L’impegnativo compito di Mazzarri: portare in Europa la 9ª rosa della serie A per costo dei giocatori

Il Torino ha un parco giocatori che è costato 103 milioni di euro, nove in più di quello della scorsa stagione.
20.09.2018 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Walter Mazzarri
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Walter Mazzarri
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Lo studio del Cies Football Observatory ha analizzato quanto i club dei cinque maggiori campionati europei hanno speso per allestire la rosa di questa stagione e il Torino si trova al 9° posto della serie A ed è al 44esimo in Europa. Tenendo conto della classifica in campionato si può dire che è in linea, infatti, la squadra di Mazzarri ha dopo quattro giornate cinque punti ed è nona a pari punti con Roma, Udinese e Cagliari. Rispetto allo scorso anno il presidente Urbano Cairo ha speso 9 mln in più, cifra che non ha cambiato la posizione del club che era ed è al nono posto. Giusto per dare un quadro completo dei costi delle rose della serie A la particolare graduatoria vede al primo posto la Juventus 532 mln (7° posto in Europa) e a seguire ci sono Inter 339 (13°), Milan 302 (16°),  Napoli 296 (17°), Roma 295 (18°), Lazio 163 (32°), Fiorentina 111 (41°), Sampdoria 110 (42° alla pari con l’Huddersfield Town Fc), appunto il Torino 103 (44°) e poi Udinese 95 (47°), Atalanta 81 (49°), Sassuolo 80 (50°), Cagliari 61 (59° alla pari con l’Ogc Nice), Bologna 59 (61° alla pari con il Cardiff City), Genoa 44 (68° alla pari con il Fc Freiburg), Empoli 28 (76° alla pari con il Montpellier Hérault), Chievo 24 (79°)
Spal e Parma 22 (81° alla pari con il Caen) e, infine, il Frosinone 13 (89° alla pari con il Djion e il Guingamp).

Mazzarri ha un compito impegnativo poiché il costo per allestire le rose di solito rispecchia, con qualche differenza tutto sommato piccola, la classifica finale in campionato. Chi pensa che non ci sia correlazione fra queste due classifiche sbaglia perché negli anni, a parte qualche eccezione, le due graduatorie sono sempre state se non proprio uguali comunque molto simili. E’ vero che in casa Torino è bandito dire qual è obiettivo stagionale, ma tutti sanno che è piazzarsi in un posto utile per l’Europa League, quindi, il mister deve riuscire a portare i giocatori a un livello superiore scavalcando Sampdoria e Fiorentina in modo da, stando alla graduatoria del costo dei cartellini, arrivare al settimo posto e avvicinandosi, potrebbe non bastare se la Coppa Italia non sarà vinta da una squadra che in campionato arriverà fra le prime sei, il più possibile alla Lazio che è al sesto. Il sorpasso su Sampdoria e Fiorentina non è un passo particolarmente lungo, infatti, il divario con i blucerchiati è di 7 mln e con i viola di 8, decisamente più consistente quello con biancocelesti poiché è di 60 mln. In una stagione ci sono tante variabili che possono influire sui risultati da quelle dovute alla buona o cattiva sorte come gli infortuni a quelle legate a eventi terzi come le decisioni arbitrali, ma ci sono anche variabili che dipendono solo ed esclusivamente dal lavoro dei giocatori, dell’allenatore e del suo staff come lo stato di forma e la capacità di essere positivamente continui in campo e di migliorare. E c’è poi anche la componente legata alla società e relativa alle scelte fatte in sede di mercato e da questo punto di vista a parte la tempistica, per quanto è dato sapere, Mazzarri è stato accontentato abbastanza e gli sono stati consegnati più giocatori che hanno le caratteristiche che lui aveva richiesto. Se a fine campionato il Torino riuscirà ad essere almeno settimo, meglio sesto, allora un grande merito dovrà essere riconosciuto a Mazzarri, in caso contrario l’allenatore non avrà particolari colpe se la squadra non si sarà piazzata sotto il nono posto poiché gli è stata consegnata una rosa che per costo dei cartellini era di quella forza.