ESCLUSIVA TG – Salomone (Il Tempo): “Il Torino è un po’ la bestia nera della Lazio che è in difficoltà, ma può all’improvviso accendersi”

27.09.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Samuele Ricci
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Luigi Salomone è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Salomone è redattore  del quotidiano Il Tempo. Con lui, che conosce bene le vicende della Lazio abbiamo parlato della partita, di questa sera alle 20,45, fra la squadra di Sarri e quella di Juric.

Che Lazio scenderà in campo questa sera?
“La situazione della Lazio è preoccupante perché il Torino e Juric nelle ultime due stagioni sono un po’ la bestia nera di Sarri e lo sono stati anche quando i biancocelesti venivano da ottimi periodi di forma, un po’ come se Juric conoscesse l’antidoto per bloccare lo spartito sarriano. E in questo senso è una partita molto complicata e in più la Lazio ci arriva malissimo con una vittoria in sei partite ufficiali (tra campionato e Champions, ndr) e peraltro una di queste è stata ripresa al 95esimo con un gol, bellissimo, straordinario ed emozionante del portiere Provedel però era stata una partita che seppur sul campo non fosse stata giocata malissimo, una delle migliori di questo primo scorcio di stagione, la Lazio stava perdendo. Quindi è una Lazio in grandissima difficoltà: i nuovi giocatori non riescono ad inserirsi e i vecchi sembrano molto più scarsi e demotivati dell’anno passato. E’ una gara complicatissima in cui la Lazio, a mio avviso, va alla ricerca di un interruttore che si deve accendere, come se si fosse un po’ spenta la luce. Qualsiasi momento è buono per riaccendere la luce e questa potrebbe essere una brutta notizia per il Torino perché magari la Lazio di punto in bianco ritrova il suo equilibrio, ma per quello che ho visto finora dovrebbe essere una partita non dico abbastanza agevole, però assolutamente alla portata del Torino visto in queste ultime gare”.

Quale percezione si ha del Torino a Roma sponda Lazio?
“La sensazione è che il Torino sia una buona squadra, ben allenata, secondo me Juric è un ottimo tecnico, ma c’è una proprietà che per certi versi, seppure a livello inferiore rispetto alla Lazio, quando c’è da fare il definitivo salto di qualità, per la Lazio dal lottare per l’Europa League e la Champions allo scudetto e per il Torino dal passare dalle zone di media classifica a quelle che portano in Europa, avendo due proprietari molto simili, Lotito e Cairo, che hanno un po’ il braccino corto restano sul punto di alzare l’asticella, ovviamente questa è una mia idea più che un’opinione generale. Mi sembra che il Torino sia una buona squadra, ma gli manca sempre qualche cosa per poter entrare nella lotta per l’Europa. E’ chiaro però che se quest’anno qualcuna delle squadre fra le prime sette-otto dovessero fallire la stagione allora il Torino potrebbe inserirsi nella lotta per un posto in Europa”.

Per come stanno giocando Lazio e Torino quali sono le chiavi di lettura che possono avere Sarri e Juric per provare a vincere la partita?
“Il Torino è una squadra che ti viene a sbattere contro, molto fisica ed è questo che soffre la Lazio essendo una squadra molto più tecnica, soprattutto negli ultimi due anni, ma in generale anche in passato. Quando c’era Inzaghi e la Lazio giocava contro il Verona di Juric ha avuto tantissime difficoltà perché aveva e ha giocatori tecnici che soffrono le marcature a uomo che spesso fa il Torino, come faceva il Verona, per cui quella di stasera è una partita complicata e la chiave, come spesso accade, sta nella vena degli attaccanti e soprattutto per la Lazio di trovare un antidoto che potrebbe essere far giocare una squadra un po’ più fisica. Le ultime indiscrezioni che arrivano da Formello sono che magari ci sarà qualche esclusione eccellente di giocatori anche importanti a vantaggio di calciatori che possano contrastare di più gli avversari. Magari dal punto di vista estetico saranno meno belli però possono essere più produttivi ai fini della partita. In questo momento la Lazio deve lottare e non la può mettere sul piano della tecnica perché non le basterebbe per vincere”.

Anche se la Lazio non sta attraversando un buon momento, qual è il suo punto forte?
“E’ la rosa. Quest’anno la Lazio ha speso abbastanza nella campagna acquisti e ha giocatori nuovi e importanti e anche delle alternative importanti. Come ho detto prima, può accendersi da un momento all’altro. L’anno scorso è arrivata seconda mostrando un ottimo gioco, tranne nelle partite con il Torino e poche altre, quindi ha la possibilità di ritrovare gli equilibri improvvisamente. Finora solo a Napoli è riuscita ad esprimere un gioco, dopo essere andata un po’ in difficoltà, spettacolare e ha vinto, l’unica volta per il momento, ed era sembrato che avesse ritrovato l’antica vena ed invece è stato un po’ un fuoco di paglia. Lunedì c’è stato un grande caos a Formello con riunioni su riunioni e si sono parlati i giocatori: si è cercato di ricompattare la squadra dopo questo periodo negativo. Quindi quando si vanno ad affrontare squadre che hanno scosse così può succedere di tutto e il Torino può temere questo. La Lazio potrebbe aver ritrovato un po’ di stimoli anche in alcuni giocatori. E poi i biancocelesti sono una squadra tecnicamente forte e probabilmente nel complesso più forte del Torino”.

Se fosse Sarri e potesse togliere dalla partita un giocatore del Torino chi sarebbe?
“Non so se giocherà, ma Sarri sicuramente toglierebbe Ricci giocatore che ha inseguito a lungo durante l’estate perché lo voleva come fulcro del centrocampo e la Lazio aveva offerto al Torino quasi 20 milioni di euro per averlo e poi non è stato trovato l’accordo definitivo. Ricci e anche Sanabria, altro giocatore che la Lazio aveva chiesto come vice Immobile, possono essere due giocatori importanti che se Sarri potesse non vorrebbe vedere in campo questa sera. Il Torino, che in questo assomiglia in parte alla Lazio, ha come forza il gioco perché costringe l’avversario a giocare male, punta sui duelli individuali e spesso in campo dimostra la grinta che ha il proprio allenatore”.