Il mercato è sempre in stallo ma intanto il Torino in Coppa Italia deve battere il Cosenza e passare il turno
Pronti, partenza, via ed è subito una gara da dentro o fuori. Il Torino targato Vanoli domani sera affronta nei trentaduesimi di Coppa Italia il Cosenza, un’onesta squadra di Serie B che l’anno scorso si è piazzata al nono posto e nei due campionati precedenti si era salvata vincendo i play out. Non di certo un avversario insormontabile, ma che non va sottovalutato perché si presenterà al Grande Torino con la voglia di fare il colpaccio e passare il turno.
Il Torino è quindi chiamato alla prova di dimostrare di aver assimilato la filosofia calcistica del nuovo tecnico Vanoli: non più uomo contro uomo a tutto campo, ma ragionare e agire da reparto e sapere quando si deve rallentare e quando accelerare sfruttando di sicuro le corsie laterali, ma anche agendo nella parte centrale del campo. La difesa, il punto di forza delle ultime tre stagioni, è stata rivoluzionata: c’è sempre Vanja Milinkovic-Savic in porta, ma la linea è orfana di Buongiorno, Rodriguez e anche Djidji e al momento dell’infortunato Schuurs e ora ci sono Vojvoda, Coco, il primo dei finora tre acquisti estivi un altro è il secondo portiere Paleari, e Masina. Il centrocampo è rimasto invariato con Bellanova a destra, Lazaro a sinistra e in mezzo Linetty, che sembra in vantaggio su Tameze, e il duo Ricci e Ilic, che devono l’uno riprendere il percorso di crescita un po’ rallentato nella scorsa stagione consacrandosi definitivamente e l’altro non incappare in quegli alti e bassi che mortificano le sue indubbie doti tecniche. Per il momento Vlasic è alle prese con il recupero dai problemi fisici e il giovane Gineitis deve confermarsi inducendo Vanoli, come aveva fatto con Juric prima che sfortunatamente s’infortunasse, a concedergli spazio. L’attacco è il reparto che deve fare la differenza perché nelle ultime tre stagioni, in particolare nella passata, è stato asfittico e ha fatto da zavorra impedendo alla squadra di accedere agli spareggi di Conference League. Il fulcro resta Zapata, ora anche capitano, e al suo fianco si contendono il posto l’ultimo, in ordine di tempo, arrivato Adams e Sanabria. Le alternative sono Pellegri e Karamoh. Chi scende in campo lì davanti deve essere rifornito e garantire gol.
La squadra purtroppo è incompleta e il mercato non ha ancora portato quei rinforzi che anche Cairo e Vagnati hanno detto che servono: almeno un difensore e il quinto a sinistra.
Vanoli quindi deve arrangiarsi, ma comunque per domani sera l’organico che ha a disposizione è sufficiente per battere il Cosenza e approdare ai sedicesimi.
Tutt’altra storia sarà il debutto in campionato fra una settimana esatta quando il Torino a San Siro dovrà affrontare il Milan e si spera che almeno per allora qualche indispensabile rinforzo sia arrivato e che possa subito scendere in campo.