Il Torino dopo due giornate ha segnato più di tutti: l’inizio promette bene
Il Torino con sette gol è la squadra più prolifica e potevano essere nove se Belotti, l’attuale capocannoniere della serie A con quattro reti, non avesse sbagliato i due rigori concessi. Tutto questo senza l’apporto di Ljajic che si è infortunato sia nella prima gara con il Milan (forte trauma contusivo al ginocchio sinistro) sia nella seconda con il Bologna, uscendo in entrambe già nel primo tempo, al 28’ con i rossoneri e al 26’ con i rossoblù. Oltre a Belotti hanno segnato anche due gol Baselli e uno Martinez.
A rendere ancora di più interessante la fase offensiva prodotta dalla squadra di Mihajlovic sono: i 30 tiri fatti dei quali 17 nello specchio delle porte avversarie, solo Roma (37, 16 in porta) e Genoa (35, 15 in porta) hanno fatto meglio. I 6 assist dei quali 5 vincenti, più incisivi sotto quest’aspetto sono stati Genoa (10, 5 vincenti), Juventus (9, 2), Roma (9, 2), Milan (7, 2) e a pari merito Cagliari (6, 2). I 29 cross dei quali 13 utili (sono questi che contano ai fini di questa particolare graduatoria), ne hanno realizzati di più Inter (35, 21 utili), Juventus (29, 21), Roma (39, 20), Genoa (32, 19), Bologna (28, 16) e come i granata Crotone (36, 13), Fiorentina (22, 13), Napoli (31, 13) e Udinese (29, 13).
Sorgono, quindi, spontanee due domande. L’infortunio di Ljajic quanto inciderà sulla capacità di segare del Torino? Nella partita con il Milan, che si è conclusa con una sconfitta, che poteva essere un pareggio se Belotti avesse realizzato il rigore nell’ultimo minuto del recupero, potrebbe aver inciso, mentre nella gara con il Bologna no perché il Torino ha dilagato anche senza di lui. Per il futuro è un punto interrogativo. L’attaccante serbo ha un problema muscolare, la risonanza magnetica ha evidenziato una lesione muscolare di I/II grado al passaggio mio-tendineo prossimale del muscolo semitendinoso della coscia sinistra. Ulteriori analisi strumentali verranno eseguite a metà settembre per meglio definire i tempi di recupero, che potrebbero essere stimati tra un mese e mezzo e due dal giorno dell’infortunio, se così fosse Ljajic non tornerebbe prima di metà ottobre o a novembre. Toccherà ai compagni non far sentire la sua assenza.
L’altra domanda è: quanto è competitivo in assoluto il Torino in fase realizzativa? Dopo sole sue giornate è impossibile dirlo, ma sicuramente i numeri riportati dal sito della Lega di serie A fanno ben sperare che Belotti, Boyè, Iago Falque, Ljajic, Maxi López, Martínez e il giovane Aramu, che può essere utilizzato anche come attaccante esterno oltre che da mezzala, con i loro gol contribuiscano a riportare il Torino in Europa League.