Iago Falque non si tocca: è prezioso per il gioco del Torino
Iago Falque è finito nelle mire dell’Atalanta che può offrirgli l’Europa League a differenza del Torino che le partite delle coppe internazionali le vedrà seduto sul divano davanti alla televisione. Non stupisce l’interesse degli orobici per l’attaccante spagnolo che nella scorsa stagione in granata si è messo in luce ed è stato, dopo Belotti, colui che ha segnato di più realizzando dodici gol. Alla guida di nerazzurri c’è Gasperini che è un estimatore di Falque avendolo allenato ai tempi del Genoa e proprio in quella stagione, 2014-2015, Iago diede il meglio di sé andando a segno tredici volte.
Il Torino rischierebbe di commettere un errore non piccolo se si lasciasse sedurre dalle sirene dell’Atalanta e a fronte di un’offerta congrua, non meno di 15 milioni di euro, cedesse il giocatore. Falque nella scorsa stagione ha dimostrato di essere affidabile avendo avuto un rendimento parecchio costante e un buon feeling con il gol. Senza contare che è un uomo serio e si è allenato sempre bene e fuori dal campo ha condotto una vita da atleta. In qualche partita non ha giocato benissimo, ma capita a tutti e comunque il suo apporto alla causa granata è da considerarsi positivo, senza se e senza ma. Con la spada di Damocle rappresentata da Belotti, che potrebbe andare via, Falque è la prima garanzia di non vedere completamente smantellato il reparto offensivo. Finora nessuno si è presentato a chiedere il “Gallo” con i famosi 100 milioni che impedirebbero al Torino di dire “no, grazie” stante la cosiddetta clausola rescissoria, però, nei prossimi giorni e fino alla fine del calciomercato nessuno può garantire che Belotti resti. Con l’inizio del ritiro dovrebbe valere il patto tra società e calciatore che Andrea non accetti proposte di contratto da altri club, anche se questi si presentassero al Torino con la cifra stabilita, ma si tratta, appunto, di un patto e non di una regola che può essere fatta valere.
Un Torino adeguatamente rinforzato in difesa e a centrocampo e con Belotti, Falque, Ljajic e magari Simeone in attacco sarebbe versatile e darebbe la possibilità a Mihajlovic di utilizzare moduli differenti dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2 passando per il 4-3-3 e anche il 4-4-2. In più avrebbe un potenziale realizzativo che potrebbe competere con le altre squadre che lotteranno per l’Europa League. Iago Falque recentemente in un’intervista ha dichiarato che al Torino sta molto bene e ha trovato il suo habitat naturale e che non pensa di andare in un top club, ovvio che se arrivasse una chance in tal senso la valuterebbe, ma non è più ossessionato dal voler giocare in una grande squadra. L’Atlanta è stata la rivelazione dello scorso campionato, ma adesso è attesa dalla sfida più grande di ripetersi e per di più giocando l’Europa League, che notoriamente sottrae energie in particolare al campionato delle squadre che non hanno la consuetudine di giocare ad alti livelli su più fronti. Falque non ha intenzione di andare via dal Torino e il Torino deve tenerselo ben stretto.