Lerda: "Intimidazioni? Per noi conta solo il Portogruaro"

01.10.2010 16:32 di  Marina Beccuti   vedi letture
Lerda: "Intimidazioni? Per noi conta solo il Portogruaro"
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E' pensieroso mister Lerda quando compare in sala stampa, perchè ha ancora dei dubbi da sciogliere e sa che non può sbagliare l'approccio della partita. "In settimana abbiamo lavorato bene, ma solo il campo domani lo confermerà. Posso dire che siamo pronti, chi c'è sta bene, sappiamo quello che dobbiamo fare", ha cominciato il tecnico granata che può sorridere per il recupero di Ogbonna e Pratali. "Entrambi hanno avuto qualche lieve acciacco, li ho risparmiati nella partitella di mercoledì solo per precauzione". Riguardo al difensore toscano, al rientro dopo un lungo stop, Lerda ha voluto sottolineare la sua preparazione ed esperienza: "Pratali non è un'incognita, lui è un ragazzo serio che si applica molto, inoltre è esperto. La tenuta fisica non è un grosso problema nel suo ruolo. Chiaro è la sua prima partita dopo un periodo importante di assenza, ma lui sta bene e non ci sono problemi".

Sugli altri infortunati il mister specifica: "De Feudis ha un problema agli adduttori, per cui va gestito lungo la settimana perchè arrivi al sabato in buona forma. Iunco ovviamente non c'è, questo guaio fisico ce l'ha da qualche settimana, non so dire quando sarà a disposizione, se la prossima settimana o quella successiva". Sul resto della squadra ha poi aggiunto: "Ho visto bene Cofie, De Vezze e Zanetti. Sgrigna? Per me è un esterno importante. Riguardo ad Obodo invece posso impiegarlo in svariati ruoli, ma non parliamo di dargli un'altra chance, non è stato mai messo ai margini perchè ha sempre fatto parte del gruppo dei titolari. C'è anche Scaglia che scalpita e sa che mi aspetto molto da lui, ma non è ancora pronto anche perchè, non avendo fatto praticamente il ritiro estivo, è più indietro". Riguardo alla sconfitta di Pescara non ci vuole più entrare: "Non dobbiamo avere certi cali come la scorsa settimana, dove non siamo più riusciti a reagire dopo il secondo gol. Ora vorrei non sentire più dire che abbiamo questi cali pericolosi nel corso della partita, ma dobbiamo andare oltre perchè domani ci aspetta un'altra partita e dobbiamo solo pensare a questa".

Lerda non si sbottona sulla formazione, ammettendo di avere ancora qualche dubbio soprattutto in difesa ed in attacco, ma uno dei papabili a giocare è un certo Stevanovic. "Dobbiamo avere pazienza con lui, non dimentichiamoci che è del '91 e ha una cultura calcistica diversa dalla nostra. Ha molte qualità tecniche, ma nel calcio odierno non bastano, c'è bisogno di altro. Nella Primavera dell'Inter l'anno scorso giocava sempre da esterno, ma in prima squadra ha giocato anche dietro alle punte. Lui deve essere meno individualista e saper rendere meglio in gruppo. Deve ancora lavorare sotto l'aspetto mentale e capire che questo è un calcio corale. Ma si sta applicando per migliorare questo processo".

Lerda non vuole sentire parlare della partita della svolta: "Il campionato è troppo lungo per parlare di queste cose. Un risultato negativo porterebbe ad avere più incertezze, ma se dovesse andare bene non cambia nulla". Il tecnico granata dà ragione a Novellino, per quanto ha detto in settimana a proposito del Torino. "Ha detto cose sacrosante, oltretutto nutro massimo rispetto per lui, devo ancora crescere per arrivare al suo livello. Qui a Torino sono passati personaggi di grande capacità, l'ambiente è un vortice per cui pensiamo a quello che dobbiamo fare nell'immediato, tenendo conto che ci sono gli avversari. Dopo una sconfitta occorre leccarsi le ferite, ne abbiamo discusso, siamo consapevoli degli errori, ma poi si passa subito a pensare alla gara successiva.

Lerda ha lavorato in settimana su una situazione che va migliorata in gara. "Cinque degli otto gol subiti li abbiamo presi da calci piazzati, per cui ci siamo concentrati sull'atteggiamente da tenere riguardo ai calci da fermo".

Il tecnico ha la massima stima del Portogruaro: "Ha un bel gruppo solido che lavora insieme da anni, come Cunico, Mattielig. Poi ci sono i nuovi, come Tarana. Per fare qualche confronto il Portogruaro ricorda un po' il Gallipoli dell'anno scorso, che era partito forte poi è crollato sotto i problemi societari che tutti sappiamo. I veneti hanno avuto fortuna in alcune partite, in altre hanno meritato come contro il Livorno, dove hanno raggiunto un pareggio meritatissimo. A centrocampo c'è Amodio che sa dettare molto bene i tempi. Sanno che tipo di campionato devono fare, è un atteggiamento che può essere preso ad esempio anche noi".

Questa settimana il Torino scenderà in campo con maggiori pressioni perchè deve dimenticare (e far dimenticare) la sconfitta di sabato: "Le pressioni eccessive non vanno mai bene, ma un po' ci vogliono, perchè se non riusciamo ad approcciarci bene alla gara rischiamo sempre, la B è spietata. Quello che mi rende fiducioso è il fatto che ho dei ragazzi maturi ed intelligenti e per questo sono sicuro di allenare una squadra importante anche dal punto di vista umano, in grado di capire che se non siamo connessi al top facciamo brutta figura". Lerda si ammutolisce quando sente parlare della testa di maiale mozzata, lasciata l'altro ieri sera davanti alla sede. "Non mi interessa. Noi vogliamo pensare solo al Portogruaro". E qui il tecnico se ne va dai suoi ragazzi che lo aspettano sul pullman per tornare in ritiro.