LIVE Juric: "In porta continuo con Berisha. Belotti lo aspetto sul campo"

01.04.2022 10:28 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: tv.torinofc.it
Ivan Juric
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Ivan Juric
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Il Torino dopo la sconfitta con il Genoa prima della sosta è in cerca di riscatto che dia impulso alla squadra per l’ultima parte della stagione. L’allenatore del Torino, Ivan Juric, fra poco in conferenza stampa presenterà la gara con la Salernitana che si disputerà domani alle 20,45 allo stadio Arechi.

Come sta Brekalo?
"E' tornato dopo aver saltato 10 giorni di lavoro. Ha fatto due allenamenti e adesso poi vediamo".

Che cosa è capitato in quest'ultimo periodo alla squadra?
"Ci sono state partite eccellenti, normali e poche veramente negative. Non vedo un calo di certi giocatori a parte di qualcuno".

Qual è la situazione portieri?
"Vania ha fatto bene per un lungo periodo e poi ha avuto un piccolo calo. Quando è stata fatta la scelta lo si era messo in conto. Berisha ha fatto bene due partite poi è incappato forse in un errore a Genova, ma aveva fatto bene con Bologna e Inter e in questo omento penso di continuare con lui".

Seck titolare potrà essere un'opzione per domani sera?
"E' una delle opzioni. Le altre sono Lukic e Linetty, oppure Brekalo a destra".

Come ha ritrovato Belotti al rientro dalla Nazionale?
"Ho sempre apprezzato il Gallo perché ha una professionalità molto alta. Secondo me, lui fa un certo tipo di partite in casa, mentre in trasferta un altro: è inesistente. Questo è un dato di fatto. In casa si presenta ed è un grandissimo attaccante, fuori casa molto meno. Mi aspetto da lui che anche fuori casa faccia partite come contro l’Inter dove ha giocato con una grinta nettamente superiore, un atteggiamento proprio diverso. In Nazionale, parlando con lui, si aspettava magari qualche cosina di più. E’ stata una brutta botta in generale"

Qual è il suo commento sulla non qualificazione dell'Italia al Mondiale?
"Non così negativa...la Macedonia ha fatto un tiro e un gol, l'Italia ha fatto la partita seppur non abbia creato molto. Per l'Italia è girata molto male".

In questo finale di stagione cosa si può seminare per il prossimo anno?
"Abbiamo fatto un lavoro eccezionale fino alla scorsa sosta, poi qualche cosa fuori da ogni logica si è inceppata, ma giocavamo sempre con gli stessi. Gli ultimi risultati hanno sminuito un po' il lavoro, ma hanno influito gli episodi. Adesso prima dobbiamo salvarci, perché nella vita non si sa mai, e poi dare un senso alla stagione. Se faremo bene sarà positivo perché nonostante tutte le problematiche abbiamo sistemato qualcosa e siamo migliorati; se invece faremo male resterà un sapore negativo. Le nove partite che mancano vanno in questa direzione, bisogna dare un senso positivo alla stagione".

Come mai Aina non ha più giocato da quando è tornato dalla Coppa d'Africa?
"Aina da quando è tornato dalla coppa d'Africa secondo me non si è allenato bene. Avevamo fatto con lui un lavoro e ha finito il girone d’andata facendo contro l’Inter una partita strepitosa a tutti i livelli: fisici, tecnici facendo veramente bene. Poi è andato in Coppa d’Africa e dopo quando è tornato non si è mai più allenato a livello di prima. Ha fatto sempre di meno. La scelta dipende da questo. Si fanno gli allenamenti e ci sono ancora 45 giorni dalla fine del campionato e spero che alzi il livello perché, secondo me, è un ragazzo che ha doti e deve spingersi a lavorare meglio"

Quanto è indispensabile Belotti per il suo gioco?
"Aspetto Belotti sul campo perché fa prestazioni per me eccellenti e prestazioni molto negative. Poi è sempre lo stesso discorso, si vedrà. Per me quando sta come contro l’Inter è un top player, è un giocatore forte, ma forte sul serio. Il problema, a volte, è che fuori casa non gioca così. Adesso in questo momento voglio che faccia nove partite a grandi livelli e poi si vedrà tutto dopo (riferendosi evidentemente al fatto se il capitano rimarrà al Torino oppure no, ndr)".

E' comprensibile un calo nel girone di ritorno?
"Anche in quello di ritorno abbiamo fatto partite ottime, siamo sempre stati in equilibrio. Persino quando abbiamo vinto abbiamo faticato. Gli episodi determinano in un senso o nell'altro. A me spiace il calo di risultati perché guardavamo avanti e puntavamo più in alto, i ragazzi non si sono mai tirati indietro e hanno dato sempre tutto. L'unico neo è Praet che si è fatto male subito dopo la chiusura del mercato, è un giocatore che ci dava almeno due o tre spunti a partita. Lui in fase offensiva ci è mancato molto".

Cosa si aspetta dalla Salernitana?
"Hanno cambiato completamente a gennaio, in casa fanno sempre buone prestazione, sono aggressivi. Hanno sofferto tutti là, sarà una partita tosta e difficile. Per fare risultato dobbiamo stare molto bene".

Come commenta i sei mesi di Nicola al Torino?
"Ha fatto un grande lavoro. Era una situazione difficile e ha ottenuto l'obiettivo di salvare il Torino. Lo conosco, è un ragazzo splendido, di cuore e gli auguro il meglio"

Al Torino cambiano gli allenatori, ma restano problemi strutturali: che cosa si aspetta dalla società per la prossima stagione?
"A livello di lavoro abbiamo tutto quello che ci serve: dallo staff alle altre cose, anche se non abbiamo un centro sportivo classico. Un allenatore qui può lavorare tranquillo e avere tutto ciò di cui ha bisogno. Delle altre cose si parlerà poi. Ho sempre potuto lavorare libero e in totale autonomia scegliendo gli uomini senza che ci siano state interferenze".