Giampaolo: "Margini di errore ridotti, io alleno quelli che ho. Baselli può fare il play"
Marco Giampaolo e il Toro eterno incompiuto, ma a gennaio tutti dovranno cambiare marcia, in campo e fuori: "Per me la cosa più importante è il campo. Il calciomercato è qualcosa che arriverà ma non rappresenta il presente. In ogni caso con il club ho un confronto quotidiano, il 27 dicembre ero a casa del presidente con il direttore, ci confrontiamo quotidianamente per cercare il meglio per il Toro”.
Detto questo, la situazione è delicata: "Abbiamo margini di errore ridotti, bisogna sapere convivere con questo tipo di pressione. Ho lasciato la squadra in crescita e l’ho ritrovata bene, noto anche uno spirito diverso, una compattezza diversa ed una presa di responsabilità diversa. La squadra è in crescita non solo nelle prestazioni”.
Però tutti si aspettano un Toro diverso con il mercato che si avvicina. Giampaolo attende ma predica calma: "Mi aspetto il massimo dai calciatori che alleno oggi. Poi qualcosa la società farà, è attenta a salvaguardare l'interesse supremo che è il Toro, non passa giorno che non ci sia una relazione tra me e il club, parliamo sempre e ci confrontiamo, anche il 27 sera ero a casa del presidente con il direttore sportivo. Io adesso però penso solo al campo, l'obiettivo è il Parma con i giocatori che oggi ho e che devono dare il massimo per la causa Toro, poi sul calciomercato vedremo se e quando accadrà qualcosa. Se gli interventi sono finalizzati al rinforzarsi, benissimo, intervenire tanto per non serve a nulla. Poi se ci dovessero essere degli scontenti da accontentare, la società cercherà di creare le situazioni per risolvere ogni problema. Ci deve essere un discorso di professionalità nei calciatori, e se dovessi notare giocatori distratti sarà compito mio non impiegarli, questo fa parte delle scelte di un allenatore”.
Sulle sue idee calcistiche: "Costruire penso che sia meglio che distruggere. Pensare di vincere attraverso le idee o le imposizioni di un gioco è sempre meglio che farlo senza criterio, è una strada che seguirò sempre. Dalla mia squadra mi aspetto miglioramenti costanti sul piano del gioco, che sia sempre una crescita, soprattutto dal punto di vista della gestione dei momenti della partita, che sono quelli che ci hanno penalizzati". Su Verdi: "Lui è un giocatore che ha migliorato le sue prestazioni di partita in partita, poi è stato disturbato da un infortunio, ma rispetto a qualche mese sta meglio, nella sua sicurezza, si muove bene negli allenamenti, per me è un giocatore importante. Abbiamo cinque partite in quindici giorni, ci sarà spazio per tutti perché c'è bisogno di tutti, tutti quelli che remano nella stessa direzione".
Sul modulo: "Tutto va contestualizzato allo stato di forma dei miei giocatori, fisica e mentale. Il suo vestito questa squadra ce l'ha, che fa parte di quello che è la storia degli ultimi anni, ma si può cambiare, anche in corso, o giocare una partita in modo diverso, non è quello che fa la differenza tra il vincere e il perdere una partita". Su Baselli: "E' rientrato in squadra da qualche giorno, più o meno in maniera definitiva, bisogna portarlo ad allenarsi assiame ai compagni attraverso un percorso graduale. Io credo che possa fare sia la mezz'ala che il play, ieri ho fatto una chiacchierata con lui, cercando anche di capire la sua disponibilità. In questi giorni devo capire meglio quale può essere la sua collocazione, in questo momento lo sto utilizzando da play, ne ha le capacità".