Juric e quell’avviso ai suoi giocatori: “Se ci sarà rilassatezza la Cremonese ci farà cinque gol”

27.08.2022 15:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric
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Ivan Juric
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Juric è sempre molto schietto e diretto con tutti quindi ieri alla vigilia della gara con la Cremonese ha mandato un messaggio ben preciso ai suoi giocatori: “Se ci sarà rilassatezza prenderemo cinque gol”. Parole forti visto che l’avversario è una neo promossa che in estate ha cambiato molti giocatori e che ha perso le prime due partite con Fiorentina e Roma. Già però la Cremonese ha giocato bene e ricevuto consensi unanimi e Juric ha elogiato il mercato fatto dai grigiorossi: “I dirigenti hanno fatto un mercato strepitoso per il modo di giocare e per la scelta dei giocatori. Il livello è altissimo. La scelta dei giocatori è stata, secondo me, ottimale nel senso che sono calciatori che interpretano il calco di Alvini in modo perfetto”. E su Alvini, alla prima esperienza in Serie A nonostante i 52 anni, ha profuso elogi così come sul gioco che propone: “L'ho visto l'anno scorso a Perugia e fa un calcio per tanti aspetti simili al mio e di Gasperini per cosa fa fare alla difesa, per lo stare sull’uomo e per come fa scalare in avanti. Mi piace molto. Secondo me, per fare questo gioco devi essere un po' pazzo accettando situazioni che altri non accettano. Si vede che la Cremonese gioca con grandissimo ritmo, grandissime gambe e accelerazioni e ha giocatori che si adattano molto a questo tipo di gioco”.

Quando un allenatore parla così alla vigilia di una partita o fa pretattica, ma Juric non è il tipo e sarebbe persino eccessivo fare certe affermazioni quando l’avversario non è oggettivamente fra i più temibili, oppure ha notato qualche cosa che non gli è del tutto piaciuta in settimana e così preventivamente ha mandato chiari messaggi ai suoi giocatori. Forse i giocatori del Torino dopo il pareggio con la Lazio si sono sentiti un po’ troppo sicuri. Ma è lo stesso Juric a smorzare i facili entusiasmi: “L’interpretazione della gara con la Lazio è stata di una squadra che sa quello che fa: interpreta abbastanza bene e vive bene la situazioni. Il punto fragile è che fisicamente rispetto all’anno scorso siamo a livelli molto bassi, non sto parlando della condizione atletica che è ottimale bensì della forza, e se continueremo ad essere così saremo perdenti. Riusciamo a giocare una partita quasi perfetta in fase di costruzione, ma concediamo tantissimo in determinate situazioni come nei lanci lunghi del portiere e nei colpi di testa perdiamo e così si aprono due volte gli spazi agli avversari per andare in porta. Questo vuole dire che da questo punto di vista siamo molto indietro”. E ha aggiunto: “La Lazio ha corso 10 chilometri più di noi. Il loro modo di correre era dispendioso, ma c’è stata una disponibilità fantastica anche dei giocatori di alto livello, come Sergej e Anderson, e questo non ci ha permesso, nonostante il dominio nel possesso palla, di creare situazioni pericolose. Noi abbiamo fatto una grandissima partita a livello di possesso palla però meno nel pressing e creato poco, proprio perché loro hanno corso molto più di noi. Poche volte siamo riusciti a mettere Radonjic nell’uno contro uno con Patric”.

E per chi fosse duro d’orecchie Juric ha anche detto: “Con la Cremonese affronteremo una partita completamente diversa rispetto a quella con la Lazio e anche a quella con il Monza: ci sarà un’intensità molto più alta. Ci sono da fare cose differenti. Se nelle altre gare bisognava fare attenzione e avere una determinata posizione del corpo e girarsi bene con la Cremonese non si avrà il tempo per girarsi. La gara dovrà essere interpretata in un modo completamente diverso perché si vede che giocano con grandissimo ritmo, grandissime gambe e accelerazioni”.
Morale della favola by Juric: “Per noi sarà una sfida difficilissima e non conta niente se si tratta di una neopromossa o che alla fine ci siano tanti giocatori nuovi. Sono curioso di vedere se la mia squadra riuscirà a giocare a questi ritmi perché se saremo rilassati prenderemo cinque gol”.
Decisamente tutto chiaro, almeno per chi ha prestato ascolto alle parole di Juric.