Il Torino deve puntare a vincere con il Verona per restare al primo posto
Padelli, Bovo, Glik, Moretti, Peres, Benassi, Gazzi, Baselli, Avelar, Quagliarella, Belotti questo potrebbe essere l’undici che si presenterà in campo domenica all’ora di pranzo al Bentegodi per affrontare l’Hellas Verona. Il Torino ha l’occasione di prolungare il positivo inizio di stagione se tornerà dalla trasferta in Veneto con i tre punti, non sarà facile sicuramente perché l’avversario deve riscattare il passo falso con il Genoa e non deludere i propri tifosi. Non ci sono certezze granitiche sulla formazione del Torino perché alcuni giocatori nell’ultimo periodo qualche acciacco l’hanno accusato: Bovo, Benassi e Avelar, ma anche Zappacosta e Obi, però tutti sembrano arruolabili per domenica. A parte i lungodegenti Maksimovic e Farnerud, Ventura ha più soluzioni a disposizione e questo indubbiamente è un bene.
Il Torino potrà giocarsela con il Verona mantenendo il giusto equilibrio fra muscolarità e imprevedibilità unite alla qualità. Se da una parte Jansson e Silva vorrebbero approfittare dell’assenza forzata di Maksimovic, dall’altra Bovo garantisce una tale affidabilità, dovuta a bravura ed esperienza, che potrebbe far passare in secondo piano il suo personale inizio di stagione difficoltoso, a causa dei problemi che ha avuto al bicipite femorale della coscia destra e al ginocchio, e permettergli di rispondere presente alla chiamata, contribuendo in modo significativo alla causa.
Sull’eventuale ballottaggio fra Benassi e Acquah e su quello fra Avelar e Molinaro molto dipenderà da chi darà maggiori certezze sulla tenuta fisica, senza dimenticare che avvicendamenti fra questi giocatori nel corso della partita, tenendo conto dell’andamento e del risultato, sono tutt’altro che da escludere.
L’utilizzo di Gazzi o Vives, invece, dipenderà da scelte tecniche del mister granata basate sull’impostazione del gioco anche degli avversari.
Discorso differente per gli attaccanti, Quagliarella è quello che ha maggiori sicurezze di giocare titolare, mentre per Belotti e Maxi Lopez sarà “lotta” serrata, nel senso buono del termine, per affiancare Fabio fin dal primo minuto. Anche per quel che riguarda l’attacco è facile prevedere che uno o due fra chi all’inizio si accomoderà in panchina tra Belotti, Maxi Lopez e Martinez, senza dimenticare Amauri, nella ripresa, verosimilmente dal sessantesimo in poi, troverà spazio.
Essere al primo posto in classifica dopo due giornate è ovviamente relativo, ma se il calendario offre sfide alla portata come quella con l’Hellas Verona il Torino ha l’obbligo di fare di tutto per portare a casa la vittoria. E’ banale, ma più punti si accumulano a inizio stagione più si propizia un proseguimento positivo: vincere porta altre vittorie. Una squadra che rimane al vertice della graduatoria acquisisce consapevolezza, supera più facilmente imprevisti dovuti agli infortuni e mantiene alto il morale dentro, anche fra chi trova meno spazio in campo, e fuori lo spogliatoio. Il Verona non va sottovalutato, ma il Torino non può farsi sfuggire l’occasione di continuare a guardare tante squadre dall’alto.