Il Torino con il Cagliari deve sfruttare l’occasione per voltare pagina

I granata proveranno in Sardegna a segnare il primo gol in campionato. L’atteggiamento dei ragazzi di Ventura dovrà prevedere concentrazione in modo da evitare errori nei passaggi e squadra corta con supporto alle punte.
24.09.2014 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il Torino con il Cagliari deve sfruttare l’occasione per voltare pagina
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La difficoltà del Torino nel portare avanti il pallone, quindi nel costruire l’azione e nel proporre il proprio gioco, rende più semplice la vita agli avversari che se anche iniziano la partita guardinghi, come ha fatto il Verona, poi con il passare dei minuti divengono più intraprendenti, se poi riescono sistematicamente a pressare il portatore di palla, come ha fatto la Sampdoria, i limiti che oggi ha il Torino si evidenziano ancora di più. Limiti che in parte c’erano già anche nella passata stagione, ma che venivano in parecchie occasioni annullati e in altre mascherati soprattutto dalle sgroppate di Cerci a destra e dallo svariare su tutto il fronte d’attacco da parte di Immobile, oltre che dai gol realizzati da entrambi. Non è mettere il dito nella piaga continuare a fare i paragoni con la passata annata e con chi non c’è più, ma è inevitabile che lo si faccia visto che in questo inizio di stagione almeno in campionato (anche per la verità in Europa League, ma i risultati lo hanno evidenziato molto meno) il Torino non ha ancora un’identità e sembra faticare più del lecito dando l’impressione di scendere in campo con il preciso scopo prima di tutto di non prenderle. Atteggiamento che inevitabilmente porta a interdire il gioco avversario più che a proporre il proprio, mancando le ripartenze che la passata stagione hanno fatto la differenza.

 

Questa sera con il Cagliari di Zeman i granata hanno la possibilità dì invertire la rotta per due motivi: il primo è che affrontano una formazione che sta faticando come loro sia sul piano del gioco sia su quello dei risultati, il secondo è che per caratteristiche le squadre allenate dal boemo lasciano spazi di manovra offensiva agli avversari.  Non sarà una partita facile e il Cagliari non va sottovalutato, però il Torino deve avere il coraggio di osare, di mettersi nella condizione di produrre gioco e di concretizzarlo. Non importa se Ventura manderà in campo Amauri, Larrondo, Martinez o Quagliarella, gli attaccanti facciano prima di tutto il loro mestiere, ovvero segnino, poi tengano il più possibile la squadra alta mettendo pressione alla difesa del Cagliari. Il resto della squadra dovrà sostenerli rifornendoli adeguatamente e non lasciando un buco di alcuni metri che diventa terra di nessuno e serve solo ad isolare i due tapini.

 

Altro errore da evitare i passaggi sbagliati, perdere palla e permettere al Cagliari di sviluppare il contropiede sarebbe masochistico e deleterio e quasi certamente finirebbe per favorire un gol dei sardi, Daniele Conti è sempre molto attento, e non solo lui, a sfruttare certi regali. Così come i tagli e gli inserimenti senza palla hanno bisogno di attenzione nella tempistica  ed essere coordinati con chi effettua i cross, altrimenti si finisce per vedere palloni sprecati perché nessuno li va a intercettare se non i difensori o il portiere avversario. Né i nuovi giocatori del Torino né chi già c’era è così scarso da commettere ripetutamente sbagli sui fondamentali come si sono visti in questo avvio di campionato, un po’ di concentrazione e la mente sgombra da ansie e paure può bastare per iniziare a invertire la tendenza e risalire la china, con il tempo arriveranno anche le giocate di fino. In caso di calcio di rigore a favore sarebbe meglio che a batterlo, se se la sente, fosse un attaccante di ruolo e magari con qualche anno d’esperienza sulle spalle, tanto per essere chiari se in campo ci sono Quagliarella o Amauri a calciare dagli undici metri ci vadano loro, gli altri stiano pronti eventualmente a ribattere in rete la palla.