I numeri della mediana del Torino: la classe grezza di Baselli e l’highlander Vives non bastano

Gli infortuni sommati alla giovane età di alcuni giocatori rendono più fragile il centrocampo che fatica a esprimere il gioco e a sorreggere la squadra.
13.11.2015 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
I numeri della mediana del Torino: la classe grezza di Baselli e l’highlander Vives non bastano
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© foto di Federico Gaetano

Il centrocampo è il reparto più delicato nel gioco del calcio perché è quello che dà equilibrio a tutta la squadra e viene sempre coinvolto sia in fase difensiva sia in quell’offensiva, quindi se ci sono problemi, di qualunque natura essi siano, si ripercuotono sul gioco e sui risultati. Il Torino in estate ha cambiato alcuni giocatori in mediana prendendo dei giovani di prospettiva, però non tutto è andato per il verso giusto a causa anche dei tanti infortuni che non solo hanno colpito i difensori, ma anche i centrocampisti. A questo va aggiunto che la giovane età di alcuni giocatori li porta ad avere prestazioni un po’ discontinue e a commettere qualche errore di troppo nei passaggi, non sempre precisi. Di seguito sono riportati i dati relativi ai centrocampisti granata presenti sul sito del “Tgcom24” e su quello della “Lega Serie A” che cercano di focalizzare, nel modo più esaustivo possibile, le situazioni individuali che inevitabilmente diventano anche collettive.

Marco Benassi. Partite 11. Minuti giocati 611. Tiri 11 dei quali 5 da fuori area (45,5%) e 6 dall’interno dell’area (54,5%) con 3 indirizzati nello specchio della porta (27,3 %) 2 mandati fuori (48,2%) 5 respinti (45,5%) 1 palo (9,1%) e 1 gol realizzato con un tiro da dentro l’area ed effettuato con il piede destro. Dribbling 5 dei quali 3 riusciti (60%) e 2 sbagliati (40%). Cross 28 dei quali 16 riusciti (57,1%) e 12 sbagliati (42,9%). Palle recuperate 9 (50%) e palle perse 9 (50%). Assist 0. Occasioni da rete 2. Corner battuti 0. Infortunato dal 9 all’11 settembre per un trauma contusivo alla coscia destra riportato nel match dell’Under 21 contro la Slovenia e dal 12 al 15 ottobre per un affaticamento muscolare al retto femorale della coscia destra accusato quando era convocato in Under 21.
Afriyie Acquah. Partite 11. Minuti giocati 652. Tiri 7 dei quali 6 da fuori area (85,7%) e 1 dall’interno dell’area (14,3%) con 3 indirizzati nello specchio della porta (42,9 %) 2 mandati fuori (28,6%) 2 respinti (28,6%) e 1 gol realizzato con un tiro da fuori area ed effettuato con il piede destro. Dribbling 10 tutti riusciti (100%). Cross 38 dei quali 21 riusciti (55,3%) e 17 sbagliati (44,7%). Palle recuperate 13 (38,2%) e palle perse 21 (61,8%). Assist 0. Occasioni da rete 1. Corner battuti 4, tutti da destra. Infortunato dal 30 ottobre per un sovraccarico ai muscoli flessori della coscia destra.
Alessandro Gazzi. Partite 4. Minuti giocati 216. Tiri 1 da fuori area (100%) indirizzato nello specchio della porta (100 %) e 0 gol. Dribbling 0. Cross 4 dei quali 2 riusciti (50%) e 2 sbagliati (50%). Palle recuperate 6 (60%) e palle perse 4 (40%). Assist 0. Occasioni da rete 0. Corner battuti 0. Infortunato dal 10 al 21 settembre per un trauma distorsivo alla caviglia destra e dal 20 ottobre al 3 novembre per trauma contusivo alla caviglia/gamba destra accadutogli durante la partita con il Milan.
Giuseppe Vives. Partite 12. Minuti giocati 997. Tiri 3 dei quali 2 da fuori area (66,7%) e 1 dall’interno dell’area (33,3%) con 3 indirizzati nello specchio della porta (100%) e 0 gol. Dribbling 4 tutti riusciti (100%). Cross 13 dei quali 8 riusciti (61,5%) e 5 sbagliati (38,5%). Palle recuperate 22 (62,9%) e palle perse 13 (37,1%). Assist 0. Occasioni da rete 0. Corner battuti 0. Una lombalgia acuta accusata il 23 ottobre non gli ha comunque impedito di giocare.  
Daniele Baselli. Partite 11. Minuti giocati 878. Tiri 10 dei quali 6 da fuori area (60%) e 4 dall’interno dell’area (40%) con 6 indirizzati nello specchio della porta (60%) 1 mandato fuori (10%) 3 respinti (30%) e 4 gol realizzati 2 con tiri da dentro l’area (50%) e 2 con tiri da fuori area (50%) ed effettuati 3 con il piede destro (75%) e 1 con il piede sinistro (25%). Dribbling 13 dei quali 7 riusciti (53,8%) e 6 sbagliati (46,2%). Cross 25 dei quali 15 riusciti (60%) e 10 sbagliati (40%). Palle recuperate 7 (29,2%) e palle perse 17 (70,8%). Assist 0. Occasioni da rete 3. Corner battuti 40, battuti da sinistra 17 (42,5%) e 23 da destra (57,5%). Infortunato dal 28 settembre al 14 ottobre per una piccola distrazione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro.
Joel Obi. Partite 2. Minuti giocati 76. Tiri 0 e 0 gol. Dribbling 0. Cross 0. Palle recuperate 2 (33,3%) e palle perse 4 (66,7%). Assist 0. Occasioni da rete 0. Corner battuti 0. Espulso una volta con rosso diretto nella gara con il Palermo. Infortunato più volte: dal 29 luglio al 29 agosto a causa di una precedente sofferenza alla bendelletta ileo-tibiale del ginocchio sinistro che si è evoluta in una sintomatologia dolorosa ai muscoli flessori della coscia sinistra, poi dall’8 ottobre per un fastidio al retto femorale della coscia destra e dal 10 novembre per una lesione recidiva al muscolo retto femorale della coscia sinistra.
Sanjin Prcic. Partite 1. Minuti giocati 22. Tiri 0 e 0 gol. Dribbling 0. Cross 0. Palle recuperate 0 e palle perse 0. Assist 0. Occasioni da rete 0. Corner battuti 0.
Alexander Farnerud. Infortunato dal 16 maggio scorso per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
Alen Stevanovic. E’ stato convocato 1 volta, restando in panchina nella prima gara di campionato con il Frosinone, ed è stato venduto l’ultimo giorno di calciomercato.

Il Torino subisce molti gol e nell’ultimo periodo ne riesce a segnare meno perché il centrocampo è in sofferenza e patisce l’impossibilità, o quasi, di effettuare il turnover a causa degli infortuni e qualche peccato d’ingenuità da parte di chi è più giovane sommato alla voglia di mettersi in luce, che in qualche occasione porta a strafare o a non scegliere la giocata più opportuna, e anche per la fatica di sorreggere l’impianto del gioco. La squadra si esprime al meglio solo quando tutti i suoi interpreti sono in forma e Ventura può scegliere senza restrizioni di sorta chi far giocare. La manovra alle volte risulta poco fluida e troppo spesso il fraseggio con palla a terra non riesce perché i movimenti non sono sincronizzati o non avvengono proprio e così per servire gli attaccanti ci si affida a lanci lunghi. A tratti manca anche il supporto degli esterni e di conseguenza non basta in mezzo Baselli, che è il giocatore capace di leggere le situazioni e di agire di conseguenza oltre ad avere buone doti balistiche, anche perché il ragazzo paga l’essere ancora un po’ grezzo e per affinarsi avrebbe bisogno di avere al fianco compagni di spessore tecnico che lo aiutino nel percorso di crescita. Nel cuore del centrocampo tocca a Vives reggere la baracca, è encomiabile, ma i trentacinque anni e qualche acciacco non gli permettono di dare di più. In mediana servirebbe almeno un altro uomo d’esperienza e con qualità tecniche e visione tattica superiori, ma al momento si può solo sperare che qualche infortunato guarisca, per il resto c’è il mercato di riparazione di gennaio.