La Giovane Italia – Trombini, un giovane numero uno per mister Longo

Nel Toro che riparte c’è spazio anche per tanti volti giovani, voluti da mister Longo per allungare la rosa a sua disposizione in vista dei primi allenamenti collettivi dopo oltre due mesi di stop. Il tecnico granata, d’altronde, di talenti in erba se ne intende. E allora non sorprende la decisione di aggregarne ben cinque provenienti dalla Primavera, da valutare non solo per fare di necessità virtù nel presente ma anche in ottica futura.

Retta via - Tra i ragazzi che si stanno allenando al Filadelfia con la prima squadra c’è anche Luca Trombini, portiere classe 2001 che si è affacciato alla Primavera nella stagione in corso, e che in questi giorni sta vivendo il primo assaggio del calcio dei grandi. E dire che il suo percorso è cominciato sulla sponda bianconera della città, con due anni di militanza nel vivaio della Juventus prima di mettersi sulla “retta via” col trasferimento in granata, arrivato nel 2013. Eccezion fatta per la stagione 2016/17, vissuta in prestito alla Pro Vercelli, Trombini ha vestito esclusivamente la maglia del Toro negli ultimi sette anni. Un percorso sfociato con lo sbocco in Primavera nel 2019/20, con le prime sette presenze nella massima categoria che gli sono valse l’attenzione dello staff di Longo in questi primi allenamenti verso l’auspicata ripresa del campionato di Serie A.

Ruolo di famiglia - Portiere per vocazione e tradizione di famiglia, sulle orme del nonno e del papà, Trombini si è costruito la nomea di numero uno di grande affidabilità nei suoi trascorsi in granata. Molto abile nelle letture e nella copertura aerea sulle uscite alte, deve aggiungere ulteriore sensibilità nella gestione del pallone coi piedi per diventare a tutti gli effetti un portiere moderno. Il fisico, invece, non lascia dubbi sulle sue potenzialità anche nel calcio dei grandi: altezza nella norma per il ruolo (appena inferiore al metro e novanta), ma esplosività e reattività che caratterizzano il profilo di un numero uno guizzante tra i pali e coraggioso nelle uscite. Le porte della prima squadra si sono aperte anche grazie all’impronta caratteriale messa in mostra in ogni allenamento: sempre applicato e sul pezzo, Luca ha mostrato personalità nel dirigere il reparto e si è meritato la chance di mettersi in mostra coi grandi. Un nome nuovo da tenere sott’occhio, che si aggiunge alla ottima tradizione di portieri forgiati dal vivaio granata.

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