La partita più importante il Toro la gioca sul mercato
La data cruciale è il 3 gennaio. Fra una settimana apre il mercato cosiddetto di riparazione ed è su quel palcoscenico che il Torino giocherà la partita più importante ossia quella che porterà al tanto agognato salto di qualità che deve iniziare adesso per compiersi poi pienamente in estate. I protagonisti assoluti saranno il presidente Urbano Cairo e il direttore tecnico Davide Vagnati che dovranno ascoltare le indicazioni di mister Ivan Juric. L’allenatore del Torino non chiederà giocatori inarrivabili, ma utili e funzionali al suo gioco. E alcune indicazioni le ha già chiaramente date: “E’ limitativo dire che occorre un attaccante, io penso anche a più indietro: in estate non fui capito”.
Capire Juric non è difficile perché parla in modo diretto, non si perde in giri di parole per cui Cairo e Vagnati hanno solo da seguire molto in fretta le sue indicazioni tanto più che pur non essendo capito per quel che riguarda le richieste che aveva fatto in estate sui giocatori che gli servivano è riuscito a dare un gioco e un anima al Torino risollevandolo, ma non basta il suo impegno serve appunto di più affinché la squadra granata non pecchi più nel concretare il tanto lavoro prodotto fin sulla trequarti, ma non solo perché come ha ripetuto più volte lo stesso Juric “Ci manca un po’ di tutto per alzare il livello”. Occorre innalzare il livello nella gestione della palla al fine di creare la superiorità numerica cosa che non sempre riesce e non solo con le squadre più forti.
Al Torino serve più qualità, senza però fare danni. E anche in questo Juric è stato molto chiaro: “Il gruppo che sto allenando si sta comportando più che bene. Non sarà facile sostituire chi adesso sta facendo bene, però è indubbio che un po’ di qualità ci serva”. Il punto chiave sono le parole “sostituire chi adesso sta facendo bene”. Ovviamente non sono i giocatori che sono ai margini del progetto tecnico quelli che hanno la priorità, ma alcuni degli altri che evidentemente non apportano abbastanza qualità pur dando il massimo. Chi è ai margini ovviamente va ceduto però poi è indispensabile che sia sostituito con chi può garantire subito maggiore qualità. Quindi nessun giocatore che arrivi da infortuni recenti o anche passati che negli anni ne abbiano condizionato l’utilizzo, nessun giocatore che non conosca il campionato italiano, nessun giocatore giovane magari anche di più che discreta prospettiva che però ha bisogno di tempo per crescere. Al Torino servono solo giocatori pronti subito: una punta, un centrocampista di spinta, un esterno sinistro e un difensore centrale che sia un vice Bremer di ruolo e affidabile. Questo per consolidare la posizione di metà classifica e poter competere per avanzare anche un pochino oltre nel caso qualche avversaria incappi in un calo. Il resto poi in estate.