Cresce la voglia di vittoria in casa granata

I granata inseguono la sesta vittoria consecutiva e vogliono consolidare il primato in trasferta. Ventura deciderà all'ultimo la formazione in base a come si schiererà il Gubbio, ipotizzabile che varierà ancora una volta l'undici iniziale.
24.10.2011 11:26 di  Elena Rossin   vedi letture
Cresce la voglia di vittoria in casa granata
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

All’undicesima gara di campionato Ventura schiererà l’undicesima formazione differente per provare a conquistare la sesta vittoria consecutiva in trasferta, che coinciderebbe anche con la sesta vittoria fra partite casalinghe e quelle lontane dalle mura amiche, ultimo pareggio diciannove settembre in casa con il Brescia, che è stata anche l’unica gara durante la quale i granata non hanno segnato. La formazione che manderà in campo Ventura questa sera non è dato saperla, non perché il mister voglia fare pretattica, ma perché ritiene da una parte di dover tenere alta la tensione fra i suoi ragazzi, in modo da scongiurare sempre possibili cali di concentrazione anche solo a livello inconscio, e dall’altra non sapendo esattamente come giocherà il Gubbio del nuovo allenatore Gigi Simoni. Di conseguenza l’allenatore granata deciderà solo all’ultimo se eventualmente cambiare modulo o quali giocatori utilizzare dal primo minuto.

 

Confermare il trend positivo fin qui sfoderato per il Torino vorrebbe dire prima di tutto ribadire di saper affrontare qualunque altra squadra a prescindere dal valore dell’avversario, dalla sua necessità di fare punti e quindi dalla sua grinta e dalle sue motivazioni e poi per mantenere invariato il distacco di sei punti dal Padova, secondo in classifica. Iniziare la stagione collezionando successi non solo accresce l’autostima del gruppo, ma anche incute il giusto timore negli avversari che, quando si trovano al cospetto di chi riesce sempre a fare punti, inevitabilmente si sentono in una condizione di inferiorità. Il sentirsi in una condizione di inferiorità anche solo psicologica quasi sempre impedisce di provare a impostare il proprio gioco e porta ad attendere le mosse altrui, favorendo così a gioco lungo il predominio di chi invece il proprio gioco lo porta avanti. Seppur capiti che chi si chiude nella propria metà campo, intasando tutti gli spazi, crei difficoltà all’avversario che tenta di giungere al tiro finale, spesso però prima o poi un errore lo commette favorendo chi con perseveranza, pazienza e tenacia un varco se lo crea e di conseguenza può arrivare ad affondare il colpo.

 

Finora la forza del Torino è stata la solidità della difesa che con cinque reti subite è la meno perforata del torneo, mentre il Gubbio ha proprio nel reparto più arretrato il suo punto debole con ventun reti subite. Per quel che riguarda l’attacco i granata hanno all’attivo quindici reti, di cui due autogol degli avversari, e sono andati a segno con sette diversi uomini: Bianchi (5, 1 rigore), Ebagua (2), Sgrigna (2), Antenucci (1), Oduamadi (1), Stevanovic (1) e Suciu (1). Mentre il Gubbio è andato in gol dieci volte: Ciofani (4, 1 rigore), Mendicino (2), Bazzoffia, Cottafava, Lunardini e Ragatzu. Anche per gli umbri più giocatori sono in grado di andare al tiro vincente. Da una parte Simoni proverà a risollevare la sorti del club umbro provando a vincere la seconda partita in campionato, dall’altra Ventura vorrà mantenere l’imbattibilità e portare a nove il numero delle vittorie del Toro.