Mazzarri: “Spero che non si faccia un incidente di percorso proprio domani”

31.07.2019 21:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata a Debrecen Elena Rossin
Walter Mazzarri
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Walter Mazzarri
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L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha presentato la partita di domani con il Debreceni, ritorno del secondo turno di qualificazione all’Europa League. Ecco tutto ciò che ha detto:

Dopo la gara d’andata che cosa vi aspettate domani?

“La partita dl’andata, come avevo detto a fine gara, ci ha reso contenti perché abbiamo fatto sì che il Debreceni, che è un’ottima squadra, non ha potuto esprimere il proprio gioco e il proprio potenziale e allo stesso tempo noi siamo riusciti a fare tre gol, che ci danno un vantaggio, anche se il calcio insegna che non bisogna mai pensare che nello stadio degli avversari sarà una partita più facile di quello che sarebbe potuto essere se non avessimo vinto all’andata segnando tre gol. Mi aspetto un Debreceni molto carico e ben organizzato che nel proprio stadio ha sempre fatto la partita. Quindi, sarà molto difficile e dovremo stare molto attenti per riuscire a passare il turno”.

L’allenatore del Debreceni ha detto di avervi studiati. Si aspetta un avversario diverso rispetto all’andata?

“A livello tattico non lo so che cosa potrà cambiare il Debreceni, non sono nella testa dell’allenatore degli avversari. Di sicuro loro tenteranno il tutto per tutto per poter ribaltare il risultato. So benissimo che nel loro stadio si trasformano, quindi, noi dobbiamo stare attenti, ma al tempo stesso dobbiamo fare il nostro gioco perché abbiamo un gioco consolidato e sappiamo che cosa dobbiamo fare nelle due fasi, come ha detto anche Ansaldi.  Lo abbiamo detto durate tutta la settimana che non dobbiamo pensare al risultato dell’andata, ma fare come abbiamo sempre fatto e pensare che c’è un rettangolo di gioco e bisogna prevalere sull’avversario: è la nostra mentalità e portiamo sempre avanti questi concetti”.

Tante defezioni per infortuni e per vacanze posticipate per gli impegni con le Nazionali, questo quanto incide sulla formazione di domani che è quasi obbligata? E’ riuscito a trovare qualche altra soluzione?

“E’ vero che sembra che siamo contati, ma devo solo sostituire Falque, che ha giocato all’andata, per il resto se volessi fare altri combi qualche soluzione ce l’ho. Comunque i ragazzi che ho a disposizione mi danno ampie garanzie. L’avete visto l’anno scorso che chi è andato in campo ha giocato facendo bene da quando la squadra ha acquisito una certa mentalità. Cosa che ha fatto soprattutto nel girone di ritorno e tutti hanno dimostrato di essere all’altezza, quindi, per domani non è questo il mio pensiero. Il mio pensiero è che la squadra sia concentrata e che si scordi che si è vinto tre a zero all’andata. Questa è la cosa più importante”.

E’ stato difficile far capire ai giocatori che il tre a zero dell’andata non conta?

“I miei giocatori sono dei professionisti, però, l’allenatore non può mai abbassare la guardia. Questa settimana ho calcato molto su quest’aspetto perché, se anche conosco i miei giocatori e so che sono  molto intelligenti e responsabili, sono un po’ più giovani di me e magari inconsciamente potrebbero pensare al tre a zero e così ho fatto il possibile affinché non ci pensino. Saranno loro a dimostrarlo domani e dovranno entrare in campo pensando come avevano fatto nel girone di ritrono dell’anno scorso fuori casa quando si pensava a vincere e a fare un gol in più degli altri e lo dobbiamo fare anche domani”.

C’è un trucco per far entrare nella testa dei giocatori che non si deve pensare al risultato dell’andata?

“Sono stato agevolato da un principio che ho cercato di trasmettere da quando sono arrivato: se vogliamo crescere in continuazione dobbiamo acquisire la mentalità che la vittoria per noi deve essere una cosa normale e non una cosa eccezionale. Tutte le squadre e anche noi a fine gara dobbiamo gioire e i giocatori devono divertirsi per un giorno e anche svagarsi, ma quando si ritorna al campo l’allenamento deve far dimenticare la partita precedente, anzi va analizzata in modo da migliorare ciò che c’è da migliorare al di là del risultato. Questo è il nostro modo di pensare. Un altro principio per me sacro è l’allenamento e va fatto a mille perché ciò che si riesce a fare in allenamento si porta in partita. In questa settimana ho calcato di più quindi sugli allenamenti e sulla concentrazione perché, magari, il primo giorno qualche ragazzo poteva essere più distratto e allora ho cercato di ricordargli questo principio e ho visto che andando avanti nei giorni i ragazzi hanno fatto allenamenti come sempre con la giusta concentrazione e carica nervosa”.

Zaza giocherà dal primo minuto?

“Zaza, Rincon o Millico. Uno dei tre giocherà al posto di Falque poi vediamo. Potrebbe risposare un a centrocampo, ma valuterò con calma domani”.

Per la prima volta il Torino parte da un vantaggio di tre a zero, questo è il salto di qualità?

“Per me è una raccolta dati continua. Qui c’è Ansaldi e mi farebbe piacere se potesse dire due parole su ciò che stiamo facendo. Io credo in loro e loro credono nel lavoro mio e dello staff ed è venuto a crearsi veramente un bel connubio che è stato percepito anche dai tifosi. In campo si va con la mentalità dell’allenatore che non molla mai e che vuole che si allenino bene perché più ci si allena bene e più si riesce a vincere. Mi sembra che i ragazzi abbiano sposato e hanno dato continuità ai risultati e alle prestazioni l’anno scorso per cui mi aspetto che domani mi facciano vedere questo salto di qualità facendo una bellissima partita. Il risultato poi è figlio di tanti momenti e situazioni. Ci siamo veramente capiti e loro stessi si considerano una famiglia e si vede che nella squadra c’è un’anima. Che giochi uno o un altro il canovaccio non cambia perché tutti si aiutano. Questa è una squadra vera e spero che non facciamo un incidente di percorso proprio domani”.

Lei premia sempre chi fa bene la partita precedente, Zaza si merita il premio?

“Voi volete sapere la formazione, ma non ve la dico (ride, ndr). Per un allenatore i giocatori sono come figli i giocatori. Ne ho venti, anche se siamo pochi, e qualcuno lo devo lasciare fuori. Zaza si sta impegnando meglio e più degli altri, con più convinzione e poi io faccio delle valutazioni che attengono all’equilibrio, alla squadra, di sinergie di gioco e di movimenti e poi scelgo. Domani quando inizierà la partita vedrete e alla fine mi chiederete. Mi chiedete sempre di Zaza, ma anche lui (si riferisce ad Ansaldi, ndr). Zaza è in forma, ma tutta la squadra ha fatto una grande gara all’andata perché il Debreceni è una signora squadra e se l’abbiamo fatta giocare meno bene del solito il merito dei ragazzi. In undici hanno giocato e poi è entrato Zaza e anche Lukic ha contribuito. Io guardo sempre la squadra, mentre voi vi focalizzate su un giocatore”.

Si aspetta molto da Meïté, all’andata ha dato buoni segnali anche a lei?

“Tutti i ragazzi hanno fatto una grande partita e al di là di aver segnato tre gol il non aver dato spazio di gioco agli avversari, che sono una squadra di tutto rispetto, vuole dire che abbiamo fatto una bella partita tutti compresi Meïté e Baselli. Mi spetto sempre che facciano bene tutti e come dice Ansaldi se un giocatore non sta bene fisicamente nel calcio moderno non riesce neppure ad entrare in possesso della palla e, quindi, non può far vedere che è bravo. Da Meïté mi aspetto più tiri in porta. Quando arriva sulla trequarti siccome può tirare sia di destro sia di sinistro deve tiare di più, per i resto sono contento di quello che sta facendo”.

L a rosa è abbastanza estesa per giocare su più fronti?

“Prima di tutto domani dobbiamo passare il turno e poi anche i prossimi due e in seguito cercare di andare il più avanti possibile sia in Europa sia nell’onorare al meglio la Coppa Italia. Il nostro obiettivo generale è crescere e per farlo bisogna pensare di fare bene in tutte le competizioni. Penso che per l’inizio del campionato se supereremo i turni di qualificazioni all’Europa potrà solo essere un vantaggio e poi ci aggiorneremo con la società e vedremo. Può darsi che qualche giocatore in più in rosa possa essere utile perché se dovessimo andare avanti almeno fino a febbraio e andare oltre la fase a gironi in Europa qualche giocatore in più da alternare giocando il giovedì e la domenica potrebbe essere il caso di averlo. Per questo c’è tempo un mese prima della chiusura del mercato e ci penseremo a tempo debito. Ora pensiamo solo a domani”.

Una settimana fa l’incognita era lo stato di forma dei giocatori oggi è migliorata? Rincon quanti minuti ha nelle gambe?

“La situazione di Rincon è la stessa degli altri una settimana fa. Adesso ho più dati su chi ha giocato e uno entrerà al posto di Falque, ma fino a quando Rincon non gioca non lo possiamo sapere. Se dovesse giocare Rincon è esperto e sa gestire le forze, ma è chiaro che non è al top della forma tanto più che è molto dinamico e che corre di più durante le partite. E’ da vedere, mentre gli altri sono avanti di una settimana e hanno già disputato una partita e sono un po’ più tranquillo sulla loro tenuta”.

E’ intervenuto il responsabile dell’ufficio stampa Piero Venera: “Voi sapete che ci lega all’Ungheria il ricorso di un grandissimo allenatore Erbstein, l’allenatore del Grande Torino squadra che per molti critici forse è stata la più forte di tutti i tempi, che era ungherese. Sono passati 70 anni dalla tragedia del grande Torino e oggi li ricordiamo e ricordiamo anche che le ultime quattro partite dopo la tragedia in campo andarono i ragazzi del settore giovanile e oggi, purtroppo, è mancato il portiere Guido Vandone e tutto il Torino Fc è vicino alla famiglia”.