Longo ha cambiato l’aria che sta intorno al Torino
Un migliaio di tifosi al Filadelfia per assistere all’allenamento pomeridiano del Torino e i giocatori in campo che hanno lavorato impegnandosi, ma anche divertendosi coccolati dall’affetto della loro popolo. Si può proprio dire che l’arrivo di Moreno Longo abbia cambiato l’aria che sta intorno al Torino. Non male visto l’incubo vissuto dal 25 gennaio, giorno della débâcle con l’Atalanta, fino a ieri mattina quando è stato ufficializzato il suo arrivo come nuovo allenatore in sostituzione di Mazzarri. Già ieri l’ambiente aveva iniziato a rasserenarsi e oggi se ne è avuta la prova quando i cancelli del Fila si sono aperti e i tifosi del Toro hanno potuto assistere all’allenamento.
I tifosi sanno che il momento per la squadra è difficile e quindi sono subito venuti in soccorso applausi per tutti i giocatori ogni qual volta durante la partitella si esibivano in una bella giocata o segnavano un gol. Nessuno escluso, anche per chi ultimamente è finito nell’occhio del ciclone ed è stato bersaglio di critiche per un rendimento ben al di sotto delle aspettative. Anche Moreno Longo sa che non è facile uscire dall’incubo ed è per questo che ha voluto fossero riaperte le porte della Casa del Toro e dei suoi tifosi, quel Fila che lui ha vissuto prima da tifoso e poi quando era un giovane calciatore e ha fatto arrivare nel suo staff anche Antonino Asta un altro che il Toro sa che cos’è e che valori incarna.
Non basta ovviamente questo, ma intanto chi scrive ed era presente è certa che aiuterà. Da domani gli allenamenti saranno a porte chiuse, ma si è a ridosso della partita, il Torino giocherà sabato alle 18 con la Sampdoria, ed è accettabile che squadra, allenatore e staff stiano raccolti fra loro per preparare la gara. Poi dalla prossima settimana ci saranno di nuovo le porte aperte nei primi giorni di lavoro. Intanto adesso i giocatori sanno che i tifosi sono con loro come hanno potuto constatare con mano e per rinsaldare ancor più il connubio devono dare tutto in campo e magari battere i blucerchiati che in classifica sono più in basso di sette punti così da debellare il brutto vizio di lasciare per strada punti con gli avversari meno forti.