Il problema del Torino è che per fare mercato deve attendere le mosse degli altri club
Tutto gira intorno a Bremer. Il miglior difensore della Serie A è la miniera d’oro del Torino. E’ dalla sua cessione infatti che arriveranno i soldi, o forse anche giocatori, per agire in sede di mercato e rinforzare la squadra come ha chiesto Juric per provare a centrare l’obiettivo Europa. Poi c’è anche Belotti che in caso di permanenza in granata permetterebbe di non dover investire sul centravanti titolare.
Fin qui tutto nella norma sennonché il Torino per vendere Bremer deve attendere che i club, italiani e stranieri, che sono interessati a lui agiscano chi vendendo altri calciatori e chi provando a vedere se riesce a trattenere chi già ha. In entrambi i casi il Torino è in attesa e questo inevitabilmente si ripercuote sull’agire della dirigenza granata. Per quanto può il direttore tecnico Vagnati sonda il terreno e imbastisce trattative, ma fino a quando non avrà i soldi per chiuderle non potrà affondare nessun colpo.
Non è proprio la situazione ideale seppur sia vero che il calciomercato aprirà ufficialmente i battenti il 1° luglio, ma quella data è la stessa del raduno del Torino e Juric, che ha detto che servono dieci giocatori per sostituire chi andrà via, ha bisogno di iniziare il ritiro ben sapendo su quali titolari potrà contare e possibilmente averli a disposizione, per quest’ultima cosa alcuni saranno ancora in vacanza visto che sono impegnati con le rispettive Nazionali fino a metà giugno e poi avranno i dovuti giorni di riposo. E di titolari al momento il Torino ne ha pochi. Ne mancano ben 6: portiere visto che Vanja Milinkovic-Savic e Berisha non hanno convinto del tutto; difensore centrale poiché Bremer sarà ceduto; un centrocampista tenuto conto che Mandragora non è stato riscattato e che Pobega andrà via; due trequartisti stante che Brekalo non ha voluto rimanere, Pjaca ha troppi problemi fisici per essere riscattato e per Praet, che il mister vuole, il Torino chiede il rinnovo del prestito. Ovviamente poi resta il punto interrogativo sul centravanti dovuto all’incognita Belotti, il cui contratto con il Torino terminerà il 30 giugno.
Il tempo stringe, ma il Torino deve attendere che gli altri club facciano le loro mosse per poi sedersi ai tavoli delle trattative e fare le proprie.