La politica degli scambi può aiutare il Toro. E le pedine di scambio ci sono
Il mercato invernale, soprattutto in casa granata, non ha mai portato elementi realmente utili alla causa, tranne in qualche rarissima eccezione (come nella rivoluzione dei peones del 2010), i fondi a disposizione sono pochi, figuriamoci adesso che ci troviamo ad affrontare una situazione economica post lockdown che ha messo in ginocchio parecchie realtà, anche tra le più importanti, nel mondo del calcio. La soluzione tuttavia è a disposizione del diesse Davide Vagnati, perché anche se tanti giocatori si sono svalutati, godono comunque ancora di interesse da parte di qualcuno.
A Ivan Juric servono elementi funzionali al suo gioco, tra i granata ci sono calciatori che non rientrano in questa categoria ed oltretutto gravano senza contraccambiare in alcun modo sul campo sulle casse societarie. Alcuni partiranno per fare esperienze o anche nuove esperienze in prestito, altri potranno essere utilizzati come pedine di scambio: Izzo piace al Cagliari, il Toro in estate ci aveva provato per Walukiewicz (ora fermo per un intervento subito a novembre, ma pronto da metà gennaio), Verdi e Rincon potrebbero interessare a Mazzarri, se rimarrà in Sardegna, in passato per l'ex Napoli si era parlato di un tentativo di scambio con Joao Pedro, la Lazio vuole liberarsi di Lazzari che al Toro farebbe comodo e si tratta per una possibile "trade" con Zaza, e infine Baselli, tenuto anche tra i non convocati e seguito con attenzione da alcuni club di B. Senza spendere alcunché, se non qualche contributo sugli ingaggi di alcuni calciatori, il Toro potrebbe migliorare pesantemente il proprio organico liberandosi di elementi che ormai hanno chiuso con il Toro.