Longo rivalorizza il Toro. Da Belotti a Verdi a Meite, che impennata

11.07.2020 16:00 di  M. V.   vedi letture
Longo rivalorizza il Toro. Da Belotti a Verdi a Meite, che impennata
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Da quando Moreno Longo ha preso in mano il Toro con una, seppur inusuale, preparazione, alcuni calciatori cominciano a manifestare miglioramenti dovuti evidentemente ad un utilizzo più congruo rispetto alla passata gestione. L'esempio più opportuno è rappresentato dal Gallo Belotti, in rete da cinque partite consecutive e solamente per un rigore fallito a secco nella prima dopo il lockdown. Durante le partite si vede meno, ciò è dovuto che il suo utilizzo nella fase difensiva non è così maniacale e sfiancante come prima, permettendo un consumo di energie decisamente inferiore. Tanti gol su rigore? Può darsi, ma i penalty si conquistano transitando spesso nelle aree avversarie, non una volta ogni due partite come ultimamente ci si era abituati (soprattutto contro le squadre piccole).

Tutto questo si riflette evidentemente anche sul valore dei cartellini dei rispettivi calciatori: in forte risalita quello del bomber granata, ma anche di Simone Verdi, a piccoli passi fino alla strepitosa prestazione contro il Brescia, e persino del centrocampista francese Meite. Al di là dei risultati, dunque, la presenza di Longo, a cui mancano almeno due uomini di qualità in mediana per poter mettere in moto il suo gioco, pare una garanzia quantomeno per alzare il valore dei cartellini di alcuni giocatori chiave. E tutti sanno, nell'ambiente granata, quanto sia importante la valorizzazione dei cartellini dei calciatori per produrre plusvalenze necessarie (in assenza ormai consolidata di altri investimenti) per riprendere il cammino di miglioramento della rosa cominciato con l'approdo di Giampiero Ventura sotto la Mole.