Esame Napoli per la difesa del Torino e per tutta la squadra

18.03.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Vanja Milinkovic-Savic
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Vanja Milinkovic-Savic
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Non solo Osimhen e Kvaratskhelia, ma anche Anguissa, Lobotka, Zielinski, Mario Rui, Olivera e in generale tutti i giocatori del Napoli possono creare problemi a qualsiasi avversario come dimostra il percorso fin qui compiuto dai partenopei sia in campionato sia in Champions, l’unico passo falso che hanno fatto è stato in Coppa Italia con tanto di eliminazione ai calci di rigore da parte della Cremonese, che allora era ultima in classifica e che ora sta forse invano cercando di continuare a lottare per non retrocedere. Sarà quindi una prova molto difficile quella che dovrà affrontare domani pomeriggio il Torino e in particolare la retroguardia granata che con 29 gol subiti è la quinta della Serie A, ma che di fronte si troverà il più prolifico attacco della categoria con ben 60 gol all’attivo. Finora sono riusciti a non incassare reti dal Napoli solo la Fiorentina e l’Inter nel girone d’andata e la Lazio due partite fa, un pareggio e due sconfitte per la squadra di Spalletti che sommate al pareggio con il Lecce sono le uniche quattro partite sul totale di ventisei che finora non ha vinto.

Milinhovic-Savic, Djidji, probabile titolare più di Gravillon, Schuurs e Buongiorno, fresco di convocazione in Nazionale da parte del ct Mancini, con Rodriguez, quasi sicuramente ancora nel ruolo di terzino sinistro, e Singo, che dovrebbe essere preferito a Aina a destra, dovranno sfoderare contro i Napoli la loro migliore partita, come peraltro tutti i loro compagni sia chi giocherà titolare sia chi subentrerà a gara in corso. Il Torino di solito non cambia il proprio modo di giocare e va sempre a prendere alto l’avversario ingaggiando in ogni zona del campo duelli uno contro uno e quindi dovrebbe farlo anche con il Napoli, ma per non trovarsi in svantaggio, come avvenne all’andata che in trentasette minuti i partenopei avevano segnato tre gol, doppietta di Anguissa (6’ e 12’) e terzo gol di Kvaratskhelia (37’), dovrà essere molto accorto in fase difensiva e i raddoppi di marcature saranno d’obbligo. Impostare la fase offensiva e svilupparla positivamente sarà un altro fattore fondamentale perché il recuperare palla non sarà impresa facile così come provare ad avvicinarsi all’area avversaria e tentare di segnare in quanto la retroguardia del Napoli è la migliore della Serie A con soli 16 gol incassati.

Contare sul fatto che il Napoli, in attesa solo che l’aritmetica dica che ha vinto lo scudetto, abbia la pancia piena e forte dei diciotto punti di vantaggio sull’Inter seconda si concentri esclusivamente sulla Champions è pia illusione. La squadra di Spalletti non demorde e resta concentrata sempre sulla ricerca della vittoria. Mister Juric ha di certo preparato i suoi sul dover impostare sia la fase difensiva sia quella offensiva in modo da non lasciare mai campo aperto al Napoli, che sa sfruttarlo alla perfezione. Senza snaturare il suo gioco avrà posto però attenzione affinché in campo vengano chiuse le linee di passaggio, ma non con un atteggiamento difensivo ad oltranza, che comunque non impedisce al Napoli di creare occasioni e di trasformarle in gol.
Sarà un esame per la difesa  granata e in generale per tutta la squadra che sta lottando per restare in corsa per un posto in Conference League. Superare la prova Napoli darebbe al Torino autostima e sarebbe forse fondamentale per dare la scalata al 7° posto nelle restanti undici partite.