni fa. Chi era infortunato lo è ancora, Acquah è tornato, però, non avendo i novanta minuti nelle gambe preferisco far giocare gli altri due (Rincon e Baselli, ndr) e poi farlo entrare. Gli altri sono quelli che sono e continuiamo così. Un giorno quando ritorneranno Belotti, Obi, Ansaldi e Acquah sarà in forma allora si potrà anche cambiare qualche cosa, interpreti e modulo, ma dovrò avere i giocatori a disposizione per poterlo fare”.

 Tatticamente non vorrebbe cambiare qualche cosa domani sera, magari facendo giocare Niang più vicino a Sadiq o Ljajic …

“Poi? Ljajic dove lo mettiamo?”.

Sta a lei.

“Facciamo il Fantacalcio.

Aveva parlato dell’ipotesi di arretrare un po’ la posizione di Ljajic, ragionando insieme una mediana a tre. Magari con Falque o Niang …

“Avevo detto che stavo pensando e in futuro potrei farlo di spostare Ljajic, ma quando giocheremo con le squadre dove saremo noi a comandare il gioco e, quindi, ci servirà un giocatore che ha i tempi del gioco come Valdifiori, che, però, può giocare solo in una mediana a tre e non a due”.

Un po’ come Seedorf nel Milan.

“Ma Ljajic non è Seedorf, sono giocatori con caratteristiche differenti e Ljajic è più un attaccante, si potrebbe fare anche con Ljajic, ma bisogna avere il pallino del gioco in caso contrario Ljajic dovrebbe fare la fase difensiva e il centrocampo sarebbe un po’ leggero. Dipende dall’avversario e dal tipo di partita che si pensa di fare e dalle condizioni. Non sono fissato con un modulo e uso sempre quello. Siete voi a essere un po’ fissati con il 4-3-3, non c’è un modulo che fa vincere o perdere. Noi siamo gli unici in Italia a giocare con quattro attaccanti e lo facciamo anche senza Belotti perché andiamo in campo per vincere e non per non perdere e questo indica che abbiamo gli attributi. Ci sono situazioni dove si può usare il 4-3-3 che è meno offensivo del 4-2-3-1 e significa togliere un attaccante e sfruttare meno le caratteristiche di un altro attaccante poiché Ljajic non starebbe più in mezzo al campo e, quindi, o lo si mette largo a sinistra o in panchina. Con il 4-3-3 bisogna avere due centrocampisti che si buttano dentro, come l’anno scorso Baselli e Benassi, ma oggi non li abbiamo in questo momento perché Acquah e Rincon sono più di rottura che di costruzione e non abbiamo neanche un bomber titolare. Cambiando tutto si perderebbe molto dal punto di vista offensivo e difensivo perché si toglie un attaccante e a centrocampo si mette un uomo d’inserimento e diventerebbe tutto molto più difficile. Quando torneranno Obi e Belotti in qualche partita si potrà fare anche il 4-3-3, ma ora non è la cosa giusta da fare per come la vedo io poi il calcio è bello perché tutti possiamo dire ciò che vogliamo. Per come stanno andando le cose cercare sempre secondo la mia logica giocare con un attaccante in meno e un centrocampista in più che non dà quel contributo in fase offensiva diventa troppo poco. Alla fine magari lo si fa e si vince e allora tutti dicono che hai avuto ragione, ma ognuno di noi ragiona on la sua testa e cerca sempre di fare le cose per bene conoscendo i giocatori e il tipo di partita che si affronta. Il risultato può dare o non dare ragione, ma tutti noi che da anni cerchiamo di fare questo lavoro proviamo a mettere la squadra nella condizione di esprimersi al meglio”.

Cairo vi sarà vicino in questi giorni di difficoltà, questo vi aiuterà?

“Lui viene sempre a trovarci e ci sta vicino e anche nei momenti difficili riesce ad essere equilibrato e sa trovare le parole giuste. Ho avuto a che fare con altri presidenti che stavano vicini in modo diverso creando, però,  nervosismo e casini e questo dimostra l’intelligenza di Cairo e per questo lo ringraziamo. Il presidente ha fiducia in noi”.

Quando ritorneranno Obi e Ansaldi?

“Obi dopo la sosta, Ansaldi forse con l’Inter o dopo la sosta per la Nazionale”.

I tifosi della Lazio hanno attaccato in curva fotomontaggi di Anna Frank con la magia giallorossa, cosa pensa di questo episodio?

“Non so che cosa sia accaduto. Ma chi è Anna Frank?”.

Una ragazzina ebrea che ha scritto un diario nel campo di concentramento prima di essere uccisa.

“Non so, perché sono un po’ ignorante da questo punto di vista, scusate”.  

In estate al Fiorentina sembrava che avendo venduto tanti giocatori si fosse indebolita poi sono arrivati altri che stanno facendo bene. Come giudica la squadra viola?

“Hanno avuto un po’ di difficoltà all’inizio e adesso si sono ripresi e sono al nostro livello, ma se noi fossimo al completo saremmo più forti, ma adesso non è così. Adesso stanno facendo bene rispetto a noi, sarà una  partita aperta, poi, vedremo chi sarà il più bravo, ma hanno giocatori forti e il loro è un campo difficile. La Fiorentina  come noi ha obiettivo di lottare per un posto in Europa”.

Cambierà a livello tattico qualche cosa per voi se ci sarà Babacar o Simeone?

“Babacar l’ho allenato e assomigliava a Balotelli, non di testa, ma come modo di giocare. Simeone ha dimostrato si essere molto bravo, sono fisicamente diversi, ma non cambia più di tanto se giocherà uno o l’altro perché hanno caratteristiche simili”.

Con la Roma avete vinto più contrasti in difesa ma avete avuto un possesso palla inferiore, c’è un cambio di tendenza?

“Anche con il Crotone abbiamo avuto superiorità sulle seconde palle e nei  duelli individuali. La Roma provava a giocare da sotto, mentre il Crotone e la buttava avanti, sono state due partite diverse”.

Perché con la Roma siete riusciti a fare meno errori in fase di contenimento mentre con squadre più alla portata non ci siete riusciti?

“Con il Verona nel primo tempo avevamo fatto quello che dovevamo e poi nella ripresa non abbiamo chiuso la partita e alla fine i loro due gol sono stati una conseguenza. I ragazzi hanno staccato con il Verona perché credevano che la partita fosse già chiusa e questo ci servirà di lezione per il futuro. In undici quella partita non l’avremmo persa, comunque contro il Verona il mio giudizio sulla partita non sarebbe cambiato anche se avessimo vinto perché abbiamo concesso troppo e per questo mi ero arrabbiato, non possiamo perdere in casa una partita così”.

Tra avere i quattro attaccanti e una mediana a tre con Rincon Valdifiori e Baselli messo un po’ più avanti e libero di inserirsi, come mai pensa che non è la soluzione più adatta?   

“Capisco che vuole dire che Baselli con quattro attaccanti non ha sempre la possibilità d’inserirsi, ma anche giocando a due in mediana ha la possibilità di farlo perché ci sono quattro difensori e un mediano Rincon che è dei due il più difensivo”.

Baselli ha la forza per farlo? Non si pretende troppo da lui?

“Quando va dentro Baselli non ci va il terzino: attacchiamo in cinque e difendiamo in cinque, basta non andare tutti in avanti. Non dipende tanto dal modulo, ma da come si muove la squadra, dalla fase di possesso o di non possesso, se il baricentro è alto o basso, se si pressa alto oppure non si pressa, se ci sono inserimenti o no senza palla. Dipende da tante cose, ma se si mettono tre attaccanti bisogna avere due centrocampisti che sono sempre vicini, tre più due”.

Sadiq è andato spesso in fuorigioco con la Roma, dipendeva dalla fase difensiva della Roma?

“A Sadiq abbiamo fatto vedere che cosa aveva fatto. Paragonando la partita di domenica con quella dell’anno scorso abbiamo concesso meno quest’anno ed allora in contropiede avevamo segnato cosa che avremmo potuto fare anche quest’anno, ma Sadiq è finito in fuorigioco. E’un  ragazzo giovane e deve crescere e si è posizionato male per inesperienza e perché era un po’ di tempo che non giocava. Nel ha parlato anche con Belotti e gli abbiamo fatto vedere che cosa ha sbagliato e vedremo se ha capito domani sera”.