Il perché del ritorno in Brasile di Bremer

L’iter burocratico prevede che solo dopo la firma del contratto si possono avviare le pratiche per il visto di soggiorno che permette di ottenere il permesso di soggiorno.
14.07.2018 08:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata a Bormio Elena Rossin
Gleison Bremer
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Gleison Bremer

Gleison Bremer è un giocatore extracomunitario e, quindi, è soggetto alle regole vigenti per ottenere il permesso di soggiorno ed è per questo motivo che è dovuto tornare in Brasile in modo da completare l’iter burocratico. Per capirne meglio i motivi bisogna addentrarsi nei meandri della burocrazia.

Per prima cosa la procedura per il visto di soggiorno si può avviare solo ed esclusivamente dopo che il calciatore ha svolto le visite mediche e firmato il contratto. Fatto questo  la documentazione deve essere inviata alla Questura di Torino e al Coni e una volta che la Questura ha analizzato la pratica ricevuta invia il protocollo al Consolato di riferimento che nel caso di Bremer è quello di Belo Horizonte (città del Brasile capitale dello Stato del Minas Gerais) dove il calciatore ha la residenza. Per ottenere il visto però non basta far pervenire tutti i documenti necessari, ma è obbligatorio anche andare di persona per firmare la richiesta davanti al Console. Quindi Bremer non poteva far altro che recarsi in Brasile con tutta la documentazione per poter poi tornare in Italia con il visto di soggiorno e ottenere il permesso di soggiorno.

E’ verosimile supporre che Bremer tra l’andare in Brasile, espletare le pratiche presso il Consolato e  rientrare in Italia tornerà a disposizione di Mazzarri nella giornata di lunedì.