Il difetto dei centrocampisti del Torino è che sbagliano troppi cross
Quando si parla di Torino si è portati a scovare quali siano i difetti perché ormai l’asticella si è alzata e di conseguenza risolti i punti deboli diventa ovvio che la strada per l’Europa sarà più facile da percorrere. Il centrocampo è per tutte le squadre il reparto più delicato e anche quello che dà equilibrio al gioco, quindi, andando a cercare i dati (presenti nelle statistiche sul campionato in corso riportate sul sito di Sky) che possono essere indicativi di situazioni da migliorare saltano agli occhi quelli relativi ai cross: non c’è giocatore granata che fra quelli riusciti e quelli sbagliati abbia un saldo positivo.
Benassi su nove cross tre gli sono riusciti e sei li ha sbagliati. Acquah ne ha fatti cinque e tutti non sono andati a buon fine. Valdifiori su sei i riusciti ammontano a due e gli errati a quattro. Vives ne ha fatto uno e l’ha sbagliato. Lukic stesso dato di Vives. Baselli è l’unico che ha un saldo in pareggio avendone effettuati quattro con due giusti e due errati. Obi su otto tre gli sono riusciti e cinque li ha sbagliati. Nessun dato per Gustafson poiché finora non ha mai giocato. In totale il Torino su trentaquattro cross che hanno fatto i centrocampisti a buon fine ne sono andati dieci e ben ventiquattro sono stati quelli sbagliati.
Il dato fa riflettere e sicuramente non sarà sfuggito a Mihajlovic e al suo staff. Magari qualcuno può pensare che tutto sommato è abbastanza ininfluente questo tipo di errore da parte dei centrocampisti perché la squadra vanta il secondo miglior attacco del campionato, alle spalle della Roma e davanti alla Juventus, e di conseguenza non ha inciso più di tanto sulla vena realizzativa. Ma se si punta in alto i cross devono andare a buon fine e non vanificare un potenziale pericolo per gli avversari, la strada che porta all’Europa League passa anche dalla precisione dei cross dei centrocampisti.