LIVE Vanoli: "Domani è un motivo in più per dimostrare che non sbaglieremo ancora, non è facile migliorare ma ci lavoriamo"

28.09.2024 13:25 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin
Paolo Vanoli
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Paolo Vanoli

Il Torino deve riallacciare il filo che si è spezzato con l’eliminazione dalla Coppa Italia da parte dell’Empoli e provare a difendere il primo posto in classifica.
L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con la Lazio che si disputerà domani alle 12,30 allo stadio Grande Torino Olimpico.

Siete pronti per la partita con la Lazio?
"Il Toro deve essere sempre pronto. Sappiamo di incontrare una squadra che n questo momento sta molto bene e lo ha dimostrato nell’ultima partita in Europa League. La Lazio ha un grosso potenziale offensivo ed è sicuramente una squadra importante da affrontare per il nostro percorso".

La priorità è sempre la prestazione?
"Sarà sempre la mia priorità. Se si vuole crescere e fare qualche cosa di importante si deve passare attraverso la prestazione che può essere fatta in tanti modi e dipende anche dall’avversario, dalla caratura dell’avversario. Bisogna saper fare tutto, ma tutto passa dalla prestazione”.   

Avete riletto la sfida contro l'Empoli?
"Domani è un motivo in più che abbiamo per dimostrare che ciò che abbiamo sbagliato non dobbiamo risbargliarlo. Sicuramente è stata una delusione perché volevamo a tutti i costi passare il turno, ma questa delusione si deve trasformare  in energia positiva per quello che è il nostro percorso in campionato. Come tutte le partite e soprattutto queste danno l'opportunità di capire dove bisogna migliorare. Sicuramente sono convinto che la squadra farà un passo avanti però, come ho detto in un percorso bisogna migliorare in tantissime cose".

La squadra ha compreso quali sono stati i problemi che ha avuto con l’Empoli in Coppa Italia?
"Sì. Si tenta di analizzare sempre, nel bene e nel male, tutte le cose che si possono migliorare.  Nel primo tempo con l'Empoli ci sono mancate la velocità e l’intensità nel gioco con la palla, e io guardo a questo come ci è successo in altre occasioni e anche con il Lecce. Se vuoi fare la partita, devi migliorare l'interpretazione con la palla. Penso che nel primo tempo ciò che ci è mancato di più è stata la velocità nelle giocate ed è una cosa sulla quale sto battendo sin dall’inizio, non è facile da migliorare ma ci dobbiamo lavorare".

Analizzando la prestazione con l’Empoli quali correttivi tecnico-tattici apporterà per affrontare la Lazio che ha caratteristiche differenti rispetto ai toscani?
"Hai detto bene, sono partite completamente differenti, ma c’è sempre un principio comune: si deve migliorare indipendentemente dallo studio dell’avversario, la circolazione della palla, la posizione del corpo e la qualità tecnica non devono mai mancare in nessuna partita".

Giocherà Vojvoda dal lato di Tavares e Zaccagni?
"Anche a destra penso che siano abbastanza veloci con Lazzari o Tchaouna se giocherà o chi per lui, hanno qualità tecniche. Questa è la loro forza e lo sappiamo e qualsiasi giocatore vada in campo lo deve sapere per affrontare al meglio gli avversari. Ho la fortuna di avere un parco di difensori che sanno difendere quando affrontano questa tipologia di giocatori, lo hanno dimostrato con Leão soprattutto e Loftus-Cheek, che in campo aperto sono forti. E' sempre una questione di fase difensiva, non è mai un discorso individuale. La difesa di reparto può aiutare in queste situazioni”.

Vojvoda sta bene?
“Sì, stanno tutti bene",

Ha sentito Cairo recentemente?
"Ti faccio un domanda, ma secondo te non sento il mio presidente? Lo sento come sento il mio direttore. Assolutamente, il venire o no allo stadio non mi compete. L'ho detto anche ai giocatori che devono essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto fino ad ora perché abbiamo dato qualcosa ai nostri tifosi, che sono la parte più importante. Ma il percorso è lungo e sappiamo che andremo incontro a difficoltà e dovremo essere pronti a superarle insieme a questi magnifici tifosi. Loro sono sempre una parte importante del calcio".

Guardando la classifica cos'ha pensato?
"Non guardo la classifica perché la faccio guardare ai miei tifosi. Forse la parte più bella è ciò che stiamo dando ai nostri tifosi, però noi siamo un squadra umile, sappiamo che abbiamo tanto da lavorare e che la strada è lunga a partire da questa partita con la Lazio e poi avremo l'Inter, un'altra squadra forte e vedremo a che livello siamo. Dobbiamo sempre passare attraverso i miglioramenti. La classifica la faccio guardare agli altri, sinceramente non è il mio compito guardare la classifica”.

Sarà orgoglioso?
“Sono felice quando lo sono i miei tifosi. Io devo guardare avanti perché il campionato non finisce domani”.

Come sta andando l'inserimento di Borna Sosa che con l’Empoli ha fatto il braccetto nella difesa a tre? Capiterà di nuovo che lei lo schieri lì?
"Questo è il calcio moderno, ognuno deve interpretare bene determinati ruoli e oggi c’è evoluzione in questi ruoli. Per i braccetti, come ho sempre detto, mi serviva un giocatore mancino perché chi è mancino riesce a fare giocate un po’ più veloci e semplici, mentre chi è destro tende sempre a rientrare e a chiudere il campo. E per noi giocando a cinque l’ampiezza è fondamentale. E poi l'evoluzione del sistema a cinque passa attraverso i braccetti: se hanno qualità da terzini, sanno creare superiorità in fase offensiva perché sono difficili da marcare. Il mio intento contro l'Empoli era guadagnare un braccetto che potesse inserirsi tra le linee poi dirlo e semplice, ma bisogna saperci lavorare. Sosa, nell'eventualità, può fare anche questo, non si sa mai in prospettiva futura. In difesa il reparto è stato completato e adesso dobbiamo lavorare".

Ricci è secondo al mondo per possesso palla sotto pressione: è indispensabile per il Toro?
"Tutti i giocatori che sono capaci di giocare sotto pressione sono indispensabili. Questo dovrebbe essere un bel messaggio per il settore giovanile perché ogni tipologia di giocatore deve imparare a giocare sotto pressione: il vero calcio è questo. A volte quando parlo di tecnica mi arrabbio perché uno non apre il controllo perché vede l'avversario a cinque metri e va in agitazione. Samuele ha queste caratteristiche, ma tutti vorrebbero centrocampisti che quando hanno palla e sono sotto pressione sanno uscire o gestire la palla. Siamo fortunati ad averlo"

Tornando indietro, rifarebbe tutte le scelte fatte contro l'Empoli o cambierebbe qualche cosa?
"Tempo fa qualcuno a questa domanda aveva risposto con una battuta: se mia nonna avesse avuto le ruote, sarebbe una carriola. Non è mia la battuta, ma rispondo così. Difficilmente mi guardo indietro, guardo avanti e la prossima gara è la più importante".

Coco-Maripan-Masina sono il perno su cui costruire la difesa? Oppure Coso è meglio come centrale e Maripan a sinistra?
"Ora che siamo al completo, lavorando per migliorarci voglio capire bene le caratteristiche più funzionali al sistema di gioco e alla squadra. Ho la fortuna adesso di avere un reparto completo quindi ora tocca a me piano piano. Sfortunatamente avevo detto che quando eravamo arrivati al completo c'erano state subito le Nazionali e non avevo avuto il tempo di lavorare. Ora abbiamo avuto tre gare in una settimana e ancora non ho avuto il tempo di lavorare, ma in prospettiva ora che ci siamo tutti lavoreremo su questo aspetto e sulla sincronizzazione che insieme alle caratteristiche serviranno a migliorare il reparto”.

Maripan è più un centrale?
“La priorità è metterlo in condizione, lo avevo già detto e mi sembra di essere un pappagallo. Devo guardare anche i giocatori arrivati e la loro storia, l'ho fatto per Sosa e lo faccio per Maripan. Ha esperienza ed è un giocatore importante, ma è un giocatore che per varie esigenze va messo ad un livello più alto sotto l'aspetto fisico".

Quanto è importante avere Sanabria in fiducia? Sta funzionando tenere tutti gli attaccanti sulla corda?
"Siete voi ad aver messo in discussione Sanabria per l’atteggiamento che ha avuto e perché dicevate che arrivato Zapata sentiva pressione. Ma sia Tonny sia Adams stanno dimostrando di volere a tutti i costi una maglia da titolare. E’ bello e starà a me metterli in condizione di fare bene. Sono contento che tutti gli attaccanti stiano facendo bene, è un buon segno per la squadra".

Che sfida si aspetta con Baroni visto che non vi siete mai affrontati però siete stati compagni d squadra? Teme uno scherzetto?
"Speriamo non faccia lo scherzetto. Con lui ho avuto il piacere di vincere un campionato importante a Verona, dalla B alla A, ed era un giocatore esperto. Quell'anno segnò 5-6 gol addirittura, mi chiedevo come facesse visto che era lento (ride, ndr). Ma questo mi ha fatto capire che a volte l’intelligenza calcistica non sta solo nel motore. Sono davvero felice e contento che Baroni abbia avuto questa grande opportunità perché anche lui  viene da tanta gavetta e mi fa piacere e sono contento per i risultati che sta ottenendo. Poi al di là della stima che ho per lui, quando l'arbitro fischia sarà una battaglia e io penserò al Toro, lui alla Lazio".

Con l'Empoli, si può dire che chi ha giocato meno ha sprecato un'occasione?
"No, non lo penso. Ma devono essere consapevoli che devono dare di più".

Vlasic come sta?
"Sarà convocato. E' un giocatore che aspettiamo perché è un giocatore importante e ha qualità importanti per il nostro centrocampo. Poteva essere già pronto per la Coppa Italia, ma voglio guardare avanti e quindi gli ho fatto fare un ultimo lavoro che era importante per tutti noi, anche se lui era un po’ arrabbiato. Ma preferisco avere giocatori arrabbiati. Quando si viene con me si è pronti a giocare, ad entrare e a fare tutto”.

Come pensa di inserirlo nel suo schema di gioco?
“Mi piace molto come mezzala offensiva perché è capace di giocare tra le linee e ha una grande tecnica e intensità di gioco, ma deve imparare un po’ il posizionamento da mezzala. Mi permette di fare non solo 3+1, ma anche 3+2 che con la rotazione può diventare 3-4-3. E’ un giocatore moderno e duttile. Per la sua voglia di fare a volte, l’ho visto in allenamento e ci stiamo lavorando, perde un po’  il posizionamento perché cerca sempre di andare nel vivo del gioco. E’ la non pazienza che vedo in alcuni giocatori perché se non toccano la palla s’innervosiscono. Un altro così è Ilic che se non tocca palla diventa nervoso e invece dobbiamo essere bravi a toccarla nel momento giusto e nel posto giusto. Vlasic lo vedo così, ma può interpretare vari i ruoli, come ha fatto anche nella passata stagione".

E Schuurs come sta? Quando tornerà?
"E' un processo, ci vogliono tempo e pazienza. Non dobbiamo mettergli pressione perché quando succedono questi infortuni poi si ha la smania di voler accelerare il recupero. Dobbiamo essere bravi a stargli vicino, ma penso che senta l’affetto di questa magnifica gente, l’ho visto anche quando è andato sotto la curva che l’hanno applaudito e questo per lui è importante. E’ un momento difficile e dobbiamo stargli vicino e ci vuole ancora un po’ di tempro per il suo ritorno”.

Un mese, due, per Natale?
“Sinceramente dare adesso dei tempi vorrebbe dire mettermi una croce addosso perché altrimenti alla scadenza poi mi …. Non sono io a dire quanto tempo, in questo momento sta facendo un processo. Quando ci sono questi infortuni è come quando uno fa qualche cosa d’importante che dice tre mesi e poi accade questo e quello. E’ normale che prima rientra, meglio è anche per me e sarebbe un bellissimo regalo come è stato anche per un altro giocatore importante che la società è andata a prendere soffiandolo ad altre squadre importanti. Lo aspettiamo come Vlasic".