Le palle perse sono un problema che il Torino deve risolvere alla svelta
Quando quindici giocatori su ventiquattro perdono più del cinquanta per cento delle volte la palla è evidente che ci sia un problema. Nel Torino i più “distratti” sono: Padelli 100%; Maxi Lopez 81,8; Immobile 74,5; Avelar 72,7; Acquah 67,4; Farnerud 66,7; Peres 65,6; Zappacosta 64,3; Obi 63,6; Belotti 62,9; Martinez 61,5; Baselli 55,7; Molinaro 54,4; Benassi e Bovo 52,3. Invece, i più “attenti” sono: Ichazo 0%; Jansson 25; Glik 32,2; Moretti 33,3; Silva 35; Gazzi 37; Vives 39,1; Maksimovic 39,7; Va subito detto che alcuni calciatori giocano di più e altri molto meno, però i dati sulle palle perse, tratti dal sito del Tgcom24, fanno riflettere.
Perdere palla vuol dire permettere all’avversario di poter sviluppare il suo gioco e vanificare ciò che era stato fatto in precedenza in quella determinata azione oppure interrompere sul nascere l’azione. Viene di conseguenza il fatto che la squadra di Ventura rende sotto le aspettative e delude. Per qualche giocatore la causa sarà dovuta alla scarsa concentrazione, per altri a limiti tecnici, ma a prescindere dal perché allenatori e giocatori devono trovare il metodo per abbassare la percentuale d’errore. Questo non determinerà un grande miglioramento della stagione, ma sicuramente gioverà sul vivere più serenamente le restanti otto giornate.