Le grandi trattative del Torino - 1994, anche i granata hanno il loro Pelé

12.05.2020 16:00 di Emanuele Pastorella   vedi letture
Le grandi trattative del Torino - 1994, anche i granata hanno il loro Pelé
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© foto di Balti Touati/PhotoViews

Passano gli anni e crescono nuovi campioni, eppure lui non tramonta mai: Abedì Ayew, detto Pelé, resta ancora oggi uno dei più forti giocatori africani di ogni tempo. Non ha rivali nel suo paese, il Ghana, ma anche in tutto il continente continua ad essere nelle primissime posizioni. E Pelé è un soprannome che gli è stato attribuito proprio per le sue incredibili qualità. Qualità che, per due stagioni, hanno potuto ammirare anche sotto la Mole, sponda granata, seppur con qualche rimpianto di troppo. Perché se il primo anno andò alla grande, nel secondo gli infortuni lo frenarono ripetutamente durante una stagione maledetta, che coincise anche con la retrocessione del club.

Il presidente Borsano lo strappa nell’estate del 1994 all’Olympique Marsiglia, quando Pelé aveva già vinto quattro campionati francesi, una Champions League e una coppa d’Africa, oltre ad essere stato nominato calciatore africano dell’anno per tre stagioni di fila, tra il 1991 e il 1993. E il primo impatto con i granata è da urlo: il Toro si salva tranquillamente, batte due volte la Juventus che sarebbe diventata campione d’Italia e il ghanese va in doppia cifra, realizzando 10 gol. Poi, però, il ‘95/’96 è una stagione maledetta per i granata, che a vent’anni dall’ultimo scudetto retrocedono in serie B. Da Pelé arriveranno soltanto tre reti, che non saranno sufficienti per evitare la serie B. Il ghanese non accetta di scendere di categoria, così si trasferisce in Germania al Monaco 1860 per poi terminare la carriera negli Emirati nel 2000. Il Toro, però, non lo dimentica, tanto che è stato tra gli invitati per la festa del Centenario del 2006. E tutti i tifosi, nonostante la sua breve esperienza in granata, hanno riservato a Pelé un’accoglienza speciale per il suo ritorno a Torino.