Mazzarri: “Bisognerà fare di tutto per non far giocare il Cagliari ed essere concreti dalla trequarti in poi”

13.04.2019 20:23 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri
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Walter Mazzarri
© foto di Federico Gaetano

L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha presentato la partita di domani all’ora di pranzo con il Cagliari. Ecco nel dettaglio che cosa ha detto:

Che partita si aspetta da parte del Cagliari?

“Gioca bene e Maran ha dato alla squadra un bel gioco e una bella identità. Alle volte ha raccolto meno di quanto meritava e per quel che riguarda la classifica penso che sia salvo. Non solo gioca bene, ma ha attaccanti importanti come Pavoletti e João Pedro e poi c’è Barella che conosciamo tutti. Bisognerà stare molto attenti perché il Cagliari ha giocatori che si inseriscono e che sanno fare i movimenti, quindi, dovremo cercare di non farli giocare poiché hanno un bel gioco, arioso, sanno palleggiare e non hanno paura di giocare. E’ una squadra che mi pace e bisogna fare d tutto per non farla giocare e al tempo stesso fare il nostro gioco ed essere più concreti in particolare dalla trequarti in poi”.

Bonifazi che è in prestito alla Spal oggi contro la Juventus ha fatto un’altra bella partita e ha segnato, lei segue lui e gli altri ragazzi in prestito?

“Seguiamo tutti, oltretutto Bonifazi l’anno scorso che era qui ha fatto bene, se vi ricordate nel finale di campionato a Genova aveva giocato bene”. 

Il fatto che la difesa del Torino sia fra le migliori non sempre è preso in modo positivo questo non le dà fastidio?

“Conosco questo mondo e non mi interessa ciò che pensano alcuni, ma le opinioni di chi vede il calcio seriamente. Più che di difesa io preferisco parlare di fase difensiva che è la base di partenza per fare bene. Tocchiamo ferro quando si parla di statistiche perché dopo un periodo di inbattibilità con il Bologna abbiamo preso tre gol”.

L’avere una difesa solida è una base di partenza per la partita di domani e anche per il futuro?

“La squadra ha una fisionomia ben precisa e chi lo vuole vedere lo vede. A me interessa portare la squadra a rendere al massimo e per farlo bisogna essere equilibrati e saper fare la fase difensiva, ma credo che facciamo anche bene la fase attiva. Poi se in questo momento non trasformiamo, come accaduto a Parma, tutte le possibilità in gol magari dipende da un nostro limite poiché ci manca un po’ di qualità e in questo dobbiamo migliorare. Abbiamo fatto tante cose positive e questa ci è rimasta un pochino indietro. Con il tempo vedremo di migliorarci anche in questo. Siamo più che contenti di sotto tutti i punti di vista per quello che stiamo facendo”.

Quanto è importante per la corsa all’Europa l’appoggio del pubblico?

“E’ fondamentale. Abbiamo quattro partite in casa e tre fuori e i nostri tifosi devono crederci e così ci possono dare una mano venendo a sostenerci allo stadio e tifando per noi, anche se le partite dovessero prendere una piega che non piace. Il supporto del nostro pubblico è fondamentale fino alla fine della gara e per tutte le partite perché ci dà forza. Non ci sono partite dagli esiti scontati. Dobbiamo essere uniti e lottare tutti insieme per portare il risultato dalla nostra parte”.    

Come ha visto in settimana Zaza?

“Deve stare tranquillo e giocare come sa. Non deve essere apprensivo e cercare di spaccare il mondo altrimenti poi diventa autolesionista come quando vuole prendere nell’area avversaria la palla a tutti i costi e poi mette il gomito alto e l’arbitro gli fischia il fallo. Deve stare calmo, non ha nulla da dover dimostrare e giochi come sa. Aiuti possibilmente la squadra a vincere. Sa bene in fase difensiva cosa deve fare, quindi, stia sereno poiché è un giocatore che ha qualità e le deve solo esprimere”.

Come sta Falque?

“Il bollettino medico lo sa l’addetto stampa”.

Il mister ha passato la parola a Venera.

“Falque sta continuando a fare le terapie e nel momento in cui l’evoluzione clinica gli consentirà di tornare ad allenarsi in gruppo ne daremo immediata comunicazione”.

Damascan è cresciuto? E’ pronto per esordire?

“E’ un ragazzo in gamba e sta crescendo . Doveva mettere su un po’ di muscoli, ma è un ragazzo veramente serio e ha imparato tanto. Domani siamo in emergenza davanti e se ci fosse la necessità potrei anche impiegarlo, ma ci sono altri che sono più esperti di lui e che conosco meglio e per i cambi hanno la priorità. Deve crescere. È molto giovane, ma non ci sono problemi”.

Con le squadre alla portata avete sempre un po’ sofferto, ma una vittoria facile potrebbe arrivare domani?

“I campionato si contraddistingue per essere difficile per tutti, il Napoli è andato a Empoli e ha perso, oggi la Juventus ha perso con la Spal. Anche le cosiddette piccole sono organizzate e fanno “la guerra sportiva”. Noi abbiamo un po’ questo limite: dobbiamo creare tanto per fare gol. Non siamo così cinici e lo abbiamo, purtroppo, visto a Parma e con la Fiorentina, tutte gare che dal punto di vista del gioco e delle occasioni avremmo meritato di vincere o di stravincere, ma abbiamo pareggiato. In settimana ho lavorato con i ragazzi facendo vedere tutte le palle gol che avevamo avuto a Parma e che non abbiamo sfruttato perché si è stoppata male la palla oppure l’abbiamo giocata più larga anziché più stretta. Abbiamo lavorato sulla qualità finalizzazione e spero domani avremo anche la fortuna, perché ci vuole, per bloccare la partita o far girare a nostro favore un episodio calciando bene la palla. L’importate è che la squadra faccia un’ottima prestazione e poi vediamo. Non è facile, è uno dei limiti che abbiamo”.

Ha modificato qualche cosa nei movimenti visto che non ci sarà Belotti, ma Zaza che pur essendo una punta centrale ha caratteristiche differenti?

“E’ chiaro lo ha detto anche lei nella domanda che i due giocatori hanno qualità ben precise e sono diversi l’uno dall’altro. Senza spiegare le differenze, ma in base alle loro caratteristiche vengono fatti movimenti diversi. Ade esempio, Simone può venire incontro e può essere uno che con la palla addosso può impattare gli altri, mentre Andrea è più finalizzatore, e diciamo che ha anche più forza, spessore nella profondità. Alcune cose saranno diverse. Si è cercato di lavorare per cercare di esaltare le qualità di Zaza in base anche ai compagni che gli giocheranno attorno. Domani vedremo se le cose che si sono provate daranno frutti”.

Il miglior Zaza le ricorda qualche altro attaccante che ha allenato in passato? L’acquisto di Zaza è avvenuto su sua indicazione?

“Non capisco questa voglia di sapere il perché è arrivato dopo tutto questo tempo. Vorrei che domani 26mila persone, dopo quello che si è fatto Zaza compreso,  spingessero la squadra a fare qualche cosa d’importante, per quello che si merita, nel finale di campionato. Zaza è arrivato come sono arrivati altri o come sono andati via. Nessuno ha caratteristiche come lui. E’ un mancino … forse Pandev, ma anche lui è diverso. Pazzini … no, anche lui è diverso, ha altre caratteristiche”.

Domani l’inserimento dei centrocampisti sarà importante?

“Sapete che mi piace comunque, al di là che ci sua Belotti o Zaza, che s’inseriscano tutti . Mi piace che facciano gol gli esterni, che entrino dentro, che le mezzali si alleghino. Dipende anche con che modulo si gioca, possiamo passare indifferentemente dal 3-5-2  o 3-5-1-1 al 3-4-3 con gli stessi giocatori. Tra il primo e il secondo tempo si può anche passare dalla difesa a tre a quella a quattro come abbiamo fatto con il Chievo all’andata quando provammo, riuscendoci, a vincere a tutti i costi. Siamo una squadra abbastanza duttile e anche i dati dicono che hanno segnato un po’ tutti. Anche domani mi aspetto che magari possa segnare un centrocampista, un trequartista o un esterno al di là che possa far gol un attaccante”.

Quali ragazzi della Primavera potranno avere una chance di allenarsi in ritiro a Bormio questa estate?

“Mi sono piaciuti ieri nella finale di Coppa Italia, anche se sono stati sconfitti. Non faccio nomi, però, li sto seguendo e ci sono dei ragazzi che sono più maturi di altri anche strutturalmente. Rauti è già formato fisicamente perché per fare il salto ed andare con i grandi devono avere oltre alle doti tecniche un fisico adeguato poiché a livello di serie A e in generale nel calcio moderno la potenza è importante. Nel settore giovanile stanno lavorando molto bene, quest’anno, purtroppo, la finale di Coppa Italia è andata male, ma sono bravi tutti. Ieri sono stati sfortunati e probabilmente il rigore un po’ strano (realizzato da Vlahovic, ndr) ha penalizzato la rimonta. E’ andata così, ma bene tutti”.

Quanto è importante i ritorno di Aina dopo le tre giornate di squalifica?

“Deve essere gestito perché ha avuto qualche problema agli adduttori e non è sempre al top e ogni tanto ha delle “ricadute”. Al di là di questo è un giocatore importante per noi. Sapete che ritengo importanti i cambi e a parma avevo poche possibilità, infatti, mancavano sia lui sia Lukic. Le partite si giocano in 14  avere tutti a disposizione è importante, al di là di chi parte dall’inizio o di chi entra dopo”.