Cornero (presidente Albese): "Bianchi? Me lo terrei ben stretto"

Intervista al neo presidente della società cuneese, tifoso granata
19.07.2011 08:52 di  Marina Beccuti   vedi letture
Cornero (presidente Albese): "Bianchi? Me lo terrei ben stretto"
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E' stato appena eletto presidente dell'Albese Calcio, ma Piero Cornero è anche un super tifoso granata che non nasconde la sua passione, nonostante adesso debba pensare alla sua nuova avventura, con l'impegno di riportare ad un buon livello una squadra prestigiosa come l'Albese, società di una delle zone più ricche e produttive del Piemonte, basta dire che c'è la sede della Ferrero, dove si produce la celebre Nutella. "Sono onorato di essere diventato il presidente di una società gloriosa. Mi sono assunto una responsabilità importante  che ora deve tradursi in atti pratici. Sono circondato da ottimi collaboratori e tutti quanti vogliamo costruire una squadra granitica. Abbiamo un programma importante per questa società", ha commentato Cornero, sentito in esclusiva da TorinoGranata.

Lei è un noto tifoso granata, come nasce la sua passione e come vede l'attuale situazione del Torino?

Sono tifoso da sempre, essendo un vecchio Ultras. Il Toro l'ho vissuto visceralmente in gioventù, ma quello era di un altro spessore. Oggi vive un campionato di difficoltà, da tifoso mi verrebbe da contestare Cairo, però mi rendo conto che è dura gestire una società di calcio con la crisi economica che c'è ed i relativi costi alti. Il Toro attuale mi ha deluso ma servono enormi sforzi economici, che il Toro meriterebbe, perchè tolte le tifoserie di Milan, Inter e Juventus ed il Napoli, la squadra granata potrebbe arrivare subito dietro come numero di tifosi ed appassionati. Ma è anche vero che se Cairo lasciasse il Toro fallirebbe, come l'Albese, perchè dietro non ci sono imprenditori pronti a rilevare le due società.

Com'è la vostra situazione societaria?

Io rappresento un gruppo di imprenditori, per di più sponsor dell'Albese che milita in serie D. Difficilmente oggi riuscirebbe a gestire una squadra di calcio un personaggio solo.

Alba è una zona ricca e sono tanti i tifosi granata che si chiedono perchè la Ferrero non decide il grande passo, o anche solo la Miroglio Tessile, nome uscito anni fa come ipotetico compratore, ma che si risolse in un bluff. Perchè queste società non si espogono?

Non lo fanno nemmeno con noi. Non gli interessa il calcio, hanno altri obiettivi, preferiscono finanziare eventi sportivi come il Giro d'Italia di ciclismo, i mondiali di calcio e così via. Diciamo che rischiano meno, è una loro logica aziendale. Agendo in questo modo non si schierano.

Boglione, presidente della Robe di Kappa, aveva parlato di costituire una cordata per affiancare Cairo nella gestione societaria, lei sta percorrendo una strada analoga, è questo il futuro da seguire che potrebbe anche intraprendere il Torino?

E' possibile seguire questo percorso, perchè oggi è dura trovare un investitore unico, fuori dai Moratti, Berlusconi, Agnelli, De Laurentiis, per cui ci vogliono alternative. Guardiamo solo alle difficoltà che trovano i Della Valle a Firenze e non stiamo parlando di una piccola azienza, ma di una società importante nel mondo. Una cordata permette di unire capitali meno rilevanti. Gli obiettivi devono essere programmati e perseguiti scegliendo strategie oculate. Ci sono difficoltà, ma ce ne sono anche nell'altro senso. Credo che presto questa potrebbe essere la strada da seguire nel calcio.

Lei, da presidente, venderebbe Bianchi?

Non lo venderei mai perchè è un valore aggiunto, sia dal punto di vista umano che tecnico. Nessuno potrebbe garantire i suoi venti gol a stagione ed in più è il vero punto di riferimento della squadra. L'ho conosciuto e so che è innamorato del Toro, per cui lui non andrebbe mai via. Costa tanto ma vale fare questo sacrificio. Anche perchè io discuterei di altri ingaggi alti fatti a giocatori che non hanno reso come lui, pensiamo solo a gente come Di Michele o Barone, tanto per citare qualche nome. Dovessi scegliere preferirei vendere più Ogbonna che Bianchi. Noi ad Alba vogliamo fare un discorso simile, avere dei giocatori di riferimento e d'esperienza da affiancare a dei giovani.

Quali sono i vostri punti di forza?

Intanto abbiamo dato fiducia all'allenatore che c'era già, che è rimasto Giancarlo Rosso, mentre come ds abbiamo Bruno Cavallo. Adesso arriveranno da tre a cinque giocatori di esperienza, ma abbiamo già il nostro punto di forza che è Christian Nebbia.

L'Albese giocherà un'amichevole con la Juventus, ma credo che a lei piacerebbe una partita contro il Torino...

La gara contro la Juventus, che si giocherà ai primi di settembre, era già stata programmata nell'ambito di un progetto nato con la Regione Piemonte. Certo che mi piacerebbe giocare contro il Torino, sarebbe un onore e non è detto che non succeda.