Mazzarri: “Siamo stati autolesionisti ma abbiamo portato a casa i tre punti, comunque vittoria meritata”

10.02.2019 19:27 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri
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Walter Mazzarri
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha commentato la vittoria sull’Udinese. Ecco che cosa ha detto:

Tre punti, l’episodio del rigore che poteva essere dato e che non è stato concesso, però, partita non chiuso e nel secondo tempo e in particolare nel finale veramente tanti rischi corsi. Stiamo commentando una partita che abbiamo commentato tante, troppe, altre volte.

“Infatti, quando si va in vantaggio e si gioca bene, il match analyst ha contato le occasioni da gol sull’uno a zero e le partite bisogna chiuderle. Le squadre come l’Udinese, che ha giocatori importanti, danno il tutto per tutto e se non si chiude la partita si rischia di regalare punti com’era accaduto a Bologna. Oggi almeno da questo punto di vista, nonostante siamo stati autolesionisti, li abbiamo portati a casa questi tre punti. Bisogna migliorare, fare gol, chiudere le partite. E’ quello che si dice sempre, però,la nota positiva è che anche oggi abbiamo creato un sacco di situazioni, la squadra gioca, ha organizzazione anche se ogni tanto commette qualche ingenuità come in occasione del tiro di Okaka che poi è stato giustamente annullato perché c’erra davanti un compagno in fuorigioco (Lasagna, ndr)”.

Anche all’inizio della partita quando Djidji ha rischiato di far segnare l’Udinese.

“Quello è stato un errore personale di Djidji e siamo stati fortunati. Ma prima parlavo riferendomi alla fine della partita. I ragazzi commettono delle ingenuità che poi si pagano spesso in serie A. Oggi ci è andata bene, comunque non ci sono dubbi sul fatto che la vittoria sia stata meritata e sarebbe stata una beffa, come stava per succedere, se avessimo pareggiato”.

A parte l’episodio di Stryger Larsen (in area in scivolata ha toccato la palla con la mano, ndr) si può dire che oggi il Var ha funzionato?

“Sono d’accordo, ma bisognava chiuderla”.

Ma l’episodio de rigore non dato a voi come lo giudica?

“E’ stato un errore evidente”.

C’è stato un passo indietro a livello di concentrazione della squadra?

“Sì. Non mi è piaciuto l’inizio della gara perché diversi ragazzi erano un po’ contratti”.

Anche nel finale una palla persa poteva costarvi cara.

“E’ stata un’ingenuità, sono cose che ogni tanto facciamo. Sono ragazzi di vent’anni al primo campionato da protagonisti e fanno tante cose importanti e poi commettono queste leggerezze che non devono più fare. Questa è l’esperienza, ogni tanto paghiamo, ma oggi è andata bene”.

Come mai è stato allontanato dal campo, che cosa è successo?

“Sinceramente questa volta non so, non ho capito”.

C’è il rischio che salterà la prossima con il Napoli, gara molto importante.

“Non parlo di questo, voi vedete cosa accade dall’altro. E’ meglio che io non parli”.

Potrebbe spiegare che cosa è successo prima che l’allontanassero dal campo?

“Non mi aspettavo di essere allontanato, ero dall’altra parte e credo di aver sentito il quarto uomo che diceva  che prima avevo messo un piedino fuori dall’area tecnica, se non ho capito male. Questa volta non ho nemmeno protestato, non ho detto nulla, nulla d’importante. Anzi, forse addirittura quando si parlava del rigore non dato ho detto che non ce l’avrebbero dato e che dovevamo pensare  fare noi altri due gol”.

Ansaldi ha partecipato ha tutte le ultime tre reti, non avete subito gol nelle ultime tre gare e Sirigu ha parato gli ultimi cinque rigori su sette. La difesa va bene, ma vi manca sempre il gol degli attaccanti.

“E’ vero. L’ho detto ai vostri colleghi delle televisioni, ma anche Ancelotti, che ha più esperienza di me, ha detto che ieri il Napoli avrebbe potuto fare tre-quattro gol con giocatori che si trovavano davanti al portiere e che è difficile per un allenatore correggere queste cose. La storia si ripete. Arriviamo lì, giochiamo, si provano i movimenti e si è visto che Berenguer è arrivato davanti al portiere su schema e poi … Fino a un passo facciamo tutto bene e poi ci manca quella cattiveria. Di occasioni ne abbiamo create sei-sette ma la palla va messa dentro almeno un paio di volte così si va sul due o tre a zero. Altrimenti si rischia com’è accaduto oggi o com’era successo a Bologna, partita anomala, quando eravamo sul due a zero e poi da polli nel finale per disattenzioni e leggerezze, anche un po’ di sfortuna, ci siamo fatti rimontare. Tante volte si è pagato. Si crea tanto, si gioca, secondo me, alle volte bene e altre anche molto bene, altre meno bene, ma si crea più dei nostri avversari quasi sempre e raccogliamo meno punti. Poi per fortuna qualcuno si ricorda di tutti gli errori che fanno i signori (sottintende arbitri e addetti al Var, ndr) che ci hanno fatto perdere punti e se alla classifica che abbiamo oggi si potessero sommare i punti che ci hanno tolto saremmo in cima alla graduatoria e ci staremmo togliendo veramente grandi soddisfazioni. Magari, se per fortuna, potessimo  avere qualche errore a favore in modo da farci riprendere i punti che ci sono stati tolti nel girone d’andata”.