I tifosi del Torino temono il doppio addio di Immobile e Cerci

Le dichiarazioni in conferenza stampa a Coverciano di Immobile hanno messo in fibrillazione l’ambiente granata. Preoccupazioni per la formazione della squadra del prossimo anno e per i conseguenti obiettivi.
22.05.2014 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
I tifosi del Torino temono il doppio addio di Immobile e Cerci
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Buona parte dei tifosi del Torino sentendo quanto detto da Immobile nella conferenza stampa della Nazionale hanno preso atto che desidera una squadra che giochi a livelli e con obiettivi superiori rispetto a quella granata, infatti ha detto: “Dopo una stagione fatta così bene, è normale che un calciatore ambizioso come me voglia puntare sempre al massimo. Il Borussia è una squadra importantissima e per me giocare la Champions il prossimo anno sarebbe fondamentale per la crescita professionale. Ogni calciatore è ambizioso, ha bisogno di fare nuove esperienze: la mia è quella di fare la Champions...” (come riportato dal sito Tuttomercatoweb.com in un articolo delle ore 14:37 di ieri a firma Fabio Russo, ndr). Affermare che queste parole siano l’addio di Immobile al Torino in assoluto non è possibile, ma che suonino come tale è innegabile. I tifosi del Toro ci sono rimasti malissimo anche perché senza un giocatore che segni tanto quanto ha fatto Immobile nella stagione appena conclusa pensare di lottare per un posto in Europa diventa molto difficile. Certo che se Immobile andasse al Borussia Dortmund e il Torino incassasse un bel po’ di soldi e li rinvestisse in un attaccante che facesse bene come lui, ripetere quanto fatto quest’anno non sarebbe impossibile.

 

Bisogna però essere onesti e dire senza mezzi termini che azzeccare per due anni di fila l’attaccante che vinca la classifica cannonieri o che comunque segni più di quindici gol non è per nulla facile: ci vuole bravura nel trovarlo e anche un po’ di fortuna. Ora dopo il quasi addio di Immobile i tifosi temono che anche Cerci, che già in passato aveva esternato il desiderio di giocare in Champions League, faccia le valigie e saluti lasciando la squadra senza più giocatori di primo piano, non che non ci siano altri giocatori validi, anzi due su tutti Darmian e Moretti, ma perdere i due che insieme hanno realizzato trentacinque reti sarebbe una botta non indifferente. Oltre tutto senza Immobile e Cerci l’organico risulterebbe molto impoverito e sarebbe più difficile ingaggiare altri giocatori di un certo valore poiché andare in un club che dovrebbe gioco-forza ristrutturarsi, perché privo di suoi elementi importanti per non dire fondamentali, rappresenterebbe un’incognita che non tutti sono pronti a vivere.

 

Però calma perché se Immobile può trovare nella Juventus, che ne detiene la metà del cartellino, un alleato nella trattativa con il club tedesco, Cerci è totalmente di proprietà del Torino e ha un contratto fino al 30 giugno 2016. Ovviamente trattenere chi preferisce andare altrove non è né conveniente né saggio, ma, a fronte di club che disputano la Champions e che offrono ingaggi molto superiori a quelli che è disposto ad elargire il Torino, in granata Cerci e Immobile hanno la certezza di giocare titolari e di essere le prime donne, in altre squadre non è detto. Per carità ognuno fa le sue valutazioni e sono sacrosante e legittime, però non sempre il tempo conferma che chi cambia ottiene maggiori soddisfazioni, alle volte solo un conto in banca più sostanzioso e per il resto una visibilità ben minore.

 

I tifosi del Torino non devono disperarsi dei possibili scenari senza Immobile e Cerci perché se la società e poi l’allenatore sono riusciti a allestire una squadra che ha ottenuto il settimo posto e ha lottato fino all’ultimo per l’Europa League - che comunque potrebbe essere ancora raggiunta se al Parma fosse negata definitivamente la licenza Uefa, la sentenza dell’Alta Corte di Giustizia del Coni il 28 maggio - individuando giocatori validi e valorizzandoli potrebbero riuscirci ancora, quindi un po’ di fiducia va data. Certamente non una fiducia incondizionata, però attendere le prime mosse della società sia per quel che riguarda le comproprietà, il termine è il 20 giugno, sia per almeno la prima settimana del calciomercato, aprirà ufficialmente i battenti il 1 luglio, è giusto in modo da capire esattamente, al di là di dichiarazioni e dicerie varie, come verrà imposta la campagna acquisti estiva, poi si potranno fare le prime valutazioni basandosi su fatti concreti.