La certezza che il Torino vincerà con il Carpi la dà l’operazione “Tutti convocati allo stadio”
Cairo, Ventura, Maksimovic, Moretti l’hanno già fatto e sicuramente anche altri giocatori faranno appelli ai tifosi del Toro affinché domenica si rechino allo stadio. Dopo il lungo periodo di alti e basi, conclamato proprio dalla partita persa con il Carpi nel girone d’andata, con prestazioni sotto le aspettative, persino con squadre che in classifica avevano meno punti dei granata, e conseguenti risultati scarsi che hanno provocato la contestazione da parte dei tifosi nei confronti di tutti, presidente, dirigenti, allenatore e giocatori, il Torino, visto anche il calo delle vendite dei biglietti al botteghino, ha varato l’operazione “Tutti convocati allo stadio” con prezzi molto bassi in ogni settore.
Mossa astuta e con rischio calcolato e valutato come molto basso, infatti, il Carpi è penultimo in classifica, ha dodici punti in meno, la terzultima difesa in condominio con quella della Sampdoria con quarantatré reti incassate e alle spalle solo il Frosinone con cinquantuno e il quartultimo attacco del campionato alla pari con quello dell’Atalanta con ventitré reti segnate, peggio hanno fatto solo Udinese e Verona con ventuno. Se questi dati non bastassero, si possono aggiungere una sola vittoria in trasferta proprio con il Torino il tre ottobre, tra l’altro era la prima in assoluto in serie A per i biancorossi, e tre pareggi con Palermo il tredici settembre, Lazio il sei gennaio e l’Inter il ventiquattro gennaio, su un totale di dodici gare disputate lontano dal Braglia. Se al Torino dovesse andare male ci sarà sempre l’alibi che il Carpi era già riuscito a pareggiare con Lazio e Inter in trasferta e in casa con Napoli e Milan, mica squadrette!
La sottigliezza dell’operazione “Tutti convocati allo stadio” sta nel dimostrare che nonostante la partita non sia di quelle che sono definite di cartello i tifosi del Toro sono accorsi in massa allo stadio e quindi non è poi così vero che sono delusi dall’andamento altalenante fin qui tenuto dalla squadra e chi ha contestato è numericamente un gruppetto esiguo. Di conseguenza anche le critiche che sono state mosse a presidente, dirigenti, allenatore e giocatori non sono più di tanto fondate se tanti tifosi accorrono allo stadio per acclamare i propri beniamini. Ventura e i giocatori sicuramente stanno preparato la partita in modo da colpire il Carpi nei punti deboli, sfruttando anche il fatto che i biancorossi hanno l’obbligo di vincere e non possono speculare sul pareggio, a tredici giornate dalla fine i diciannove punti finora incamerati impongono il dover provare a conquistare i tre punti a tutti i costi, perché solo con una sequela di vittorie la squadra potrà giocarsi la salvezza. Certo che se Castori e i suoi uomini dovessero riuscire a vincere l’operazione “Tutti convocati allo stadio” diventerebbe un boomerang di proporzioni colossali, ma questo non accadrà poiché il Torino vincerà con il Carpi, proprio perché deve dimostrare a tutti di avere ragione su tutta la linea e Cairo e Ventura sono dei maestri nel vendere un prodotto di qualità media (il Torino è a metà classifica) facendolo passare, se non proprio per uno di lusso, almeno per uno di qualità superiore.