Il Torino con il Chievo ha un’altra occasione per migliorare lo score in trasferta
I quattordici punti conquistati in trasferta su sedici partite giocate sono per dirla con parole di Mihajlovic “un cammino da squadra che retrocede” e sono stati la pesante zavorra, insieme ai troppi gol incassati, che hanno impedito al Torino di lottare fino alla fine per accedere all’Europa League della prossima stagione. Domenica i granata saranno impegnati a Verona contro il Chievo e avranno quindi la possibilità di invertire la tendenza perché per quanto i clivensi al Bentegodi vendano cara la pelle non sono un ostacolo insormontabile. Tanto più che non possono contare su Meggiorini, appena operato al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, e con Inglese che da due giorni ha superato delle noie muscolari, quest’ultimo sarà in campo a far coppia con Pellissier, ma forse non proprio al cento per cento della forma.
Il Torino in attacco, invece, può contare sull’attuale capocannoniere della serie A, Belotti, e su Ljajic, che da quando Mihajlovic l’ha spostato in mezzo al campo con la facoltà di svariare ha offerto sempre prestazioni convincenti e in linea con le sue grandi qualità di fantasista. Senza dimenticare che ci sono anche Falque, Maxi Lopez e Boyè che da titolari o da subentranti hanno tutti e tre grandi probabilità di essere mandati in campo sia che il mister decida di utilizzare il 4-3-1-2 sia che opti per il 4-2-3-1. In difesa sia Mihajlovic sia Maran dovranno fare i conti con gli infortunati, mancheranno da una parte Castan, Carlão, Ajeti e Molinaro, che ancora ieri hanno svolto un lavoro differenziato, e dall’altra Cacciatore, Gobbi e Sardo, che sempre ieri si sono sottoposti a terapie e molto probabilmente anche Gamberini, che ha fatto un allenamento differenziato. In questi casi mal comune non è mezzo gaudio, ma le defezioni sono equamente divise e finiscono per compensarsi.
Per il Torino sfidare se stesso e provare a conquistare l’intera posta in palio è quasi un obbligo morale, anche per riscattare il pareggio casalingo con il Crotone della settimana scorsa. Discorso simile per il Chievo che ha da farsi perdonare la sconfitta per quattro a zero rimediata a Cagliari, quindi, per entrambe le squadre le motivazioni non mancheranno. La tranquillità data dalla classifica permetterà a Torino e Chievo di affrontare la sfida senza patemi concentrandosi solo sul proprio gioco senza l’assillo di dover fare calcoli o attendere di sapere qual è la situazione in altri campi. I granata oltretutto hanno da supportare Belotti impegnato nella sua personale sfida a distanza con Dzeco, in primis, ma anche con Higuain, Icardi e Mertens per aggiudicarsi il titolo di capocannoniere, un motivo in più per il Torino di mettercela tutta.