La sciagura del Torino è che la società ha smantellato un’ottima difesa senza prendere sostituti adeguati
9 gol subiti nelle ultime 3 partite che diventano tredici nelle ultime cinque, contando anche la Coppa Italia, e in assoluto sedici in dieci gare certificano che il Torino ha un problema difensivo. La conferma le parole dell’allenatore Vanoli nei post partita che ormai sono diventate un loop: “Bisogna saper marcare. Ma d’altra parte, se in estate abbiamo dovuto cambiare tutta la difesa, ci sta anche di avere dei problemi in più” così ieri dopo la sconfitta a Cagliari, avversario che prima della gara aveva segnato solo 5 gol, incrementati di tre unità appunto ieri grazie anche all’autogol di Coco, e in campionato non era ancora riuscito a vincere in casa. Conta quindi relativamente che in precedenza la squadra granata avesse subito sei gol da Inter e Lazio, squadre con organici decisamente più attrezzati, anche perché ne aveva incassati quattro da Empoli e Verona (ultima vittoria), altre formazioni come il Cagliari alla portata.
“I ragazzi devono capire che i dettagli fanno la differenza. Dobbiamo crescere nella concretezza della fase difensiva, invece purtroppo anche stavolta abbiamo perso l’uomo, oppure siamo stati troppo poco aggressivi, consentiamo agli avversari di girarsi, di colpire. … Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto della concentrazione, dell’attenzione, della determinazione. … La prestazione globale è stata positiva, ma siamo ugualmente usciti sconfitti e si poteva, si doveva evitare” sempre Vanoli, come riportato da Tuttosport, nel post gara di ieri: parole già sentite e risentite.
Lontani i tempi di un Torino con una difesa granitica eppure risalgono solo al passato campionato, ma anche ai due ancora precedenti. Juric, tanto vituperato e accusato di non essere capace di portare il Torino oltre la metà classifica, l’anno scorso era riuscito persino a sopperire all’infortunio di Schuurs, è un anno oggi che è fuori a causa della lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, e ai problemi che aveva Djidji, nella passata stagione era riuscito a disputare solo 13 partite per un totale di 760 minuti, però poteva contare su Buongiorno e Rodriguez e poi aveva adattato Tameze a destra nella linea difensiva e dal mercato di gennaio con l’arrivo di Masina lo aveva posizionato a sinistra spostando Rodriguez sulla fascia in modo che lo supportasse. Con questi accorgimenti Juric era persino riuscito a rendere più solida la difesa che era passata dall’essere la quinta (nei due campionati precedenti) migliore della Serie A alla quarta ed era il punto di forza della squadra, che invece aveva problemi in attacco non sopperiti neppure dall’arrivo di Zapata.
Ma non è certo colpa di Vanoli se il Torino ha una difesa che incassa troppi gol perché la responsabilità è esclusivamente della società che in estate sciaguratamente ha venduto Buongiorno e non ha rinnovato il contratto a Rodriguez oltre che a Djidji, lasciandoli quindi andare via a parametro zero, e li ha sostituiti con calciatori che non si sono finora dimostrati adeguatamente validi. Sono arrivati Coco, dal Las Palmas tra l’altro l’unico consegnato a Vanoli per il ritiro estivo, e Maripán, dal Monaco, e Walukiewicz, dall’Empoli, entrambi arrivati a campionato già iniziato per la precisione il penultimo e l’ultimo giorno di mercato e per di più abituati a giocare in difese schierate a quattro e non a tre come più volte dichiarato da Vanoli. L’aggravante è che il Torino già sapeva fin da luglio che i tempi del recupero di Schuurs si sarebbero, purtroppo, allungati infatti Vagnati il 19 luglio a Pinzolo aveva detto: “Per quanto riguarda Perr, stiamo cercando di trovare la soluzione più veloce possibile per far rientrare il ragazzo. L’ho sentito anche stamattina, è molto motivato e voglioso. E’ evidente che in base a quelle che saranno le nuove informazioni cliniche dovremo poi dopo cercare di fare valutazioni immediate. … Valutiamo quali saranno i tempi di recupero in base alle prossime notizie”. Ovvio che il Torino non si aspettava che il recupero di Schuurs avrebbe subito ulteriori rallentamenti, ma poi il primo agosto l’olandese ha dovuto sottoporsi a Londra a un intervento artroscopico per ripulire il ginocchio già precedentemente operato e alla vigilia della partita con il Cagliari mister Vanoli ha detto, interrogato a tal proposito, che per la rieducazione di Perr ci vorrà ancora parecchio tempo, le esatte parole: “E' tornato a farsi controllare il ginocchio dal professor Williams (quello che lo aveva operato a Londra ad agosto, ndr) e abbiamo deciso, insieme alla società che rimarrà lì a fare la rieducazione in modo da essere vicino al professor Williams nel caso ci sia qualche cosa. Penso che sia un processo ancora lungo".
Che cosa può fare quindi Vanoli per rendere la difesa del Torino più solida? In tutta franchezza? Forse poco. Certo lavorerà sulla fase difensiva, ma se poi i giocatori continueranno a commettere errori evitabili è evidente che la squadra subirà ancora altri gol con ripercussioni sulla classifica. Al termine della quinta giornata il Torino era da solo primo in classifica, con un punto in più di Napoli e Udinese, e oggi dopo tre sconfitte e nove gol subiti è nono ed ha otto punti in meno del Napoli capolista, che ha due lunghezze in più dell’Inter.
Chissà se Cairo e Vagnati si assumeranno la responsabilità di aver smantellato un’ottima difesa senza prendere sostituti adeguati e se fin da ora si adopereranno per individuare adeguati rinforzi da dare a Vanoli già il 2 gennaio quando aprirà il mercato invernale? Si spera che la domanda non sia retorica, ma in tal senso, visti i precedenti, si ha qualche legittimo dubbio.