Marco Giampaolo in conferenza: "Auguri a Cairo di pronta guarigione. Il Covid è un problema"

Il tecnico granata in conferenza stampa: "Singo sarà un patrimonio del club, ma giocherà solo a destra. Il nostro portiere titolare è Sirigu"
31.10.2020 18:18 di  M. V.   vedi letture
Marco Giampaolo in conferenza: "Auguri a Cairo di pronta guarigione. Il Covid è un problema"
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Il tecnico del Torino Marco Giampaolo, ha parlato in conferenza stampa della gara di domani contro la Lazio: "Viviamo tutti nell'incertezza, non fa più notizia però, di volta in volta occorre avere la capacità di organizzarsi sempre. Io come allenatore non posso pensare a cosa succederà domani, programmando il nostro lavoro giorno dopo giorno". Anche Cairo è stato contagiato: "Gli facciamo gli auguri di pronta guarigione, con lui siamo stati a contatto nell'ultima partita, rispettando il distanziamento, ma rientra nei casi di cui parlavo prima". Domani una gara difficile: "Le difficoltà ci sono sempre in ogni partita, mi aspetto di mettere un mattone sopra l'altro, non dieci, ma uno occorre metterlo, garantendoci una risalita costante, anche se a piccoli passi. La squadra ha bisogno di uno step alla volta per ritrovare autostima e certezza". Sui portieri: "Il nostro portiere titolare è Sirigu, e poi ho fiducia a tutti gli altri nostri portieri, sono tranquillo. Vanja ha giocato una buona partita, ha delle caratteristiche particolari specifiche, come gli altri. Il titolare è Salvatore, poi il campionato è lungo e non sai mai cosa può succedere".

Sulla vittoria in Coppa Italia: "In questo momento ci serve ogni cosa di positivo per consolidare gli aspetti mentali, il calcio molte volte non è solo tecnica, tattica o agonismo, ma anche condizione mentale, che può condizionare tutti gli altri aspetti. A noi adesso servono anche le piccole cose, come la vittoria in Coppa Italia. Tutto ciò che può concorrere affinché si ripristini un senso di consapevolezza è determinante". Sarà un periodo di fuoco: "Contro la Lazio è un passaggio importante per il nostro presente e per il nostro futuro". Sulla difesa a cinque: "Ci siamo abbassati troppo in quel momento, ho dovuto ricorrere alla difesa a cinque, poi siamo stati costretti a difendere basso, facendo due gol in contropiede subendo due gol in area. Ma l'equazione non è quella li, ci piace fare diversamente". Su Verdi: "Lo vedo in uno dei ruoli offensivi, ora ci mancano Zaza e Millico e lui deve adattarsi a fare quello che ci serve. Ogni calciatore ha le sue caratteristiche, predominante sulle altre. Lui adesso ha fatto benissimo messo in quella posizione". Su Lukic: "A me piace molto, lo reputo universale, può giocare sulla trequarti come sulla mezzala, da trequartista ci garantisce equilibrio e profondità, da mezzala porta più qualità ma poi bisogna vedere chi gioca trequartista, sono valutazioni da fare di volta in volta".

Su Meite: "Secondo me sta crescendo, ha tantissime qualità, sia fisiche che tecniche, è un calciatore che ancora deve definirsi e capire la sua strada. Il ruolo di play devi averlo dentro, devi avere la capacità di mantenere gli equilibri, bisognerebbe lavorarci in maniera specifica per capire come potrebbe interpretarlo. La specificità del ruolo per me è importante, ora comunque siamo costretti a collocare i calciatori per l'emergenza, ma a me non piace". Su difensori: "Ne ho tanti ed è importanti, di partita in partita faremo le nostre valutazioni". Sul gioco: "La squadra deve migliorare sotto tanti aspetti, devo capire quale sia la necessità di questa squadra, cosa possa fare esprimere al meglio i nostri calciatori, poi penseremo ad affinare il tutto. Stiamo comunque migliorando in tante situazioni, ma dobbiamo migliorare ancora molto. Sicuramente non manca l'applicazione, che è importante. A me piace che la squadra corra in avanti e non all'indietro, poi a volte servirà correre all'indietro". Su Singo: "Ha grandi prospettive, di grandi qualità, io credo che Singo in futuro possa essere un grande patrimonio del club, ma almeno che non ci siano problemi dei tre mancini di sinistra, giocherà sempre a destra, come Vojvoda".  Il tecnico dice che il calcio è musica: "Dobbiamo leggere le situazioni del campo tutti allo stesso modo, avere decisioni univoche sulle situazioni di gioco".