Il Var ed il Toro, una storia di sfortune cicliche

14.12.2021 06:00 di  M. V.   vedi letture
Il Var ed il Toro, una storia di sfortune cicliche
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Dire che siamo arrivati al limite della sopportazione è sbagliato, perché tale "traguardo" è stato raggiunto ormai da tempo, non certo nella stagione in corso. Il Var è stato introdotto per limitare i tanti e troppi errori arbitrali, ma con il tempo è stato trasformato in uno strumento atto solamente a riconoscere gli offside con una certa precisione (tranne che in un Torino-Verona di qualche anno fa, costato due punti ai granata). O meglio, così parrebbe essere, perché se prima un arbitro poteva indirizzare con le proprie decisioni un incontro, ora, con la discriminante dell'interpretazione, può farlo nuovamente. Ed è inutile cercare di motivare scelte fuori di ogni logica, nascondendosi dietro a regolamenti assurdi o di facciata, secondo cui l'arbitro avrebbe visto bene e dunque non si può parlare di chiaro errore (e perché allora il Var è intervenuto per il rosso a Singo?). L'Arbitro non ha visto bene, ha preso un abbaglio spaventoso, e chi era al Var, con l'ausilio delle telecamere, anche più di lui. 

Il rigore concesso al Bologna e che ha riaperto una partita non chiusa ma sigillata, forzatissimo a dire la verità, si può pure concedere, ma è inammissibile che non venga fischiato e neppure segnalato quello successivo su Pjaca. Da qualche parte si legge pure che il fantasista granata avrebbe cercato il contatto, di fatto giustificando l'intervento scriteriato del difensore avversario, ubriacato dal dribbling del croato, e la scelta arbitrale. Anche fosse, non è che dall'altra parte, con la palla ormai diretta verso il fondo, non sia avvenuta la stessa cosa. Due pesi e due misure, oltretutto passate sotto piano, giustificate, che non avranno conseguenze su direttore di gara ed assistenti. Inutile dire che il Torino, una delle squadre che più di tutte transita nelle aree avversarie nell'annata in corso, non abbia ancora usufruito di un penalty in questo campionato, mentre spesso e volentieri lo stesso Var cerca il millimetro (speso per fortuna non trovandolo) pur di scovare qualche irregolarità commessa da qualcuno che indossi i colori granata. La speranza è che da ora in avanti non capitino più situazioni di questo tipo, anche se, francamente, facciamo fatica a crederci. Vedremo.