Il pagellone di fine anno La difesa
Il reparto arretrato della squadra granata, complice un Sereni non sempre impeccabile quest’anno, ha sofferto parecchio, soprattutto contro la Fiorentina e il Bologna, dove in sette giorni il Torino ha subito ben 9 gol, che di fatto avevano acuito la crisi della squadra, che si era trovata nelle ultime tre posizioni di classifica. Queste due partite le possiamo considerare un incidente di percorso, perché comunque in precedenza il Torino, pur sconfitto in parecchie occasioni, non ne è mai uscito con le ossa rotte, perdendo in casa contro la Lazio nel momento migliore dei biancazzurri, per 1-3, ma con tante recriminazioni a causa di un arbitraggio non all’altezza della situazione.
Contro la super Inter di Mourinho il Toro, pur perdendo per 1-3, nei primi venti di minuti di gioco aveva messo in difficoltà i primi in classifica, mentre con il Milan era riuscito ad ottenere un ottimo pareggio. La sconfitta che ha fatto arrabbiare di più è stata in casa contro il Cagliari per 0-1, così a Siena, 1-0, dove ci poteva stare di perdere, ma non è piaciuta la squadra, avulsa dal gioco. De Biasi aveva modificato alcuni ruoli, ad esempio Diana era stato costretto ad arretrare in mancanza di un terzino destro, mentre Rubin era stato avanzato per coprire il centrocampo, quando l’ex mister granata era tornato al classico 4-4-2. I numeri comunque non depongono a favore della difesa granata: il Toro conta 4 vittorie, 3 pareggi e ben 10 sconfitte, con 18 gol fatti e ben 29 subiti.
Promossi
Natali – Il migliore. Il difensore bergamasco, pur con qualche acciacco che non l’ha reso sempre disponibile, non solo è stato il migliore della difesa finora, ma anche un perno imprescindibile di tutta la manovra della squadra. Sempre più determinato e deciso sull’avversario, dimostra di essere uno dei migliori difensori italiani e sarebbe logico che Lippi lo tenesse in considerazione.
Bene anche Di Loreto e Rubin, che sono stati all’altezza della situazione, il primo sta riconfermando la buona stagione vissuta l’anno scorso, mentre il difensore veneto è in netta crescita. Da citare anche Colombo, partito con qualche critica che ha saputo parare grazie ad alcune impressionanti prestazioni, un po’ in discesa nelle ultime partite, ma sta dimostrando di poter meritare il posto. Pisano, senza strafare, ha svolto al meglio il suo compito quando è stato chiamato in causa. Un applauso lo merita anche il portiere di riserva Calderoni, che quando ha sostituito Sereni non l’ha fatto rimpiangere.
Da rivedere
Sereni e Pratali. Il portiere ha cominciato in modo meno sontuoso rispetto all’anno scorso. Si può capire che inizialmente poteva essere distratto dal rinnovo del contratto, ma una volta ottenuto, non ha dato il meglio di sé. Ha fatto bene contro il Napoli, segno che la poca tranquillità dell’intera squadra aveva reso insicuro l’estremo difensore. Da Pratali invece c’era da aspettarsi di più, invece è stato spesso nervoso ed impreciso. Al di là di qualche infortunio di troppo, non si è mai distinto come invece la sua fama, nata nell’Empoli, faceva presagire.