Il Torino castiga con un 5 a 1 un’Udinese troppo molle

Doppietta di Martinez, in gol anche Jansson, Acquah e Belotti e per l’Udinese Felipe. Il Torino sfrutta le occasioni. L’Udinese delude per l’atteggiamento inadeguato a conquistare punti salvezza.
30.04.2016 23:14 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Il Torino castiga con un 5 a 1 un’Udinese troppo molle
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il Torino ha vinto meritatamente e il cinque a uno rifilato all’Udinese poteva essere ancora più pesante per i padroni di casa se a Belotti non fosse stato negato un gol per fuorigioco inesistente (10’), poiché il granata era in linea con il difensore di sinistra. La squadra di Ventura ha fatto la sua partita agevolata dall’Udinese che le ha lasciato troppa libertà d’azione non andando a pressare i portatori di palla e non incrementando il ritmo. Anche in fase offensiva la squadra di De Canio non è stata determinata perché spesso era troppo statica e in mezzo al campo i giocatori non effettuavano i movimenti per smarcarsi. Il Torino per tutta la partita ha avuto campo e ha potuto far girare la palla e verticalizzare servendo agevolmente chi era in prossimità dell’area di rigore avversaria. Sulle palle vaganti i granata arrivavano sempre per primi e l’Udinese era imprecisa e sbagliava troppi passaggi, anche quelli semplici. Nella ripresa dopo il primo gol di Martinez, che riportava in vantaggio la sua squadra, il Torino ha amministrato la partita non disdegnando di sfruttare con ripartenze in velocità gli ampi spazi concessi dall’Udinese che subiva il colpo e finiva per affondare senza quasi essere capace di reagire.   

Ventura, come aveva annunciato nella conferenza stampa pre-partita, ha mandato in campo i giovani che finora avevano auto meno spazio, quindi in difesa c’erano Jansson e Silva al posto di Glik e Moretti, sulla fascia destra Zappacosta con Peres dirottato a sinistra, in mediana Benassi e Acquah con Vives al centro e in attacco era riproposta la coppia formata da Martinez e Belotti. De Canio con una formazione schierata specularmente puntava su Matos e Théréau per trafiggere la retroguardia granata e per il centrocampo si affidava a Edenilson, Badu, Kuzmanovic, Fernandes e Adnan, mentre a protezione di Karnezis schierava Heurtaux, Danilo e Felipe.
Che il Torino fosse in giornata e desideroso di riscattare le ultime sconfitte con Roma e Sassuolo lo si era capito subito quando Zappacosta ha lanciato Martinez finito di pochissimo in fuorigioco (3’). La reazione dell’Udinese non si faceva attendere prima con Matos che però calciava debolmente non sfruttando un bel cross di Edenilson (7’) e poi su sviluppo da calcio d’angolo con Padelli che interveniva allontanando la palla prima di tutti gli altri (9’). Dopo queste due fiammate però l’Udinese si spegneva e il Torino ne approfittava subito con Belotti che, come si è detto, si vedeva negare il gol a causa di un fuorigioco inesistente, preciso il traversone dalla destra di Acquah. Il gol granata era nell’aria e sugli sviluppi da calcio d’angolo Jansson ha dimostrato di essere bravo a svettare su tutti e di testa a mandare la palla nella rete di Karnezis (12’), la difesa dell’Udinese poteva marcarlo meglio. Lo svedese ha così segnato la sua prima rete in serie A dopo quattordici presenze in due anni. Interessante che proprio il sostituto di Glik abbia eseguito alla perfezione, dimostrando di aver imparato bene dal capitano, ciò che riusciva facilmente al polacco nella scorsa stagione e non più in questa. Se, come pare, Glik a fine stagione lascerà il Torino il sostituto c’è già. Lo svantaggio non dà la scossa ai padroni di casa che lasciano il possesso palla al Torino e, infatti, i tifosi, non apprezzano e iniziano a fischiare. Non mancano imprecisioni per entrambe le squadre: Adnan (19’), Fernandes (20’ e 38’), Peres (23’), Martinez (25’), Benassi (29’), Silva (44’). Poi il raddoppio granata con Acquah che è scaltro a rubare palla a Edenilson ed entrare in area e scaricare una bordata sotto la traversa (45’).
Nella ripresa un’altra fiammata illusoria dell’Udinese che accorciava le distanze con Felipe sugli sviluppi da calcio d’angolo, cross da sinistra di Fernandes e girata di testa del brasiliano che indirizzava la palla all’incrocio dove Padelli non poteva arrivare (47’). Un appunto al Torino è doveroso farlo per l’ennesimo gol subito su palla inattiva, con un po’ più di concentrazione attenzione Felipe poteva essere marcato meglio. La reazione del Torino non si faceva attendere, Acquah lanciava in un corridoio senza ostacoli Martinez che entrava in area eludendo Heurtaux e di sinistro insaccava alle spalle di Karnezis (50’). Il gol del venezuelano era la definitiva mazzata per l’Udinese che non aveva più la lucidità per rimettere in piedi una partita che, di fatto, non lo era praticamente mai stata. Prima del quarto gol granata solo una conclusione velleitaria dalla distanza di Heurtaux (52’) e una smanacciata di Padelli su girata di testa sempre del francese (55’). Splendido il coast-to-coast di Belotti che servito da Martinez poco oltre l’area granata s’involava per cinquanta metri palla al piede per poi con freddezza trafiggere Karnezis. De Canio con una doppia sostituzione provava a dare una scossa ai suoi, ma ormai la frittata era fatta e non cambiavano l’andamento della partita gli ingressi di Hallfredsson e Perica per Edenilson e Matos (62’), anche perché l’Udinese era incapace di fruttare le occasioni favorevoli, su calcio d’angolo Acquah di testa involontariamente serviva Felipe che da due passi dalla porta spediva la palla in curva (64’). Su traversone di Adnan, Perica di testa non inquadrava lo specchio (65’). Sinistro di Fernandes a lato dopo una respinta della difesa del Torino a seguito di una punizione calciata da Hallfredsson (67’). Martinez scivolando in area al momento della conclusione graziava l’Udinese e non capitalizzava una ripartenza (68’). Su cross di Peres Belotti in scivolata segnava, ma questa volta il fuorigioco c’era e la rete era giustamente annullata (71’). Ventura sostituiva Benassi con Baselli (72’). Tiro-cross dal fondo di Vives respingeva in tuffo da Karnezis (73’). Padelli non si faceva sorprendere da un tiro potente, ma centrale di Théréau (74’). De Canio effettuava l’ultimo cambio mandando in campo Piris per Fernandes e l’allenatore del Torino rispondeva con Molinaro per Zappacosta (75’). Bovo non era preciso di testa su calcio d’angolo (80’). E, infine, arrivava anche la seconda rete di Martinez, Hallfredsson e Danilo non s’intendono e il venezuelano era lesto ad approfittarne involandosi verso la porta e segnando il suo terzo gol stagionale eguagliando così il bottino della scorsa stagione (83’) e mettendo a segno una doppietta ai danni dell’Udinese. Ventura concedeva un po’ di spazio anche a Simone Edera della Primavera sostituendo Martinez (85’). Un tiro di destro di Théréau finto alto e l’ammonizione di Felipe, che salterà la sfida per qualifica con l’Atalanta, per un inutile fallo su Edera (88’) concludevano la partita, con l’arbitro che evitava ulteriori sofferenze all’Udinese non concedendo minuti di recupero.

La sconfitta condanna l’Udinese a dover attendere con ansia i risultati di chi lotta per la salvezza e a dover conquistare punti con Atalanta e Carpi. Sconcerta l’atteggiamento tenuto in campo che non ha dato continuità alle ultime vittorie casalinghe con Napoli e Fiorentina.
Con questa vittoria e soprattutto se nelle ultime due gare il Torino scenderà in campo con il giusto piglio si addolcirà la stagione che non rimarrà negli annali alla voce positiva. Positive invece le prestazioni dei giovani che finora avevano avuto meno spazio. Jansson che però una tiratina d’orecchie la merita per essersi fatto anticipare da Felipe in occasione del gol. Silva che deve aumentare la precisione. Zappacosta che deve dare maggiore continuità alle sue prestazioni. Acquah che è migliorato rispetto alle ultime uscite che lo vedevano protagonista di qualche sbavatura di troppo che finiva per inficiarne il rendimento. Un plauso a Martinez che ha fatto vedere di essere capace di centrare la porta con una certa continuità, ma deve ricordarsi di farlo sempre. Belotti con il dodicesimo gol ed evidenti passi avanti nei movimenti e nella visione del gioco è sulla buona strada per convincere il Ct Conte a prenderlo in considerazione per l’Europeo. Benassi è apparso ancora non del tutto al top della forma incappando in qualche errore di troppo. Baselli ha giocato pochi minuti per essere giudicato, ancor di più Edera, magari un po’ più di spazio i due lo meriterebbero nelle restanti ultime due gare della stagione. Qualche buona prospettiva per il Torino del prossimo anno c’è, se si continuerà così l’annata storta potrà essere una transizione verso un futuro più … internazionale.