Il futuro del Torino si deciderà nelle prossime cinque partite
Poco meno di un mese, per l’esattezza ventisette giorni, e la sera del 3 maggio, vigilia del 72esimo anniversario della Tragedia di Superga, molto probabilmente si saprà se il Torino è salvo oppure no. Troppo presto? No, anche se è vero che poi mancheranno altre quattro partite più il recupero con la Lazio se non si sarà già giocato prima. Non vi sono, però, molte probabilità che Lazio-Torino si disputi prima del 3 maggio poiché la Procura Figc ha aperto un’inchiesta sul comportamento tenuto dal Torino a seguito delle motivazioni della sentenza di secondo grado della Corte d’appello federale che, pur confermando quanto stabilito in precedenza dal Giudice sportivo ossia che il match dovrà essere giocato, ha parlato di “furbizia” e “mancata lealtà sportiva” del club granata per ottenere il rinvio della partita.
Tornando al perché il futuro del Torino si deciderà nelle prossime cinque partite lo si evince dalla combinazione della classifica e degli avversari.
La classifica dice che oggi i granata hanno 24 punti e sono quartultimi con due lunghezze più del Cagliari e quatto più del Parma e che il margine di cinque punti dello Spezia e dei sei di Benevento e Fiorentina, rispettivamente a quota 29 gli aquilotti e a 30 stregoni e gigliati, pongono questi tre ultimi a una certa distanza di sicurezza che se ben amministrata difficilmente li porterebbe a scivolare verso le posizioni più a rischio retrocessione.
I prossimi cinque avversari del Torino saranno Udinese, Roma, Bologna, Napoli e Parma e se la squadra di Davide Nicola affronterà questi impegni con lo stesso spirito ch ha sfoderato in campo con la Juventus dovrebbe riuscire a vincere tre partite (Udinese, Bologna e Parma) e a strappare almeno uno o due punti con (Roma e Napoli) e incamerando dieci o undici punti e con altre cinque partite da giocare la salvezza se non proprio aritmetica di fatto dovrebbe essere in tasca. E’ evidente che se con Udinese, Bologna e Parma non arrivassero tre vittorie il percorso per restare in Serie A si complicherebbe soprattutto se il Cagliari in particolare, ma anche il Parma dovessero riuscire a inanellare un filotto di vittorie. I sardi dovranno vedersela con Inter, Parma, Udinese, Roma e Napoli, quindi hanno partite con un tasso di difficoltà un pochino superiore a quelle del Torino. Gli emiliani affronteranno Milan, Cagliari, Juventus, Crotone e Torino e il loro percorso sembra erto quanto quello granata.
Il Torino ha le potenzialità per farcela, ma deve superare la “pareggite”, 6 segni ics nelle ultime 11 partite che si sommano a due vittorie e tre sconfitte, soprattutto se non vuole restare in bilico fra A e B fino all’ultima partita o delegare la propria salvezza alle eventuali disgrazie altrui.