Maksimovic, Glik e Peres sono il tesoretto che il Torino deve ben amministrare

Nel mercato estivo il Torino potrebbe contare su un gruzzolo non inferiore ai 40 milioni di euro da investire per rinforzare la squadra.
07.04.2016 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Maksimovic, Glik e Peres sono il tesoretto che il Torino deve ben amministrare
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Da più sessioni di mercato Maksimovic, Glik e Peres sono nel mirino di club italiani ed esteri. Il presidente Cairo li ha blindati tutti con contratti che scadranno il 30 giugno 2020, ma questo non significa che rimarranno al Torino fino a quella data. E’ verosimile che quest’estate qualcuno di loro parta, magari non tutti e tre, anche perché sarebbe difficile che i tifosi accettino quello che sembrerebbe un vero e proprio indebolimento della squadra, che già in questa stagione, almeno fino a ora, ha ampiamente deluso le aspettative iniziali. In più come la prenderebbe mister Ventura vedendosi togliere ben tre giocatori che se stanno bene fisicamente e sono concentrati fanno la differenza?

Ipotizzare chi fra loro possa essere ceduto non è facile, così come pensare che solo uno di loro possa dire addio al Torino. E’ vero che Cairo nelle ultime sessioni di mercato ha evitato cessioni multiple di giocatori di rilievo, però, le età di Maksimovic, 24 anni compiuti il 25 novembre scorso, Glik, 28 anni fatti il 3 febbraio, e Peres, 26 anni festeggiati il primo marzo, rendono difficili le trattative per convincerli a restare se sono attratti da club che hanno obiettivi di classifica di primo piano e possono offrire ingaggi molto superiori a quelli che percepiscono attualmente. Certamente non aiuta che il Torino quest’anno non si piazzerà in un posto utile per l’Europa League e anche i progetti per il futuro non possono fornire la certezza assoluta che la squadra potrà lottare per traguardi come il quinto posto o la vittoria della Coppa Italia, quindi trattenere i giocatori che hanno mercato diventa assai più complicato. Pensare alla contemporanea cessione di Maksimovic e Glik vorrebbe dire smantellare la difesa titolare perché resterebbe il solo Moretti che compirà 35 anni il prossimo 11 giugno. E’ però vero che ci sono Bovo, che ha 33 anni fatti il 14 gennaio scorso, e Jansson il cui apprendistato dopo due anni e prestazioni, quando è stato chiamato in causa, quasi sempre più che positive porta a pensare che il sostituto di Glik il Torino l’abbia già in casa e che sia valido. Infine c’è Silva, anche lui in granata da due anni, che Ventura ha utilizzato nelle rare apparizioni in campo o come vice Moretti oppure come esterno sinistro, ma sull’uruguaiano non si hanno le stesse certezze di rendimento che invece si hanno sullo svedese. Ovviamente qualche cosa potrebbe cambiare se dalla difesa a tre si passasse a quella a quattro, ma questo dipenderà dalla volontà di Ventura di mutare il modulo di gioco oppure di mantenere il 3-5-2.
Una cosa è certa, in estate il Torino dovrà prendere dei difensori quanti dipenderà dal numero delle cessioni nel reparto. Il buon senso consiglierebbe di non puntare solo su giovani da far crescere, ma i precedenti fanno pensare che arriveranno ragazzi di prospettiva nella speranza che si rivelino di qualità e che si ambientino bene e abbastanza in fretta, altrimenti in caso d’infortuni la coperta sarà corta come già accaduto in passato.            

Maksimovic, Glik e Peres valgono complessivamente non meno di 40 milioni di euro, ma Cairo potrebbe spuntarne anche 45 o forse qualcuno di più, se sarà abile nelle trattative come di solito è. La cifra è considerevole per una società di medio livello e permette di avere un gruzzolo sufficiente per rinforzare la squadra, oltre ovviamente a prendere sostituti validi dei partenti. Fondamentale sarebbe che il Torino avesse già deciso chi cedere e chi prendere e in accordo con i giocatori e i loro agenti intavolasse trattative che non si prolunghino nell’arco dell’estate in modo che sia chiaro dall’inizio del ritiro chi farà parte della rosa e chi no in vista della preparazione della prossima stagione. Anche se si sapesse chi è sul mercato e chi no, ma come accadde con Cerci la cessione avvenisse verso la fine del mercato estivo non sarebbe positivo perché si complicherebbe il lavoro del mister che si ritroverebbe ad allenare giocatori che sanno di andare via e magari mancherebbero ancora i sostituti, che arrivando a preparazione estiva inoltrata farebbero più fatica a inserirsi, con tutto quello che ne consegue.