Il Torino dovrà battere anche le motivazioni dell’Atalanta se vuole spuntarla a Bergamo

26.04.2022 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Sanabria e Palomino
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Sanabria e Palomino
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La sfida di domani sera con l’Atalanta è per il Torino un banco di prova eccellente poiché la squadra di Gasperini ha quasi l’obbligo di vincere se vuole rimanere in corsa per l’Europa League, visto che alla Champions di fatto ha già detto addio poiché la Juventus, che occupa il 4° posto che è l’ultimo utile per la massima competizione europea, ha 66 punti a fronte dei 54 della Dea. Questo implica quindi che l’Atalanta non lasci punti al Torino e che i granata dovranno disputare la partita perfetta se vogliono non uscire sconfitti dal match.

Juric, allievo di Gasperini essendo stato un suo giocatore e poi il suo vice, sa come preparare la partita per cercare di impedire ai nerazzurri di colpire la sua squadra, ma saranno i giocatori granata in campo a dover avere motivazioni superiori a quelle degli avversari per ottenere un risultato positivo. Questa però non è cosa semplice visto che i granata se anche vincessero tutte le ultime cinque partite arriverebbero a 58 punti, ma davanti hanno il Sassuolo che oggi ne ha  46, il Verona che è a quota 49, l’Atalanta a 54, la Lazio e la Fiorentina 56 (con la Viola che deve recuperare la gara con l’Udinese) e la Roma 58. E il Torino deve affrontare dopo l’Atalanta  ancora l’Empoli, il Napoli, il Verona e la Roma e potrebbe fare punti con tutte, ma di qui a vincerle tutte è già un altro discorso e oltretutto chi è attualmente davanti a lui dovrebbe incappare in un filotto negativo per essere superato. E’ evidente che si tratta di una situazione dove è difficile anche solo pensare di riuscire a scalzare così tanti avversari per cui le motivazioni per quanto alte difficilmente saranno così elevate da far superare qualsiasi ostacolo e le motivazioni di quegli avversari che sono ancora in lotta per obiettivi importanti.

Ecco perché si tratta per il Torino di un banco di prova eccellente poiché deve superare prima di tutto se stesso e lo deve fare singolarmente, ogni giocatore deve disputare la partita perfetta, e collettivamente, tutta la squadra deve agire in perfetta sintonia per tutto l’arco della partita. Tenuto conto che il Torino ha il vizietto di subire gol evitabili, soprattutto dal 75esimo in poi che ha fatto dire a Juric “Alla fine ne succedono sempre di tutti i colori, non so più che dire”, e che troppo spesso la squadra fatica a concretizzare le occasioni da gol che crea, trovare in sé motivazioni così elevate senza avere di fatto un obiettivo da raggiungere e riuscirci sarebbe proprio un passo fondamentale nella direzione di alzare l’asticella. Domani sera con l’Atalanta si vedrà se il Torino è in grado di compiere questo passo.