LIVE Vanoli: "Problemi col presidente? Non lo so l'ho solo incrociato e salutato, ma è normale che sia deluso anche da me. Ci incontreremo, parleremo e valuteremo"

LIVE Vanoli: "Problemi col presidente? Non lo so l'ho solo incrociato e salutato, ma è normale che sia deluso anche da me. Ci incontreremo, parleremo e valuteremo"
Paolo Vanoli
© foto di Elena Rossin
Oggi alle 00:06Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin

Il commento, in conferenza stampa, dell’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, sulla sconfitta con la Roma.

C'è stata una brutta flessione in questo finale di stagione. Ha parlato con Cairo? Che momento è per lei?
"L’ho detto parecchie volte che dispiace per questo finale, non volevamo finire così anche questa sera. Abbiamo trovato una Roma con valori tecnici importanti e in questo finale abbiamo incontrato anche Napoli e Inter e puoi solo contrastarli se fai la partita perfetta. L'episodio del rigore, che non ho rivisto, ci ha fatto andare sotto e con una squadra veramente tecnica fai fatica anche se provi a reagire. C’è delusione. Con questo finale abbiamo un po’ buttato via quello che avevamo fatto nel girone di ritorno vendo continuità e riuscendo tutti insieme a uscire da una situazione difficile. Da domani lucidità per vedere cosa possiamo fare".

Cairo si è detto non contento, vi siete parlati? Vlasic ha detto che domani forse ci sarà una riunione al Filadelfia c'è qualche problema?
"Chiariamo le cose, sono una persona che quando c’è il rompete le righe non mi piace che la mia squadra finita la partita vada via, per me è una questione di rispetto. Domani ci troviamo, a parte magari qualcuno come i nazionali visto che qualcuno ha voli domattina. E' una questione di rispetto trovarci e soprattutto salutarci. Per quanto riguarda il Presidente non so cos'abbia detto, però è giusto che sia deluso soprattutto dal suo allenatore per questo rush finale”.

Ma ci sono problemi con il Presidente?
 “Non lo so, l'ho solo incrociato e salutato perché dovevo venire in conferenza stampa".

Cairo ha parlato di delusione e di valutazioni anche sul suo operato.
"Non sono sorpreso e mi chiarirò con lui. Ripeto, anche alla festa per il suo compleanno aveva espresso delusione. Ed è giusto che il mio presidente sia deluso e non si deve arrabbiare con la squadra, ma con me perché io sono l’allenatore e se in questo finale di stagione non ci sono state motivazioni e fame per raggiungere lo stesso step dell’anno scorso penso che sia giusto che io sia il responsabile".

Ieri diceva che ha ancora un anno di contratto, ma dopo queste frasi si sente ancora l'allenatore del Toro?
"Ho sempre detto che non guardo il mio contratto, la società ha l’opzione in mano e io ho ancora un anno di contratto e io sono pronto da domani a pensare alla nuova stagione".

Forse poteva fare delle scelte diverse questa sera? Magari far giocare di più i giovani?
"A volte si vedono le cose negative. Riguardo ai giovani ho sempre detto che voglio tutelarli perché ho sempre lavorato con loro. E’ doveroso dare loro spazio quando lo meritano, ma non è giusto darglielo per trovare motivazioni alla squadra. Questa sera è entrato Perciun, ha esordito in Serie A Gabellini, ma ha esordito perché c’è stata la possibilità e ha fatto un grande campionato in Primavera. I ragazzi devono crescere con calma e non farli giocare perché la squadra non è motivata perché mi darebbe molto fastidio. Penso che chi è partito dall’inizio oggi lo ha fatto poiché in squadra aveva fatto sempre bene nella seconda parte della stagione. A parte il primo tempo bisogna vedere anche il valore della squadra che hai davanti. Le ingenuità le ha fatte Dembélé, ma bisogna metterci la croce sopra e anche in occasione del secondo gol l’errore è stato di Lazaro sul colpo di testa e poi abbiamo fatto il massimo. Non cambierei le scelte".

Cosa si è rotto tra lei e il presidente? Rischia di fare il capro espiatorio?
"Non posso commentare parole che non ho sentito. Quando lo incontrerò...Bisogna essere lucidi ad analizzare, se dirà queste cose anche a me gli darò spiegazione. E' giusto che ci sia delusione, lo sono anche io, e mi è dispiaciuto perché nella seconda parte avevamo fatto bene. Poi il presidente ha il diritto e il dovere di esprimere ciò che ha detto"

Sente di essere ancora l'allenatore del Toro?
"Non guardo il contratto, ho ancora un anno e la società ha un'opzione. Da domani, sono pronto a pensare alla nuova stagione"

Forse poteva fare delle scelte diverse? Magari far giocare di più i giovani?
"A volte si vedono le cose negative. Voglio tutelare i giovani, è doveroso dare loro spazio quando lo meritano ma non è giusto darglielo per trovare motivazioni alla squadra. Gabellini ha esordito perché c'era la possibilità e ha fatto un grande campionato in Primavera. I ragazzi devono crescere con calma, le ingenuità le fanno tutti e non bisogna mettere la croce sopra a nessuno. Abbiamo fatto il massimo, non cambierei le scelte"

Cosa si è rotto tra lei e il presidente? Rischia di fare il capro espiatorio?
"Non posso commentare le parole del mio Presidente se non lo ho davanti. Quando lo incontrerò... La stagione è finita e bisogna essere lucidi come lo si è stati in precedenza. E se ha detto certe cose me lo dirà lui e io gli darò delle spiegazioni. E' giusto che il Presidente, com’è successo con i tifosi, sia deluso e lo sono anche io per questo finale di campionato. Mi è dispiaciuto tantissimo perché nella seconda parte avevamo fatto bene. Poi il Presidente ha il diritto e il dovere di esprimere tutto ciò che ha detto".

Alcune sue dichiarazioni hanno forse dato fastidio alla società?
"Se ha fatto queste esternazioni penso che gli abbia dato fastidio qualche cosa. Chiariremo e glielo spiegherò. Mi sembra che quest'anno sono stato abbastanza equilibrato nelle esternazioni. A volte le mie parole vengono strumentalizzate e altre volte ho sbagliato io a farmi capire, ma con il Presidente e il Direttore sportivo non ho mai avuto problemi. Ci incontreremo e valuteremo, sono processi tra allenatore e società. E' giusto che un presidente sia deluso perché se andiamo a vedere cosa ha dato Paolo Vanoli rispetto all’anno scorso abbiamo peggiorato di un posto in classifica nonostante io abbia detto che sarebbero state 10 finali però non siamo riusciti ad arrivare al 10° posto ".

Ma l'anno scorso c'erano Buongiorno e Bellanova.
"Non guardo quello che c'è dietro, è come dire che senza Zapata non si poteva fare niente. So che i giocatori, lo ha detto anche Fabregas, fanno la differenza, però per me non devono essere alibi. Se guardo alla seconda parte, in queste nove partite, come ho detto, dovevamo fare molto di più e se non lo abbiamo fatto io sono il responsabile ed è giusto che il presidente possa dire questo. Sono io il responsabile".