Il mercato del Torino approvato da critica e tifosi, ora tutto ricade su Ventura

La squadra dovrà essere fatta rendere per quanto vale ed è costata. Il quinto posto con accesso all’Europa League è l’obiettivo da raggiungere.
06.09.2015 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Il mercato del Torino approvato da critica e tifosi, ora tutto ricade su Ventura
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Chissà quanti allenatori avrebbero voluto ritrovarsi nelle stesse condizioni di Ventura: tenuti tutti i giocatori migliori tranne uno e arrivati rinforzi di qualità seppur giovani e nei ruoli che servivano, per di più aver svolto la preparazione estiva con quasi tutta la squadra formata già fin dall’inizio del ritiro. In serie A il mister del Torino è fra i pochissimi ad aver avuto un’estate decisamente positiva, chiedere per conferme ad Allegri, Mancini, Mihajlovic, Garcia, Sarri, Pioli, Sousa, Zenga e Gasperini, tanto per citare quelli che dovrebbero condurre le loro squadre fra il primo e il quinto posto per disputare le competizioni europee.

La bella estate di Ventura si è tradotta con un inizio di stagione con soli risultati positivi, in Coppa Italia e nelle prime due giornate di campionato. Per carità nulla di che, ma pur sempre tre vittorie. Ovviamente adesso arriva il difficile, ossia confermarsi con l’Hellas Verona sopperendo all’assenza per infortunio di Maksimovic e a quella di eventuali altri giocatori acciaccati, primo fra tutti Bovo. Questo però è solo il passo iniziale perché le aspettative di tifosi e critica si sono alzate e la società ha speso parecchio in estate per rinforzare la squadra e di conseguenza il presidente si aspetterà risultati in linea con tanto di valorizzazione dei giocatori.

Lasciando stare eccessi come competere per i primissimi posti della classifica, il quinto posto in campionato, con annessa partecipazione alla fase a gironi dell’Europa League, e arrivare il più avanti possibile in Coppa Italia devono essere gli obiettivi. Padelli, Glik, Moretti, gli inossidabili Gazzi e Vives, Quagliarella e Maxi Lopez sono le certezze. Peres, Benassi e Martinez devono consacrarsi definitivamente. Jansson e Silva al secondo anno in granata hanno quasi l’obbligo di costringere l’allenatore a dare loro più spazio. Baselli e Belotti, così come Zappacosta, Acquah, Obi, Avelar devono diventare colonne portanti. Prcic deve farsi conoscere, come anche Ichazo. Castellazzi, Bovo e Molinaro devono dare il loro contributo quando saranno chiamati in causa. Amauri deve dimostrare di non essersi incamminato sul viale della pensione. Maksimovic e Farnerud una volta guariti dagli infortuni devono tornare sui livelli di prima. A Ventura l’onere e l’onore di far giocare bene la squadra, mantenere lo spogliatoio senza musi lunghi da parte di chi sarà utilizzato meno, valorizzare i giovani e senza lasciare evitabili punti per strada conseguire gli obiettivi. Non si chiede tanto, solo quello che un organico di questo tipo può e deve dare.