Edera-Millico, niente cessione. Cosa farà Giampaolo?
Rimasti in organico, da attaccanti esterni, agli ordini di un allenatore che, se non per scampoli di gara, non prevede attaccanti esterni, il ventitrenne Simone Edera e il ventenne Vincenzo Millico (in foto) si trovano ora di fronte a un grande punto interrogativo. Moreno Longo aveva anche provato a valorizzarli, e a conceder loro più di qualche chance - ancorché mai per l'intera durata di una gara, per quanto Edera, tre maglie da titolare, le abbia vestite - senza ricavarne però prestazioni che consentissero loro di ergersi a membri solidi del progetto di prima squadra.
Arrivato Marco Giampaolo in panchina, si è dato quasi per scontato che almeno uno dei due partisse. Il tecnico giuliese propende per punte in grado di tener palla, verticalizzare, all'occorrenza fare a spallate senza tante cerimonie. Lasciando l'incombenza degli assist soprattutto a trequartista, mezzali, e laterali difensivi, con centrocampo muscolare e soluzioni offensive per vie centrali. E se Millico, al quale ancora una volta il destino ha negato un passaggio cadetto (con Chievo, Cremonese e Pisa potenzialmente pronte a riparlarne a febbraio), ventinove minuti in campo, tra Firenze e la sconfitta interna contro l'Atalanta, li ha comunque collezionati, Edera, meno adattabile al 4-3-1-2 in termini di caratteristiche (per quanto Mazzarri, in coda alla sua esperienza da tecnico granata, avesse provato a "riconvertirlo" in punta centrale, ruolo comunque al momento copertissimo), rischia davvero di attendere la prossima sessione di mercato, per rivedere il campo significativamente. Ma il duro lavoro settimanale e la dedizione, si sa, possono fare miracoli.