Da Bremer e Pobega a Schuurs e Ricci: Juric ha trovato i nuovi leader

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Ivan Juric ha perso tante colonne, praticamente tutte. E se l’impianto tattico e di gioco è rimasto lo stesso, con una squadra che l’identità del suo allenatore, sono cambiati interpreti e uomini di fiducia. Alcuni dei simboli del vecchio Toro erano Bremer e Pobega, catapultati nel calcio delle big tra Juventus e Milan, e adesso c’è chi sta provando a raccoglierne l’eredità. Schuurs è arrivato da pochi mesi, Ricci ha già fatto cinque mesi di ambientamento tra gennaio e maggio, entrambi stanno ormai diventando i nuovi insostituibili di Juric. E le risposte che arrivano sono molto importanti.

Nuove colonne
L’olandese ormai sta facendo dimenticare il brasiliano: si è dovuto abituare al nuovo calcio e al nuovo mondo, ora è il perno della difesa del presente e del futuro. “Ha una mentalità pazzesca, ci sono cose che fa veramente bene e altre in cui deve migliorare tanto – ha commentato recentemente il tecnico – e che ha una visione del gioco e velocità nel gioco incredibili: per diventare un difensore importante deve crescere, ma ce la può fare”. Il classe 1999 si sta rivelando un acquisto azzeccato, ora bisogna continuare sul campo. Dall’altra parte, Ricci è praticamente un amuleto: 23 punti e una media di 1.7 a partita con lui, percentuale al 14% con una media di 0.6 quando non c’è stato. I numeri parlano chiaro, ora Juric si attende l’ultimo salto di qualità: “E’ una pedina importantissima per come gestisce il pallone e per l’intelligenza che ha, adesso sta crescendo anche in fase di interdizione” i complimenti del tecnico per l’ex Empoli. Schuurs farà 23 anni il prossimo 26 novembre, il centrocampista ha spento 21 candeline lo scorso agosto: il Toro è in buone mani anche e soprattutto per il futuro.