Fra i tanti attaccanti Pazzini è fra i più idonei per il Torino
Sebastian Giovinco, in scadenza di contratto a giugno con la Juventus, è stato già tante volte accostato al Torino. Così come Adem Ljajic e Giampaolo Pazzini, altri due nomi di alto profilo che nei radar della dirigenza granata entrano ed escono spesso e che finora non hanno trovato lo spazio che speravano o che avrebbero voluto rispettivamente nella Roma e nel Milan. Ma anche Mauro Zarate del West Ham ed ex Lazio e Inter, Luis Muriel dell’Udinese e Alberto Paloschi del Chievo. Senza dimenticare che sotto osservazione rimane Leonardo Pavoletti del Sassuolo. Sono tutti attaccanti e potenziali rinforzi per Ventura.
Giovinco è una seconda punta, ma anche un trequartista e ala sinistra. Ljajic anche lui trequartista, seconda punta e ala sinistra. Pazzini, invece, è una punta centrale, come lo sono Muriel, Paloschi e Pavoletti. Zarate è una seconda punta, ma anche punta centrale e ala sinistra. Tenendo conto che Quagliarella è una seconda punta, ma può fare anche la punta centrale o l’ala destra, che Amauri è una punta centrale come anche Larrondo, che Martinez è una seconda punta o anche ala che può agire sia a sinistra sia a destra e che Barreto è sempre più prossimo all’addio, non ha giocato neppure ieri pomeriggio nell’amichevole con il Venaria Reale, l’attaccante che potrebbe essere utile al Torino è Pazzini.
Non è facile oggi prevedere quante probabilità ha il Torino di ingaggiare Pazzini. Prima di tutto bisogna vedere se il Milan vuole privarsene e se il giocatore sarebbe ben disposto a vestire la maglia granata, poi ci sarebbe da trovare un accordo economico sia con la società rossonera sia con l’attaccante che ha un contratto in scadenza a giugno e questo gioca indubbiamente a favore del club di Cairo, ma attualmente il Pazzo guadagna una cifra che si aggira sui quattro milioni all’anno, decisamente molto al di sopra dei parametri granata. Posto tutto questo, c’è anche da valutare se sarebbe il miglior partner possibile per Quagliarella e se Ventura lo pone come prima richiesta. Fermo restando poi che Pazzini dovrebbe riuscire ad inserirsi molto velocemente, l’esperienza maturata con Atalanta, Fiorentina, Sampdoria, Inter, Milan e Nazionale, e l’età, trent’anni, lo dovrebbero aiutare e dovrebbe segnare con continuità ritrovando la verve di quando nella Sampdoria faceva coppia con Cassano.