In Europa Farnerud e Lopez fuori Peres e Gonzalez. Scelte difficili

Tre le sostituzioni possibili ed una era obbligatoriamente un portiere, quindi rimanevano due posti e a contenderseli c’erano quattro giocatori.
05.02.2015 13:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
In Europa Farnerud e Lopez fuori Peres e Gonzalez. Scelte difficili
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

I posti erano solo tre ed uno era automaticamente assegnato a un portiere poiché Gillet ha lasciato il Torino e la scelta è ricaduta su Castellazzi. Il regolamento prevede che ci siano due portieri e il fatto che il Torino abbia scelto Castellazzi e non Ichazo una motivazione, per molti aspetti condivisibile, è che il portiere italiano é sicuramente molto più espero del giovane estremo difensore uruguaiano ed é da mesi che si allena  con i compagni, quindi ne conosce i movimenti e gli schemi. Mentre Ichazo é appena arrivato e non ha mai giocato nel continente europeo di conseguenza la scelta dello staff tecnico e dei dirigenti  può aver privilegiato le certezze sulla oggettiva poca esperienza. 

 

Discorso ben diverso per quel che riguarda gli altri due posti assegnati a Farnerud e a Maxi Lopez con la conseguente esclusione di Bruno Peres e Gonzalez. Si potrà discutere all’infinito sul perché nella precedente Lista fossero stati inclusi Sanchez Miño e Barreto, finiti già da mesi ai margini della rosa, ma ormai questo era stato fatto e non poteva più essere cambiato perché oltre a Gillet in quest’ultima sessione di mercato sono andati via Nocerino e Larrondo che erano inclusi nella prima Lista presentata alla Uefa ed andavano sostituiti. Come per il mercato anche per la Lista Uefa pesano come macigni le scelte estive o di fine estate. Proprio perché Barreto e Sanchez Miño sono ai margini della rosa ha una logica aver inserito Maxi Lopez e Farnerud che occupano posizioni identiche nel modulo 3-5-2. Alla luce di quanto ha già fatto vedere Maxi Lopez in campionato appare abbastanza evidente che lui sia stato scelto perché è capace di far salire la squadra ed ha una buona intesa con Quagliarella, facilitandone anche il gioco, quindi anche in Europa potrà essere elemento utile alla causa. A questo si aggiunge che  per quel che riguarda Bruno Peres in quel ruolo di esterno destro nelle gerarchie davanti a lui c’è sempre stato e c’è tuttora Darmian e all’occorrenza può essere utilizzato Maksimovic. Sull’altra fascia invece ci sono Molinaro e Masiello e in più, come spessissimo accade in campionato, può essere utilizzato Darmian ed anche Moretti e Gaston Silva. Anche numericamente le alternative ci sono, più a sinistra che a destra, ma tutto sommato la coperta non sembra così corta. Per quel che riguarda Farnerud da quando è rientrato dall’infortunio giorno dopo giorno é cresciuto in condizione fisica e ha contribuito in modo positivo al gioco permettendo alla squadra di avere maggiore equilibrio e di fatto ha sopravanzato nelle gerarchie El Kaddouri, parecchio distante dal rendimenti che aveva sfoderato soprattutto nella seconda parte della scorsa stagione.    

 

Detto delle motivazioni che possono aver spinto il Torino ad effettuare determinate scelte é doveroso cercare di capire se le esclusioni hanno motivazioni altrettanto valide. Lasciare fuori Bruno Peres vuol dire rinunciare a un uomo che ha grande corsa e capacità di saltate l’uomo e anche di andare al tiro finale e segnare, come ha fatto in maniera magistrale con la Juventus ammutolendo lo Juventus Stadium, e con la Sampdoria. Dazio calcolato da pagare, il campo dirà se sì oppure se sarà stata una scelta che verrà rimpianta. L’altra esclusione, quella del Tata Gonzalez, ha possibile spiegazione simile: in quel ruolo c’è Benassi, nelle ultime partite in crescita, ed anche Vives e sono già stati utilizzati anche Bovo e Jansson, quindi anche in questo caso le alternative non mancano e poiché l’ex laziale è appena approdato in granata e deve ancora inserirsi dovendo presentare la Lista il 3 sera, lui é stato escluso, é vero che può giocare in più posizioni in mediana e anche come terzino destro, però una scelta era obbligatoria.

 

Ai sedicesimi il Torino affronterà l’Athletic Bilbao, che nei preliminari di Champions il Napoli, ma che da allora é una squadra molto diversa e soprattutto meno temibile di allora, prova ne é che in campionato é all’undicesimo posto con ventitre punti dopo ventuno partite, frutto di sei vittorie, cinque pareggi e dieci sconfitte, diciotto gol realizzati e ventisei subiti, quindi squadra assolutamente alla portata del Torino che è al decimo posto, ha ventotto punti dopo ventuno partite, sette vittorie altrettanti pareggi e sconfitte e ha segnato ventidue gol subendone altrettanti. Obiettivamente il Torino può passare il turno e qualificarsi per gli ottavi di finale d’Europa League. Se sono stati scelti i giocatori giusti lo si comincerà a capire fra il 19 e il 26 prossimi venturi.