Lerda: "Io con voi, voi con me, noi contro tutti"

Uniti, compatti e lontani da qualunque sirena per vincere: è il messaggio che emerge dalla vittoriosa partita con l'Ascoli. Dare continuità, ad iniziare dalla gara con il Grosseto, a questa mentalità l'unica strada per raggiungere l'obiettivo.
28.03.2011 12:11 di  Elena Rossin   vedi letture
Lerda: "Io con voi, voi con me, noi contro tutti"
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Credere in se stessi e di conseguenza nel gruppo, lavorare sodo e guardare avanti. Queste sono le convinzioni di Lerda. All’apparenza potrebbero sembrare minimaliste e un po’ spicce, ma di minimalista e spiccio non hanno proprio nulla. Sono convinzioni granitiche e lineari e in quanto tali costituiscono una base solida sulla quale costruire. Il Lerda pre-Papadopulo e quello post sono la stessa persona, nessuno cambia in undici giorni. Anche i giocatori sono sempre gli stessi. A cambiare è stato il contesto attorno e dentro il Toro. E’ risultato palese a tutti, sia a chi è dipendente del Torino sia a chi segue la squadra dall’esterno: dopo il repentino cambio in panchina che se i progetti si fanno a parole e poi non vengono realizzati nella pratica, non mettendo nella condizione chi è preposto ad agire di svolgere al meglio il proprio compito, con il tempo si crea un distacco psicologico che porta tutti a fare il proprio compitino, senza che si agisca coralmente per raggiungere l’obiettivo e di conseguenza si ottengono solo risultati negativi. Ed è a questo punto che le coscienze dei giocatori si sono smosse ed hanno iniziato a comprendere che le indicazioni che Lerda aveva dato fin dall’inizio erano quelle che messe in pratica, e per farlo bastava solo volerlo, avrebbero dato il via a risultati positivi. Per il bene collettivo che inesorabilmente diventa anche il bene del singolo.

La prestazione di Ascoli, al di là del tondo risultato, ha convinto perché in campo si è visto fin dal fischio iniziale un Torino determinato a imporre il proprio gioco e a non subire quello dell’avversario, senza neppure stare a tergiversare studiando i rivali. La concentrazione è stata costante per tutto l’arco della partita. Dopo essere passati in vantaggio i granata hanno caparbiamente cercato di mettere al sicuro il risultato e una volta raggiunto l’obiettivo lo hanno difeso, pronti però a ripartire in contropiede per continuare a tenere sotto pressione i marchigiani. Con un atteggiamento simile era inevitabile che il risultato finale fosse positivo.

Della gara con l’Ascoli va conservato tutto, sia le prestazioni dei singoli sia la prestazione collettiva. La sfida che deve affrontare il Toro ora è ripetersi. Facile? Difficile? Se durante questi giorni che precedono la gara con il Grosseto, in allenamento e anche fuori, continuerà a prevalere nella testa dei giocatori la convinzione dell’allenatore: “Io con voi, voi con me, noi contro tutti” sarà facile, altrimenti si ritornerà al passato e alle mediocri, per non dire altro, prestazioni che troppe volte il Torino ha esibito nell’arco di questo campionato. La classifica ora dice che il Toro ha sette squadre davanti a sé, ma solo due con un punto in più e che occupano il famoso sesto posto, l’ultimo utile per accedere i playoff. La classifica però dice anche un’altra cosa: che il prossimo avversario ha gli stessi punti dei granata e quindi anche le stesse possibilità. Questo da solo è il più grande stimolo positivo che possa esserci.